domenica 23 novembre 2014

Altri miei articoli sul mio secondo blog

Vi comunico che gestisco anche un altro blog(scritto e gestito solo e soltanto da me) creato da me l' anno scorso(ottobre 2013) nel quale sono raccolti miei(salvo quando indicato diversamente) interventi e analisi pubblicate su una pagina apposita di facebook("AntiFemminismo") creata solo e soltanto da me(nell' ottobre 2011) e gestita solo e soltanto da me(con il saltuario aiuto di un collaboratore che di tanto in tanto "pubblicizzava" la pagina su altri lidi di Fb).
Il Blog è questo:  https://antifemminismoitalia.wordpress.com/

Qui pubblico solo alcuni pochi interventi, pertanto chi volesse leggere tutti gli altri miei interventi vada a leggere in quell' altro mio blog:

Ecco di seguito alcuni miei articoli lì pubblicati:
Parità e Discriminazione(pubblicato il 21 agosto 2013)

La Parità dei Sessi non ha nulla che vedere con la parità statistica.La sacrosanta e doverosa Parità dei Sessi vuol dire semplicemente che uomini e donne devono avere pari TRATTAMENTO a parità di CONDIZIONI. Quindi non vuol dire affatto un' obbligatoria e imposta parità numerica tra uomini e donne, di qualsiasi natura e in qualsiasi ambito.
Facciamo 3 esempi per chiarire quanto detto:

1) Il maggior numero di insegnanti donne rispetto agli insegnanti uomini, non è frutto di una discriminazione contro gli uomini, ma è conseguenza del fatto(princpio causa/effetto) che è maggiore il numero di donne, rispetto agli uomini, che fanno richiesta di insegnare nelle scuole.

2) Il maggior numero di parlamentari uomini rispetto a quello dei parlamentari donne non è frutto di una discriminazione contro le donne ma è conseguenza del fatto( principio causa/effetto) che è maggiore il numero di uomini, rispetto alle donne, che si interessano e partecipano alla politica(se si hanno dubbi,si vada pure a verificare in qualunque circolo di partito oppure in una qualunque manifestazione politica di piazza) e che quindi si candidano per queste cariche politiche.

3) Lavori molto richiesti come ad esempio quelli dell' idraulico, dell' elettricista, del radiotecnico, meccanico, etc, oppure le attività imprenditoriali, sono scelti in gran parte da uomini, e come si sa queste attività, in genere, fruttano guadagni maggiori rispetto a quelli riservati a professioni come quella degli insegnanti , che come abbiamo detto sono scelte in gran parte da donne. Quindi se si fa una somma totale dei guadagni di tutti gli uomini e una somma totale del guadagni di tutte le donne, e si trova che il guadagno totale degli uomini è maggiore del guadagno totale delle donne, ciò non è affatto frutto di una "discriminazione salariale" contro le donne,come invece le femministe e i Media vogliono far credere, ma è frutto, appunto, di una disparità di scelta tra uomini e donne nelle professioni, che si traduce quindi una disparità di guadagni tra uomini e donne.
Esempi a parte, più in generale, il Femminismo e i Media attribuiscono ad una presunta "cultura" e "discriminazione", ciò che invece rientra nella diversità naturale tra uomini e donne, diversità che si traduce, appunto, in inclinazioni diverse, tra uomini e donne, e quindi in scelte e ruoli diversi.

Ma, allora, ci sono vere discriminazioni su base sessuale? Certo che sì.
Vediamo alcuni esempi fra i tanti:

- il comodo e sicuro lavoro di impiegato in parecchi ambiti statali e parastatali, vede una maggioranza netta di donne rispetto agli uomini pur essendo pari la richiesta di accesso a questi ambiti professionali.

-Lavori come quello di cassieri, commessi, addetti alle accettazioni di cliniche e ambulatori e studi medici, privati o pubblici che siano, vede la presenza quasi esclusiva di donne. In questi ambiti è esplicita la richiesta quasi totale di donne.

-La Legge Fornero, in Italia, prevede sgravi fiscali e riduzione IRAP per le imprese e aziende che assumono quante più donne possibile, ciò si traduce quindi in uno svantaggio economico nell' assumere un uomo. Pertanto nell' accesso al lavoro, uomini e donne non hanno pari trattamento, ma diverso trattamento a parità di condizioni, a scapito degli uomini.

-Nei contenziosi post separazione/divorzio, i mariti vengono trattati quasi sempre peggio rispetto alle mogli, arrivando troppo spesso ad essere ridotti a rimanere senza casa, a dormire nell'auto e a mangiare alla mensa dei poveri, oltre che ad essere privati dei figli. Situazioni, queste, che invece alle mogli accadono molto più raramente. Pur essendo quest' ultime a chiedere maggiormente, rispetto agli uomini, la rottura del matrimonio.

-A parità di reato e suo movente, gli uomini subiscono sanzioni penali più severe rispetto a quelle comminate alle donne, per via del fatto che le donne sono considerate sempre "deboli" o "vittime".
-A parità di rendimento scolastico, le studentesse ricevono voti maggiori rispetto gli studenti(come si è sempre saputo, e come ha confermato anche una ricerca dell' OCSE).

E si potrebbe continuare....

