sabato 8 marzo 2008

8 Marzo:Festa della Mistificazione

Ecco il giorno della menzogna, l' 8 marzo. In questo giorno, io non do le mimose a nessuna donna. Non è questione di misoginia o altro, ma inorridisco al solo pensiero che un bel fiore profumato come la mimosa simboleggi,una ideologia turpe, sessista e potenzialmente genocida, quale è il Femminismo.In questo giorno chi ha ancora un briciolo di coscienza dovrebbe vestirsi in nero come segno di lutto per la morte dell' umanità che cessa di usare la propria ragione inebriandosi del liquame menzognero di chi vuole suddividerci in "buoni" e in "cattivi" in base al nostro sesso e non invece in base ai nostri comportamenti. In questo giorno il Regime Femminista attraverso la sua Voce Unica del Pensiero Unico somministrerà la sua dose extra di menzogna alle menti ex umane, inondando la totalità dei cosiddetti "mezzi d'informazione" di un infame retorica strappa-lacrime ed esibendo dati fasulli e contraffatti, per capovolgere la semplice verità della condizione di super privilegiate delle donne occidentali, e far credere invece in perfetto stile di un lavaggio di cervello che esse sono "discriminate", "umiliate", "maltrattate", "stuprate","uccise dai maschi" ecc. Una dose micidiale che permetterà alla sporca Propaganda Femminista di continuare indisturbata la sua opera di mistificazione e di manipolazione mentale delle pecore ex umani durante gli altri 364 giorni dell' anno, reggendo così, all' urto del confronto con la realtà e l'evidenza.
L' 8 marzo è stato scelto come "festa della Donna" per commemorare un presunto incidente,circa un secolo fa, in una fabbrica tessile, in cui, secondo le femministe, sarebbero morte una decina di lavoratrici. E' proprio questa l' ipocrisia, perchè seguendo questo criterio, dovremmo celebrare la "festa dell' Uomo" ogni giorno dell' anno, dal momento che nella mattanza quotidiana di morti sul lavoro, la quasi totalità delle vittime sono maschi ; le donne, infatti, si guardano bene dal fare lavori ingrati, rischiosissimi o umilianti e degradanti perchè le carogne femministe invocano e pretendono la "parità" solo dove cazzo pare e piace a loro, se invece in gioco vi sono doveri e rischi, queste luride bugiarde si trincerano dietro l' etichetta del "sesso debole" bisognoso di "cavalleria", "galanteria" , di protezione speciali e di dispense mediante leggi ad hoc.
L' 8 marzo è anche il giorno in cui si pugnala la dignità di quei milioni di uomini che ogni anni cadono nel baratro della depressione, dell 'alcolismo, del suicidio perchè piantati e cacciati di casa dalle loro mogli sicure di assicurarsi e di succhiarsi, grazie alla Giustizia Femminista, i loro soldi e di prendersi tutto per loro anche i figli, privandoli ai loro padri.
L' 8 marzo è la festa della spudoratezza di parte del genere umano nella sua astuzia nel mentire al prossimo per i fini e i desideri più incoffessabili.
L' 8 marzo io non ci sto.

3 commenti:

Giovanni Battista Tessitore ha detto...

Azz cattivo al massimo!

Anonimo ha detto...

Condivido il tuo pensiero ma non il modo e i toni che usi per rappresentarlo......rasenti la cafonaggine :peccato perchè sono sicura che sei una persona che vale!
by Jessica

Icarus.10 ha detto...

Cara Jessica, dal momento che la verità è seppellita nell' immondizia, per cercare di tirarla fuori è necessario usare modi e linguaggi quanto più rudi possibili,altrimenti si va a finire nel politically correct che è proprio la causa della morte della coscienza delle persone.

Attila