domenica 19 dicembre 2010

Basta esami!

Pubblico questo articolo di Rino Della Vecchia:

Da settimane si incappa nel web nello spot di una campagna della Eli Lilly (leggi: Cialis) dal titolo: “Bastascuse” in cui si presenta il problema delle disfunzioni erettili, spot accreditato dai loghi della Società Italiana di Andrologia, della Società Italiana di Urologia  e della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità.

Si tratta di un filmato in cui si mostra un maschio  (a letto con una ficona) avvilito e frustrato per una defaillance, dove il tapino “campa scuse” per “giustificare” il suo “fallimento”. Ne ho tratto motivo per spedire alle segreterie delle rispettive Società la seguente lettera:

Cortese direzione,
scrivo in qualità di attivista del Movimento Maschile Italiano con riferimento alla campagna “Bastascuse” della Eli Lilly sull’impotenza erettile dove appare, a fini di accreditamento, a fianco di quello di altre entità, il logo della Vs. Società.

Esprimo la più netta condanna dei contenuti, delle finalità e della forma espressiva dello spot, dove un maschio che esercita il suo pieno e assoluto diritto a fare cilecca e a lasciare insoddisfatta la partner, viene ridicolizzato e canzonato, con ciò sfruttando e alimentando al tempo stesso, il mito "machista" dell’uomo in eterna erezione quale condizione fondante della sua cosiddetta. “autostima” ed il presunto “dovere” di non deludere la compagna. Mito-capestro per gli uomini che voi tanto genericamente condannate quanto nello specifico alimentate.
Il carattere denigratorio e derisorio dello spot ha ovviamente lo scopo di indurre il “malcapitato” a ricorrere alle consulenze della Vs. organizzazione e quindi ai prodotti chimici della Eli Lilly.
Per voi si tratta qui della prima contestazione formale, esplicita e diretta del vostro operato proveniente da parte del mondo maschile in azione (di cui, colpevolmente, ignoravate l’esistenza: www.uomini3000.it www.uominibeta.org www.maschiselvatici.it etc.).
E’ giunta l’ora di porre fine alla denigrazione del mondo maschile, sotto qualsiasi forma e in qualsiasi ambito e di affermare il diritto degli uomini ad essere come sono senza doversene scusare con chicchessia. Né con la partner, né di fronte a se stessi. E se è vero lo slogan femminista: “Non ci sono donne frigide ma solo uomini incapaci!” allora è finalmente giunta l’ora di dire che “Non ci sono maschi impotenti ma solo femmine inette!”.
Basta scuse? Al contrario: basta con l’obbligo di scusarsi!
Basta miti prestazionali, basta esami a letto e fuori del letto.
Sì, è giunta l’ora di dire basta: basta male-bashing.
Distinti saluti.
Rino D.V.

16 commenti:

Riccardo ha detto...

Non guardando la Tv e non leggendo giornali o riviste mi era completamente sfuggita questa nuova campagna pubblicitaria antimaschile.

Come già dissi tempo fa, i maschi in "occidente" stanno venendo attaccati con una guerra psicologica a bassa intensità la cui essenza si poteva vedere nelle torture di Abu Grahib. Ovviamente lo stesso tipo di tortura esplicita non possono applicarlo a noi uomini "occidentali", e quindi si limitano a queste operazioni di guerra psicologica.

Lo scopo però è sempre lo stesso: l'umiliazione a sfondo sessuale. E' una tattica usata per "fiaccare" la nostra volontà, per indebolire la nostra autonomia psico-emotiva, per trasformarci in esseri senz'anima.

Che gli uomini una volta per tutte prendano coscienza del fatto che ci stanno facendo la guerra. Da oltre 30 anni. Sarebbe anche giunta l'ora di iniziare a rispondere...

Icarus.10 ha detto...

Sarebbe anche giunta l'ora di iniziare a rispondere...

Già. Costi quel che costi.

Anonimo ha detto...