Per giustificare le discriminazioni anti-uomo, dette anche "discriminazioni positive", le femministe, i politici e i Media, barano paragonando le donne, tutte le donne in quanto donne, alle fasce deboli della popolazione(anziani, portatori di handicap, bambini, etc) che come tali ovviamente hanno il sacrosanto diritto a trattamenti diversificati, mentre gli uomini, tutti gli uomini in quanto uomini, alla fascia forte e privilegiata della popolazione. Il che è una menzogna sesso-razzista, che dimentica la varietà degli individui(ogni individuo è un caso a sè stante , con una propria condizione umana, sociale ed economica, e che come tale quindi va trattato a sè stante) per uniformarli in due categorie omogenee. In poche parole, secondo la "logica" femminista, un uomo disoccupato o che si massacra dalla mattina alla sera in una fabbrica, è privilegiato rispetto ad una donna avvocato o impiegata alla banca. Perchè lui è uomo, mentre lei è donna.


 Diritto di Voto alle donne: falsificazioni storiche femministe.(pubblicato il 7 settembre 2013)

La propaganda femminista ha fatto credere alla gente che in passato(oltre che nel presente) gli uomini "opprimevano" le donne, impedendo loro per millenni, tra le altre cose di istruirsi e di votare. Ovviamente tutto questo è falso in quanto il diritto all' istruzione e al voto è recentissimo tanto per gli uomini quanto per le donne.

Soffermiamoci sulla questione del Diritto di Voto.

Come detto prima tale diritto è recente, e incominciò ad acquisirsi solo verso fine '1800 con le trasformazioni delle allora monarchie assolute in monarchie costituzionali. Ma fu solo a partire dall' inizio del '1900 che si realizzò il diritto di voto per tutti, cioè il Suffragio Universale.

In Italia tale diritto universale incominciò a delinearsi nel 1912( con Giolitti) e per rendersi completo e definitivo solo nel 1919, cioè il suffragio universale maschile, in forza del quale quindi potevano votare solo gli uomini maggiorenni che avevano svolto l' obbligo di leva(all' epoca era molto pesante, infatti durava 5 anni), obbligo dal quale le donne erano per loro fortuna esentate, e difatti le femministe dell' epoca si guardavano bene dal chiedere l' estensione di tale pesante obbligo anche alle donne, e pur tuttavia chiedevano che il diritto di voto si estendesse anche alle donne senza che quest' ultime, contrariamente agli uomini, dovessero sottostare a tale obbligo.

Fu così che nel 1946 in Italia anche le donne acquisirono il diritto di voto senza dover sottostare all' obbligo del servizio militare, contrariamente agli uomini i quali invece se volevano usufruire di tale diritto erano obbligati a dover svolgere il servizio militare pena la perdita di tale diritto oltre che il carcere per renitenza o diserzione. Quindi in barba alla tanto urlata "discriminazione contro le donne", le donne in questo senso usufruivano di un trattamento agevolato rispetto agli uomini.

Tirando le somme, anzi le differenze, il periodo di tempo, in Italia, in cui le donne non hanno potuto votare è stato di appena 27 anni, quindi ben poca cosa rispetto ai "secoli e secoli" e "millenni" fatti credere alla gente dalla propaganda femminista e dai Media. Tra l'altro a questi 27 anni dobbiamo togliere anche il periodo del regime fascista(1925-1943, dal 1922 al 1925 si votava ancora) e quello dell' occupazione dell' Italia da parte delle forze straniere(1943-1946), durante i quali periodi ovviamente anche gli uomini non votavano. Quindi questo arco di tempo si restringe ancora di più.

Situazione non molto diversa negli altri paesi europei.

Come vedete, quindi, nel corso dei secoli, le donne non hanno subito nessuna discriminazione rispetto agli uomini.

Essere donna non ha mai impedito ad una donna di essere Sovrana a capo di un Regno o addirittura di un Impero, e questo già nell' epoca antica, ad esempio Cleopatra. E nella seconda metà del '1800 una donna, la regina Vittoria, era difatti a capo di mezzo mondo, in quanto l' Impero Britannico si estendeva in vaste parti del mondo extraeuropeo. E oggi(2013) una donna, Angela Merkel, è, di fatto, capo dell' Europa(la Germania è il paese che più influenza le politiche dell' UE).

Il Femminismo, quindi, non ha ragione alcuna d'esistere, nè oggi nè in passato, perchè si fonda sulla falsificazione della Storia e della realtà, facendo uso del Potere(culturale,politico, mediatico e
giudiziario).


La Bufala del "Femminicidio"(pubblicato l' 11 ottobre 2013)

 Le femministe, i Media, i politici, le istituzioni governative(sia nazionali che sovranazionali),cioè il POTERE COSTITUITO, hanno inventato il termine e il concetto di “femminicidio”.

Secondo la loro farneticante dottrina, per “femmincidio” si intende ogni omicidio commesso da un uomo ai danni di una donna per motivi relazionali-sentimentali-sessuale: per essi(femministe, media, governi) questi omicidi avvengono “in quanto donna” cioè uccise “perchè donne”. In realtà il movente “in quanto donna” è falso,e mai suffragato a livello scientifico e giudiziario, in quanto omicidi e violenze per motivi-relazionali-sentimentali-sessuale avvengono anche a parti invertite e tra coppie dello stesso sesso(omo), quindi il sesso delle vittime e degli aggressori non c’entra nulla con questa tipologia di omicidi e violenze.
Ma ammettiamo anche che sia vero il movente “in quanto donna” per questa tipologia di omicidi, e quindi ammettiamo l’ esistenza del concetto e del fenomeno del cosiddetto “femminicidio”: dati alla mano, in Italia, nel 2012, ci sono stati 58 cosiddetti “femminicidi”,su 127 omicidi totali con vittime femminili, a sua volta su un totale di oltre 500 omicidi , in gran parte uomini, il 77%(in poche parole, gli omicidi contro gli uomini sono circa 4 volte gli omicidi contro donne, quindi in questa società che viene definita “maschilista”, un uomo ha una probabilità molto maggiore rispetto ad una donna di finire ammazzato )

Non vogliamo minimizzare la gravità (già un omicidio è troppo, figuriamoci 58), ma semplicemente far notare alla gente che sta subendo questo lavaggio di cervello dai media e dai politici sulla cosiddetta “emergenza femminicidio”, che 58 “femminicidi” oltre a rappresentare un percentuale minoritaria rispetto al totale degli omicidi(che come abbiamo visto, vedono vittime in gran parte maschili), confrontati e proporzionati ad una popolazione femminile italiana di circa 30 milioni di persone(58/30000000×100, fate voi i conti e ricavate la minuscola percentuale), rappresentano un fenomeno assolutamente marginale, singolare(pur grave, perchè già un solo omicidio è grave, figuriamoci 58), quindi come tale da non poter giustificare assolutamente queste terroristiche campagne mediatiche e queste attuali leggi emergenziali e anticostituzionali sul “femmincidio”.

In Italia e in Occidente, evidentemente le emergenze sono altre, tutte sistematicamente trascurate dai Media e dai Governi per applicarsi sull’ inesistente e falsa “emergenza femminicidio”. E tutto questo “grazie” al Femminismo.

Il risultato è che la gente muore a centinaia di migliaia ogni anno tra inquinamento del sottosuolo(nel napoletano e casertano), morti sul lavoro(sono in al 97% uomini), suicidi per motivi di lavoro o sentimentali(i suicidi sono in gran parte uomini) e quant’ altro. Perchè., come detto, i Media e le Istituzioni si concentrano sulle non emergenze create ad hoc per distrarre e manipolare il popolo bue forcaiolo.

Per approfondire, si veda anche qui:

http://violenza-donne.blogspot.it/2013/04/femminicidio-2012-confermata-finalita.html

CONDIVIDETE E FATE DIFFONDERE.




Il femminismo delle origini era "buono"? Assolutamente no!(pubblicato il 6 giugno 2014)

 Il Femminismo è nato(metà '800) con "buone intenzioni" e poi solo poi(nel 1968) sarebbe "degenerato"? Questo è quello che credono in tanti. Questa credenza discende da luoghi comuni che nulla hanno a che vedere con i fatti storici veramente accaduti. Molti infatti sono convinti, compresi molti "antifemministi", che nel corso della storia gli uomini potessero votare, istruirsi, divertirsi, mentre le donne no. Cose queste false perchè nemmeno gli uomini potevano. Il diritto al voto, all' istruzione, e alle altre tutele e diritti umani, sono recenti tanto per le donne quanto per gli uomini. Solo una ristretta elite(uomini e donne) di nobili , potenti e aristocratici avevano questi diritti. (il suffragio solo maschile durò non più di 20 anni e non era dovuto a "discriminazione" ma al fatto che a quei tempi il diritto di voto era legato all' esercizio del servizio militare obbligatorio, obbligo da cui le donne per loro fortuna erano esentate e che le femministe di allora non volevano che si estendesse anche alle donne).

Molti sono convinti anche che i mariti di un tempo fossero "proprietari" delle mogli. Anche questa cosa è falsa, e discende da una voluta mistificazione del concetto di "capo famiglia", infatti il cosiddetto "capo famiglia" era riferito ad un concetto di gerarchia non certo al concetto di "proprietà". Un pò come in un reparto militare c'è un ufficiale maggiore che esercita un' autorità maggiore rispetto agli altri ufficiali di grado minore, sottoufficiali e soldati, e quindi non significa che egli sia loro proprietario e che abbia il diritto e il potere sulla loro vita, ma semplicemente che egli è la guida e che decide come coordinare e mandare avanti il reparto.

Quindi con questo vogliamo dire che era giusto il concetto di "capo famiglia"? No, vogliamo semplicemente dire che questo rifletteva la struttura sociale dell' epoca, epoca nella quale non esistevano lavori leggeri e non rischiosi, nella quale non esisteva il benessere sanitario, e non esistevano diritti e tutele, quindi per vivere e sopravvivere si doveva rischiare e sacrificarsi. Terribili oneri questi che ricadevano sugli uomini(e non perchè lo imponesse la "cultura" ma la Natura), e quindi erano essi ad avere l' onere, loro malgrado, di portare avanti-a rischio della loro pelle-la famiglia, e quindi proteggerla e mantenerla. Di qui il ruolo del "capo famiglia". Altro che "padre padrone", altro che "privilegi maschili", come invece lo descrive la propaganda femminista.