Salve, sono un uomo contrario al vostro anti-femminismo, voi mi definireste un maschio-pentito, probabilmente..ma una cosa su questo post voglio dirvela:
Certo, un uomo ha pieno diritto di "fare cilecca" e lasciare insoddisfatta la sua compagna..solo che a forza di non soddisfarla dopo non si può stupire se si ritrova un bel paio di corna o se viene mollato per un altro che invece la soddisfa.
E questo ovviamente vale anche per le donne che legittimamente negano il sesso ai propri mariti e/o fidanzati.
Il sesso è un piacere reciproco, non un dovere quindi se lui/lei non si sente non lo si può obbligare, ma non ci si può neanche lamentare se l'altro/a cerca altrove ciò che a casa gli è negato.
Certo, uomini e donne possono venir mollati anche se non ci sono problemi sessuali però l'impotenza maschile è una condizione in cui lui "vorrebbe ma non può" (così come una donna frigida vorrebbe ma non può) quindi è legittimo che, sotto consiglio medico, ricorra a farmaci pertanto la pubblicità non mi crea alcun problema, le disfunzioni erettili esistono ed è bene parlarne e se la farmacologia può aiutare, ben venga.
Quanto alla frigidità e l'impotenza, sono questioni molto complesse che non è corretto ridurre all'inettitudine di maschi e femmine.

paolo

Icarus.10 ha detto...

Paolo, il principio da te espresso purtroppo non vale anche per gli uomini. Lo sai. Mentre lei ha il diritto di provocare sessualmente, di concedersi o di non concedersi, lui invece non ha questo medesimo diritto. Se ha voglia di fare sesso è considerato un "porco", se in mancanza di partner oppure con una partner che non fa il suo dovere di concedersi, lui va a prostitute per apapgare il suo legittimo bisogno sessuale viene considerato un "maschilista complice della prostituzione", al contrario se non è prestante sessualmente viene considerato "poco virile". Il tutto secondo i capricci di lei. Insomma pare che i bisogni sessuali e la libertà sessuale debbano valere solo per lei.
Per quanto riguarda invece l'impotenza, la maggior parte dei casi è dovuta non a motivii organici quanto invece all'ansia da prestazione, e chi la ha inculcata negli uomini questa ansia di dover essere obbligatoriamente prestanti pena la denigrazione della propria virilità? Era questo il senso dell'articolo.

Anonimo ha detto...

Un uomo non ha il diritto di concedersi o non concedersi?? Certo che ce l'ha..hai mai sentito di una donna che ha costretto un uomo a fare sesso contro il suo desiderio? Io no.
Quanto al giudizio altrui, bè a quello siamo soggetti tutti/e: credi forse che non ci sia più nessuno che guardando ad un uomo con tante donne pensa "figo!" e ad una donna con tanti uomini pensa "lurida puttana!" (magari uno di quelli che con la "puttana" ci sono pure stati, se la sono goduta e ora la disprezzano). Il giudizio e il (pre)giudizio colpisce entrambi i sessi.
Una donna può vestirsi provocante e seduttiva certo, ma se le mancano di rispetto o addirittura la stuprano ci sarà sempre qualche uomo (e anche donna) che dirà che "la sgualdrina se l'è voluta"
Poi tu parli di "dovere" di concedersi, io parlo di piacere reciproco, temo siano due posizioni inconciliabili e. io personalmente per appagare i miei bisogni sessuali preferisco di gran lunga la masturbazione (che è gratis, oltretutto) all'andare con una donna che per me non prova la minima attrazione e viene con me esclusivamente dietro compenso monetario, ma ognuno faccia come crede: non considero la prostituzione immorale, se praticata da adulti consenzienti, ma molto triste sì, triste per chi si vende (perchè accetta di fare sesso, unicamente per denaro, con qualcuno per cui non prova nessuna attrazione fisica) e triste per chi compra (perchè magari si illude di aver "sedotto" chi invece ha solo comprato)

paolo

Icarus.10 ha detto...