A permettere alle donne di poter lavorare fuori casa non è stato il Femminismo(come quasi tutti credono) ma i progressi tecnologici dell' elettronica e dell' automazione, i diritti lavorativi, le migliorate condizioni igienico-sanitarie, ecc tutte cose queste che hanno permesso la nascita di lavori, mansioni e ruoli non rischiosi e leggeri, rendendo quindi uomini e donne intercambiabili in molti ambiti.

Non neghiamo che con quel modello le donne abbiano anche degli svantaggi. Ma anche gli uomini hanno subito i loro svantaggi(derivanti da quegli oneri sociali e morali di cui abbiamo parlato). La verità vanno dette tutte, le mezze verità sono le peggiori menzogne.

Perciò sarebbe pure ora di smetterla di romanzare il femminismo "delle origini". Il femminismo è nato con cattive intenzioni(antagonismo contro il genere maschile) e si è sviluppato con cattive intenzioni. Perciò non è vero che sia "degenerato". E' stato sempre così. Non esistono femminismi "buoni" e femminismi "cattivi".

Ora è chiaro?

"Niente giustificazioni!(pubblicato il 5 ottobre 2014)

Qualcuno mi ha scritto in privato per chiedermi di dar vita ad un' iniziativa in cui dovremmo invitare gli uomini antifemministi a farsi fotografare con un cartellino con su scritto cose del genere: "Essere uomini non ci fa violenti..o stupratori", e roba simile, al fine di respingere la presunta accusa femminista che gli uomini sono "tutti potenziali stupratori".
No, amici. Non ci siamo. Cercate di non cadere nella trappola femminista, accettando di farvi trascinare sul "banco degli imputati", per giunta in merito ad accuse infondate, in quanto il femminismo non ne ha autorità alcuna. Il femminismo proprio questo vuole: che gli uomini stiano sempre sulla difensiva, spalle al muro, a giustificarsi e ad assicurare la propria "purezza" e "innocenza" alle donne, e a rendere conto a quest' ultime di ogni cosa. L' uomo addomesticato. Questo è il modello femminista.Cercate di non fare il gioco del femminismo, dunque.
Tra l'altro, il femminismo non sostiene affatto che "tutti gli uomini sono stupratori". Il femminismo afferma invece che nella società vige una cosiddetta "cultura patriarcale" in forza della quale molti uomini(non tutti) agiscono violenza contro le donne. E quindi un uomo, affinchè possa essere considerato "innocente" dal Femminismo, deve "dissociarsi" da questa presunta "cultura patriarcale" aggregandosi alle iniziative e battaglie femministe-divenendo maschio pentito- e divenire funzionale al Piacere(materiale e sessuale) e agli Interessi della Donna.
Pertanto, per quanto possiate dire e gridare ai quattro venti "io non stupro, io non faccio violenza alle donne", voi verrete sempre considerati "complici della violenza contro le donne", a meno che, come detto prima, non diventiate maschi pentiti femministi.
Ma c'è anche un'altra( e più importante) ragione che mi fa opporre a questa iniziativa. Voglio dire: io ovviamente respingo il Relativismo, e quindi credo che in questo mondo ci siano un Bene e un Male oggettivi, ma per quanto concerne le persone, respingo e mi oppongo con feroce fermezza alla suddivisione forcaiola, moralistica e "manichea" tra "buoni" e "cattivi" relativamente a violenze e reati vari.
Non che io creda che non esista la cattiveria, ma ritengo che questa, eccetto nel caso degli omicidi premeditati o condotti per il puro fine di sopraffazione, non si esplichi mediante violenze fisiche o altri reati vari, ma attraverso tante forme e modalità subdole- del tutto legali penalmente-che possono distruggere e annientare(e spesso molto di più di quelle violenze per cui la gente chiede la galera) chi ne è colpito, e le quali in molti casi sono la causa stessa di quelle violenze e atteggiamenti per cui il femminismo invoca processi e galere,e per cui alcuni di voi chiedete di mettervi sulla difensiva dichiarandovene "innocenti" e "puri".
Non credo che sia una mia "teoria", questa: la violenza che chiama altra violenza è un dato di fatto, che non ho certo "teorizzato" io. Il fatto che una violenza(o un male) sia subdola e legale penalmente, non significa che non esista.
E allora, piuttosto di rendere conto alle donne e di darsi al moralismo forcaiolo e manicheo nel dissociarsi dai presunti "cattivi", bisognerebbe analizzare quelle vere forme di cattiveria-cioè quelle subdole e legali-e cercare di renderle meno frequenti in questa società, mediante la diffusione e la valorizzazione di una apposita cultura Etica, affinchè meno persone siano vittime di queste forme di male che inducono poi tali persone ad esercitare quelle violenze(spesso contro "bersagli" errati) per cui i benpensanti femministi invocano galere e condanne moralistiche: non si possono condannare le conseguenze senza condannarne(e combatterne) le cause.
In conclusione: meno (pseudo) moralismo, più Etica.

Bufale su Facebook e in rete(pubblicato il 24 settembre 2014)

 Prima di condividere notizie o passaparola su Facebook, dovreste(non mi riferisco a "voi" ma in generale) controllarne la veridicità, anche se la categoria(o persona) sotto bersaglio di tale post da condividere vi sta sulle palle(o ovaie), perchè a parte che usare la disinformazione è sempre un' infamia a prescindere da tutto,se credete e condividete una BUFALA credendo invece di condividere una "verità censurata", non solo non siete "anticonformisti" come vi illudete di essere, ma fate parte di quel gregge di boccaloni forcaioli-leggasi "popolobue"- che purtroppo rappresenta la stragrande maggioranza della gente. Altro che "anticonformisti".

Siccome molte di queste bufale circolanti su Fb, riguardano vicende giudiziarie su "stupri" e dintorni, al fine di far credere che i giudici italiani siano "maschilisti"(quando invece è il contrario) che mettono in galera "ladri di pane"(falso) ma "lasciano in libertà" gli stupratorum (falso), incominciamo a darvi alcune basilari concetti di Diritto giudiziario che si studiano in prima media(la scuola dell' obbligo, eccheccavolo!):

-L' imputato è presunto innocente sino ad eventuale sentenza definitiva di condanna. Nell' ordinamento italiano, la sentenza definitiva di condanna(o assoluzione) sta nel terzo grado di giudizio, cioè nella Cassazione. Ergo, fino all' eventuale pronunciamento di condanna della Cassazione(che conferma la correttezza della condanna inflitta in Appello) l' imputato è per legge ANCORA INNOCENTE.

Questo che significa? Significa che essendo per legge ancora innocente, il carcere non è obbligatorio(il carcere, per legge, è obbligatorio solo nei confronti dei condannati in via definitiva, cioè per quelli accertati colpevoli). Se l' imputato(quindi ancora innocente) debba stare o no in carcere lo decide individualmente e a sua discrezione il giudice di turno il quale valuta se ci siano o no pericoli di fuga/inquinamento delle prove o reiterazione del reato, e in base alla sua soggettiva e discrezionale valutazione stabilisce il carcere o meno per l' imputato: in caso affermativo, si parla di "custodia cautelare" dell' imputato. Quindi non è una misura obbligatoria ma discrezionale.

Ma nel 2009 cosa successe? Successe che a seguito di un fantomatico "stupro di capodanno", fu approvata all' unanimità parlamentare, una legge-il cosiddetto "decreto antistupri"(Decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11)-al fine di venire incontro agli umori sanguinari ed isterici del popolobue stolto, la quale tra le tante infamie(soppressione della legge Gozzini per questo reato) sovvertiva lo stato di Diritto relativamente agli accusati di questo reato, cioè stabilendo il carcere OBBLIGATORIO(e non discrezionale) per gli imputati(quindi ancora INNOCENTI per legge) per questo reato(e solo per questo reato), polverizzando quindi il principio della presunzione di innocenza stabilito dall' art 27 della Costituzione.

Che questo fosse palesemente anticostituzionale, lo rilevò l' anno successivo anche la Corte Costituzionale(Consulta) in una apposita sentenza(n. 265 del 2010),ravvisando che tale decreto violava gli gli art. 3, 13 e 27 della Costituzione.

Quindi, in base a questa sentenza della Corte Costituzionale, qualche organo giudiziario si pronunciò affermando che anche gli indagati/imputati di "stupro di gruppo"(relativamente ad una vicenda di un paio di ragazzini accusati di "stupro di gruppo", poi risultati innocenti),al PARI degli indagati/imputati di tutti gli altri reati, in quanto presunti innocenti possono usufruire degli arresti domiciliari in ATTESA di eventuale sentenza di condanna.

Quindi tutto normale, tutto nel rispetto del Diritto e della Legge, ma le tv, approfittando dell' isteria di massa della maggior parte della gente, diedero questa notizia in modo "sensazionalistico" per impressionare lo stolto ed inebetito pubblico televisivo. Il risultato fu che su Facebook si diffuse a catena, di condivisione in condivisione,cioè in modo "virale", raggiungendo milioni e milioni di utenti, la terrificante BUFALA che i giudici avevano stabilito che lo "stupro di gruppo" fosse da considerarsi un' "attenuante" tale da far evitare il carcere(FALSO: la legge invece stabilisce che commettere un reato in gruppo è un' aggravante!), quando invece , come abbiamo visto prima, avevano semplicemente stabilito che anche gli imputati(quindi ancora presunti innocenti) di stupro di gruppo debbano essere trattati al PARI degli imputati di tutti gli altri reati, così come stabilisce la COSTITUZIONE ITALIANA:

E fu così che questa criminogena bufala si instillò e radicò irreversibilmente nel cervello annebbiato e lobotomizzato del popolo.

Mark Twain più di un secolo fa disse: "Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe."


Le mogli accudiscono i mariti?(pubblicato il 29 settembre 2014)