Era chiaro che mi riferivo ad una costrizione culturale, non certo fisica. E cioè del ruolo che questa cultura assegna agli uomini nei confronti delle donne nonostante i continui proclami femministi sulla "parità" dei sessi. In sostanza è sempre l'uomo che deve interpretare la parte del "forte" cioè colui che ad una donna "non deve chiedere mai" ma sempre dare e servirla, e addirittura di farsi carico anche delle colpe e responsabilità di lei, proprio in nome di quel "gentil sesso" di patriarcale memoria. Ma non erano le femministe quelle che si battevano contro il patriarcato? La risposta è semplice: la cultura patriarcale basata sulla "eterna debolezza femminile" è sbagliata solo laddove per le donne comportava un ruolo subordinato(in famiglia) ma va tranquillamente bene laddove questo status di "debolezza" accordava(e accorda) ad esse esenzioni(dalla guerra, dai lavori duri e/o rischiosi, spesso dalla legge penale e così via) e corsie preferenziali varie(quote rosa, "discriminazioni positive", "prima le donne e bambini", e così via). Insomma per le signore femministarde la donna è "debole"(patriarcato) o "forte"(femminismo) a seconda delle convenienze del momento, dunque un connubbio, un malefico intreccio tra il lato negativo del patriarcato e quello del femminismo. Ergo, il fine di tutto ciò è chiaro:privilegiare le donne. E così in questa faccenda gli uomini si ritrovano davvero messi maluccio, come tra l'incudine e il martello, in quanto all'antico ruolo di "parte forte" che la cultura patriarcale assegnava loro-cioè di farsi carico delle esigenze e dei bisogni della donna-ora si vedono aggiunto dalla presente cultura femminista anche il ruolo di"oppressore". Immaginati che frittata ne è venuta fuori.Servitore(situazione vera) e Oppressore(situazione falsa) allo stesso tempo. Insomma alla logica del "chiagne e fotte" nelle donne corrisponde quella del "cornuto e mazziato" negli gli uomini.Ma la maggior parte degli uomini è così castrata mentalmente da questa martellante propaganda femminista che non riesce a rendersi conto di questa situazione,e quindi anzichè ribellarsi contribuisce al pestaggio del loro genere di apaprtenenza illudendosi che denigrando il proprio genere e prestandosi ad azioni di piaggeria verso il genere femminile, possano acquisire credito presso le donne, alla stregua dei "Flagellanti" nel medioevo i quali autoflegellandosi con punzioni fisiche credevano di poter espiare verso Dio quei peccati di cui-a torto-si ritenevano colpevoli.
E' chiaro quindi che questo modus pensandi prima descritto si riflette in una sorta di "asimmetria" nel concepire e nell'analizzare le azioni e le esigenze di uomini e donne a parità di situazione. In poche parole uomini e donne vengono valutati in base a due metri di misura diversi, in ogni ambito.Alla faccia della "parità".

Icarus.10 ha detto...

(continua)

Solo alcuni esempi fra gli infiniti che si potrebbero fare:

-Nel sesso lei può fare il cattivo e il bello tempo, di fare la "puttana" e la "madonna" allo stesso tempo, lui invece non può aprire bocca, deve solo sottostare ai capricci di lei, pena l'essere definito "maschilista".
-Nel sesso, in ambito matrimoniale lei può negare al marito il diritto al sesso(sentenza della Cassazione), ma altrettanto, a parti invertite, lui non può(sentenza della Cassazione)
-Lei se nonostante i continui corteggiatori va a fare turismo sessuale all'estero viene celebrata come "donna emancipata", se invece al contrario un povero uomo bruttino e sfigato senza nessuna donne che se lo calcola, va a fare altrettanto, se va bene viene definito "un porco sfruttatore",altrimenti "pedofilo" e "maniaco".
-Se lei ammazza un bambino viene perdonata dall' opinione pubblica e dai giudici perchè definita "depressa", se invece è lui ad uccidere viene definito "orco"(anche se magari si suicida dopo il crimine).
-Se lui stupra tutta l'opinione pubblica chiede forche e castrazioni, mentre se lei evira o incendia il pene del partner oppure da adultera lo ammazza viene addirittura celebrata o comunque ci si scherza sopra.
-Se lui le fa una toccatina sul sedere o sulle spalle(azione riprovevole ma NON da reato penale) viene condannato di più di un omicidio colposo, mentre se lei gli sferra un colpo sotto i testicoli viene addirittura celebrata(come puoi constatare in film e pubblicità).

E così via. Se a te va bene tutto questo, e addirittura ti illudi che se un uomo non è bellissimo possa scopare gratis con una donna, non posso farci nulla

Anonimo ha detto...