 "Le mogli sono costrette ad accudire i mariti". Questa è una delle tante tiritere e luoghi comuni di criminalizzazione anti-maschile,che sentiamo un pò dappertutto e da cui siamo bombardati ogni giorno, per far credere che gli uomini siano, oltre che "maschilisti, incalliti scansafatiche che pensano solo al campionato di calcio e alla gnocca. E tutto questo perchè? Perchè, mediamente,le donne si occupano rispetto agli uomini,di più della cucina e di certe faccende domestiche(pulizia,lavare i panni, stirare, ecc) e quindi, stando alla malata ideologia e propaganda femminista, se ne deduce che le donne "accudiscono i mariti". E paio di mesi fa la Boldrina scatenò un putiferio gridando al lupo del "sessismo" perchè venne mandata in onda la pubblicità(di una marca di pasta, o altro, non ricordo bene) che mostrava una donna che preparava il pranzo alla famiglia.
Certo, nessuno nega che ci siano uomini così, però di sicuro vi è un numero ancora maggiore di donne, per nulla dedite alla famiglia, che passano intere giornate tra programmi tv spazzatura, parrucchiere ed estetista, e che sperperano soldi per inutilità varie, mentre il marito si fa un c.lo così a lavoro per mantenerle.
Ovviamente in nessuno dei due casi è giusto generalizzare, però non capiamo perchè nei confronti degli uomini invece si generalizzi tranquillamente.
Ma andiamo ancora più a fondo della questione. Accudire non significa affatto ciò che intendono queste capre femministe e simili. Accudire vuol dire prendersi cura di una persona che non può essere autonoma(bambino, malato, invalido, anziano in età avanzata, ecc) o che pur essendo autonoma sfrutta una certa autorità o posizione per farsi servire. A volte, però, l'accudimento può essere dettato da una semplice, gratuita e pura ragione d'amore verso la persona che si accudisce.
Se una donna svolge faccende domestiche e prepara la cena al marito(quando accade) non vuol dire affatto che lo stia accudendo(ma poi anche se fosse,che male ci sarebbe nell' accudire una persona amata?), perchè se ciò avviene(quando avviene, oggi sempre più raramente rispetto al passato), è perchè tale marito svolge, rispetto alla moglie, un tempo maggiore di attività lavorativa fuori casa(spesso anche centinaia di chilometri da casa). Questa si chiama SUDDIVISIONE DEI RUOLI, non certo "accudimento". E' risaputo, infatti, che mediamente(ripetiamo, mediamente) i mariti lavorano più tempo fuori casa rispetto alla moglie(anzi spesso lavora solo lui, mentre lei fa da casalinga) e che maggiormente sono loro che si accollano straordinari o turni notturni, e soprattutto è altrettanto risaputo che sono gli uomini a svolgere i lavori più rischiosi, pesanti e usuranti(il 98% dei morti sul lavoro sono uomini).
Quindi alla luce di ciò, e in nome di una suddivisone del lavoro e delle responsabilità, mi pare più che sacrosanto che, mediamente, debba essere la donna ad occuparsi maggiormente del pranzo e della cena(mansione tutt' altro che faticosa e dispendiosa), a meno, quindi, per la ragione descritta prima, che le donne non facciano gli stessi duri e dispendiosi lavori e mansioni che fanno gli uomini, ma fino a che ciò non avverrà(e non avverrà mai perchè uomini e donne sono diversi, sia fisicamente che a livello di inclinazioni e attitudini), è completamente iniquo pretendere che un uomo che lavora gran parte della giornata per mantenere moglie e figli, si occupi nella stessa quantità di tempo della moglie,di lavaggio di panni, pranzi e cene.
Diverso sarebbe il discorso se invece in una famiglia marito e moglie lavorassero fuori casa lo stesso tempo(ma non ne sono molte di coppie così), ovvio che in tal caso anche le faccende domestiche dovrebbero essere distribuite equamente tra marito e moglie.
Il vero accudimento di un coniuge verso l'altro coniuge si vede nel momento del bisogno, cioè quando uno dei due, perde definitamente autonomia a seguito di un malattia(ictus, morbo di alzheimer, distrofia, sclerosi multipla,ecc) o di incidente, e purtroppo in queste circostanze sono gli uomini a farne maggiormente le spese per via di quel ruolo sociale che vuole che essi "non debbano chiedere mai", che non debbano mai supplicare(una donna) e che debbano saper provvedere tutto per sè(altrimenti "che uomo sei? sembri una femminuccia"). quindi in caso di invalidità(così come in caso di mancanza o perdita di lavoro) l' uomo/marito perde quell' immagine che la società gli ha sempre assegnato(ovviamente non tutte le persone la pensano così). Ecco perchè in tali casi, vi è molto più accudimento da parte di lui versi lei rispetto al viceversa(ma ovviamente non perchè uomini siano più "buoni" delle donne ma per il suddetto ruolo sociale che influenza certi atteggiamenti).



 Profilo del "Vero Uomo", cioè l' uomo Femminista.(pubblicato il 3 ottobre 2014)

Il Femminismo predica che tutti gli uomini sono tutti cattivi e malvagi? No, anzi. Il Femminismo, al contrario considera molto importanti gli uomini al fine del conseguimento del proprio modello sociale. Il Femminismo, incarnato alla perfezione dalla mentalità dominante attuale, quindi non detesta la maschilità in sè stessa, ma detesta semplicemente quelle forme di maschilità non funzionali al Piacere(sessuale e materiale) e agli Interessi della Donna.I tanti motti del femminismo internazionale sul "Real Man"("Il Vero Uomo") che prescrivono come debbano comportarsi gli uomini affinchè possano essere considerati "veri uomini", ci danno informazioni sul modello ideale di uomo concepito dal Femminismo,. Il Vero Uomo, cioè l' uomo voluto dal femminismo, è colui che è in grado di soddisfare alla perfezione, a letto, la Donna, sempre e comunque quando vuole Lei; è colui che riconosce che il genere maschile è "oppressore di donne" e quindi si dà da fare affinchè si dissoci dalla "massa di uomini" invitandoli a diventare come lui; è colui che lincia e massacra tutti coloro che "toccano le donne e bambini". Il Vero Uomo è colui che non osa lamentarsi di problematiche maschili perchè pensa che "solo le donne hanno problematiche e discriminazioni", perchè così dice il Femminismo. Per il Femminismo, il Vero Uomo, non deve soffrire e recriminare per essere stato lasciato o tradito dalla moglie,o comunque per altra ingiustizia subita da una donna, perchè deve saper accettare la Libera Scelta Sessuale della Donna: La Donna deve poter fare tutto ciò che VUOLE. Quindi per il Femminismo lo scopo, ed unico scopo, dell' uomo è quello di garantire e salvaguardare la Libertà e il Piacere della Donna. Quindi per il femminismo l' uomo deve essere un mero oggetto(nel senso di essere funzionale agli interessi della Donna), e gli oggetti non si odiano. Ecco perchè non è vero che il Femminismo odi gli uomini.

L' ONU stessa, in questi giorni, ha creato un' iniziativa internazionale, denominata "HeForShe"(Lui per Lei) affinchè gli uomini diventino tutti femministi(in realtà in gran parte già lo sono) e si diano alla Protezione e alla Salvaguardia del Piacere e degli Interessi della Donna.

Pertanto, cari Uomini, non cercate di diventare "Veri Uomini", in quanto Uomo si nasce(non si diventa) e sta nel cromosoma Y. Cercate di piacere a voi stessi e quindi non diventate come vi vogliono le donne e il modello sociale attuale. Altrimenti non sarete altro che burattini.
Il rispetto è una via a doppio senso: per darlo bisogna anche riceverlo: le donne rispettino gli uomini! Quindi prima di dare sinceratevi che vi sia dato altrettanto.


 Ernest Belfort Bax, il primo Antifemminista(pubblicato il 13 ottobre 2014)

  Se leggete il libro(in inglese) di Ernest Belfort Bax(un attivista britannico dei diritti dei lavoratori), dal titolo "The Fraud of Feminism" (La Frode del Femminismo) del 1913,e tutti gli altri suoi documenti e interventi a partire dalla fine dell' 800, rimarrete sbalorditi perchè molte delle cose che denuncia a riguardo della società dell' epoca, cioè di più di un secolo fa, sono pressochè le stesse di oggi: ad esempio, la disparità di trattamento giudiziario tra uomini e donne a favore di quest' ultime a parità di reato,l' indulgenza verso donne uxoricide e infanticide quando invece gli uomini per lo stesso reato finivano alla forca, l' iniqua procedura a scapito dei padri nei contenziosi post separazione, l' attenzione politica e sociale rivolta solo alle problematiche femminili e non anche a quelle maschili, le cosiddette "discriminazioni positive"(affirmative action") legislative a favore delle donne, e così via. Incredibile, ma vero!

Qualcuno allora potrebbe pensare: "ma allora era un profeta?" No, amici, semplicemente ciò che avveniva all' epoca, in quell' epoca che nell' immaginario collettivo appare "maschilista", in realtà vi erano le stesse problematiche di iniquità femminista che vi sono oggi, e lui si limitò semplicemente a denunziarle . Nessuna società "maschilista", quindi. Anzi, si può dire che la situazione per gli uomini era ancora peggiore tempo fa, perchè oltre a queste cose gli uomini, tutti gli uomini(salvo rare eccezioni) erano costretti a svolgere il servizio militare(che all' epoca durava vari anni, ) e a partire al fronte di guerra(e allora le guerre erano molto frequenti) dove ne morivano e ne rimanevano mutilati a milioni e milioni, senza che il Femminismo dell' epoca(ancora più feroce di quello di oggi, contrariamente a quanto molti pensano) ne ravvisasse una problematica maschile.

Quello di Ernest Belfort Bax è un prezioso documento storico che testimonia la prassi dell' epoca in merito al rapporto fra i sessi, e quindi leggendolo e confrontandolo con i parametri attuali, fuga ogni leggenda metropolitana sul "maschilismo" della società pre-1968(come testimoniò anche Benedetto Croce, non esisteva, e non è mai esistito nessun "maschilismo"). E nemmeno può essere accusato di avere una visione politica di parte in merito a questo argomento , visto che egli politicamente apparteneva alla sinistra(a quei tempi esistevano Sinistre e Destre serie),quindi tiratene le somme.

Il Femminismo non è un movimento politico, e non è nemmeno una ideologia in sè, è semplicemente un primordiale e basso istinto trasformato in ideologia e oggi assurto anche a livello mediatico e istituzionale(grazie alla scusa sempre vincente "della difesa delle donne"), che va contro i valori del perdono, della compassione, della famiglia e del senso del dovere altruistico, in nome di una concezione materialista e nichilista basata sull' individualismo edonistico e carnale più becero, molto funzionale alle logiche Consumistiche attuali.
   

Donne non occidentali(pubblicato il 13 ottobre 2014)

  Mi scrive in privato un lettore chiedendoci se pensiamo che la critica antifemminista valga solo in riferimento alla situazione(femminile e maschile)occidentale o anche in riferimento a quella dei Paesi non occidentali(specie quelli a maggioranza islamica). La nostra risposta è questa: vale anche in merito a quest' ultimi. Ci dispiace essere impopolari, ma la verità va detta, anche se a volte può essere impopolare.

Contrariamente a quanto i Media e la propaganda femminista fanno credere, infatti anche da quelle parti c'è il brutto vizietto di considerare le donne come "sempre deboli e vittime" e quindi meritevoli di trattamenti diversificati e vantagiosi rispetto agli uomini(specie nei contenziosi post divorzio e nei processi giudiziari).
La maggior parte della gente occidentale crede che da quelle parti le donne vengano "lapidate". La realtà invece è che in quelle zone(non molte, per fortuna) dove vige la pena capitale per adulterio, tale legge non vale solo per le adultere ma anche(e soprattutto) per gli uomini adulteri. Solo che quando sono gli uomini a finire sotto la pena capitale per adulterio(vero o presunto tale), i Media occidentali tacciono(o al massimo si limitano riportare la notizia in qualche breve trafiletto di giornale), mentre quando c'è qualche isolata condanna(ripetiamo, condanna, non esecuzione) di una adultera, i Media e il popolo internazionale si mobilitano facendo pressione sul governo locale, e ottenendo così la Grazia per la condannata. E sono i bambini maschi, e solo e soltanto loro, ad essere sfruttati nel lavoro minorile ed essere costretti ad essere arruolati in eserciti e milizie armati(la piaga dei "bambini soldati")

Emblematico fu, quattro anni fa circa, il caso di Sakineh, la quale nonostante fosse(sia) un' assassina adultera, i Media occidentali la fecero passare per una "povera innocente" parlando solo del suo adulterio ma non del suo omicidio premeditato contro il marito, e a forza di appelli e mobilitazioni internazionali il governo iraniano(probabilmente per acquisire credito verso l' opinione pubblica occidentale) le concesse la grazia tramutando la pena da morte a carcere.
Circa quella vicenda, segnaliamo questo articolo di Rita Vergnano, la quale, dati alla mano, mostra come da quelle parti a finire sotto i colpi della pena di morte(sia per i reati comuni, sia per quelli di adulterio, sia per quelli legati all' apostasia o blasfemia religiose) sono in GRAN PARTE uomini: http://www.uominibeta.org/articoli/salviamo-sakineh-e-gli-altri/

Molti pensano anche che da quelle parti lo Stato e la società giustifichino e incoraggino la violenza contro le donne. La verità è invece è che da quelle parti vige la condanna a morte per stupro, e gli stupratori(veri o presunti) vengono impiccati pubblicamente, e i loro corpi appesi vengono orribilmente mostrati al pubblico ludibrio. In fondo questa è la stessa orribile pena che le donne(lodevoli eccezioni a parte), occidentali e non occidentali, invocano contro gli autori di violenza sessuale.

Un altro caso emblematico è quello dell' India(che invece non è islamico), dove sono bastati un paio di casi di bruttissime violenze contro alcune ragazze in sperduti e remoti villaggi di quel Paese, affinchè i Media occidentali descrivessero quel Paese come un "inferno" per le donne e criminalizzassero gli uomini indiani, quando invece in quel Paese le cosiddette "discriminazioni positive" a favore delle donne sono ancora più marcate e forti di quelle dei Paesi femministi occidentali.

In conclusione:

Non neghiamo che la situazione delle donne di quelle zone sia peggiore di quella delle donne occidentali ,e che a volte ci siano brutte condizioni per esse, tuttavia i Media e la propaganda non evidenziano l' altra metà(cioè quella maschile) della situazione di quelle parti, per nulla migliore di quella femminile. Queste che i Media descrivono in merito alla situazione delle donne in quei paesi,sono mezze verità(mischiate a menzogne immani), e, come è risaputo, le mezze verità sono le peggiori menzogne. Quindi non è affatto vero che da quelle parti le donne vengano "discriminate" rispetto agli uomini. Anzi a volte, come visto, capita l' esatto contrario.

P.S: per approfondimenti si veda anche:

http://www.uominibeta.org/contributi/il-mito-delloppressione-patriarcale-in-iran/

http://www.uominibeta.org/contributi/contratto-di-servitu-per-gli-uomini-in-iran-il-mito-del-divorzio-patriarcale-oppressivo/

http://www.avoiceformen.com/feminism/feminist-corruption/10-year-old-raped-afghan-girl-an-expose-on-the-international-corruption-of-feminism/

http://www.avoiceformen.com/men/afghanistan-is-the-hotbed-of-male-disposability-boy-or-man-worlds-reaction-help-women-and-girls/

http://it.avoiceformen.com/diritti-umani/discriminazioni-contro-gli-uomini-in-india/
http://www.avoiceformen.com/feminism/feminist-censorship/honor-killings-and-husband-killings-what-they-wont-tell-you/

http://www.avoiceformen.com/gynocentrism/hidden-information-on-boko-haram-school-attacks-bringbackourgirls/

http://tinyurl.com/kb6l9xn

http://tinyurl.com/l8r8uhb




4 commenti:

Rocky Joe ha detto...

Sei tu, dunque, l'Antifemminist?!

Icarus.10 ha detto...

No, no, il sito Antifeminist Journal on line non è mio, la mia pagina "AntiFemminismo"(da me creata e gestita, anche se ora l' ho messa a "riposo" rendendola invisibile) è indipendente da quel sito.

Rocky Joe ha detto...

Ecco, mi piacerebbe parlare anche di questo. Ci sono parecchie cose da dire.

Icarus.10 ha detto...

Ok!