Le donne non hanno mai e fatto e non fanno lavori duri? Si vede che operaie, mondine e contadine non sono mai esistite. Si vede che il 25 marzo 1911 alla fabbrica Triangle di New York non è successo niente. Come se non bastassero il lavoro domestico e la cura dei figli che sono faticosi e in passato lo erano ancora di più. Entrambi i sessi hanno faticato, in maniera diversa ma hanno faticato.
Sulla guerra, t'informo che moltissimi movimenti di guerriglia hanno avuto donne tra le loro fila che hanno sofferto e rischiato come gli uomini: informati su Louise Michel, Tamara Bunke Bider, Ondina Peteani, Lucia Ottobrini, Marisa Musu, Marina Raskova. Informati sull'illuminista Eleonora Pimentel Fonseca morta per i suoi ideali di libertà proprio come i giacobini napoletani maschi, ma se sei un neoborbonico (dai link al tuo blog suppongo tu lo sia) forse la disprezzi. Quanto alle guerre d'aggressione, femministe come Virginia Woolf e Crystal Eastman, e tutta la corrente di sinistra del movimento sono antimilitariste, fosse per loro in guerra non ci andrebbe nessuno.
Un conto è fare turismo sessuale con giovani adulti/e e consenzienti, se invece sfrutti una ragazzina (o un ragazzino) poverissima, poco più che dodicenne...bè allora il porco pedofilo è strameritato. (andare con prostitute minorenni è reato). poi per me la prostituzione rimane triste a prescindere dal sesso del cliente.
Sulle donne infanticide..mi risulta che la Franzoni sia attualmente 8e giustamente se è colpevole) in galera quindi di quale indulgenza da parte dei giudici parli?
Io so di un uomo che è stato assolto dall'accusa di percosse alla moglie con la giustificazione che lei aveva un "carattere forte" e non era "intimorita"..là non c'è stata indulgenza?
Non ho problemi a dire che quella sentenza che obbliga il marito a fare sesso con la moglie è sbagliata, certo se poi la moglie si separa e si trova un altro che la soddisfi non è che ci si può stupire.
Quanto alle altre tue lamentele..bah mi sembra la solita geremiade anti-femminista..vabbè tu penserai già che sono un "flagellante" ma non m'importa. Saluti

paolo

Icarus.10 ha detto...

Paolo, le uniche lamentele sono le tue e forse non ti rendi conto di quanto siano assurde.

1)Mai negato che anche le donne abbiano faticato e duramente, ci mancherebbe altro. Io parlavo dei lavori rischiosi e usuranti. Il 98% dei morti sul lavoro è maschile. Non lo sapevi? ora lo sai. Guarda caso ,per queste cose le femministe non chiedono le quote rosa, ma le chiedono solo laddove vi sono in ballo posti di comando o che comunque non comportano fatica e rischi(CdA, posti in parlamento e nelle giunte, ecc).

2) Le donne nelle guerriglie? questa fa ridere, cmq sono una esigua minoranza e tra l'altro contano quanto il due di picche. la stragrande maggioranza è maschile, una donna non sarebbe mai capace di affontare un scontro fisico armato. E cmq per guerra intendevo quelle di massa che invece hanno vista la partecipazione di cittadini maschi reclutati in massa contro la loro volontà(idem per il servizio militare obbligatio). E tieni a mente che fino a qualche decennio fa in Occidente i conflitti erano pressochè permamenti. Al di fuori dell'Occidente purtroppo lo sono tutt'ora.

3) le femministe da te citate non erano pacifiste ma antimilitariste, non sempre i due concetti coincidono. Molte femministe sono antimilitariste perchè vedono nelle armi e negli eserciti un simbolo del "potere maschile", quindi la loro battaglia antimilitarista è strumentale alla loro avversione alla maschilità non certo funzionale quindi ad un ideale di pace, chi propugna la guerra dei sessi non può essere pacifista. Inoltre ti trammento che un grande uomo pacifista, Tiziano Terzani, era antifemminista.

4)Per turismo sessuale ovviamente non intendevo quello sui minori, ma quello con persone adulte. Non c'è articolo di giornale in cui non si elogia il "turismo sessuale rosa" come manifestazione dell' "emancipazione" della donna o cmq gli si addebita ogni responsabilità agli uomini in quanto non sarebbero capaci "di soddisfare le donne". Al contrario quanto un povero uomo sfigato a cui nessuna donna calcola, se solo osa fare altrettanto viene definito "porco sfruttatore".

5)La Franzoni, sì, è stata condannata ma considera che è stata condannata ad appena 14 anni(nulla in contrario, non sono forcaiolo) e che fra non molto le accorderanno i benefici. Calcola che un uomo accusato del suo medesimo reato viene immancabilmente condannato all'ergastolo, calcola che la Franzoni è stata oggetto di molta solidarietà popolare e continuamente invitata ai vari talkshow, al contrario invece di un uomo accusato di stupro(reato grave certamente ma non quanto un omicidio,o peggio un infanticidio) che invece viene sottoposto al linciaggio mediatico e popolare. Calcola, poi, che la Franzoni è stata la donna infanticida che più se l'è passata peggio. Tutte le altre donne infanticide vengono puntualmente assolte dall' opinione pubblica, dalla stampa a dai tribunali come "povere depresse" vittime della "società patriarcale". Tirane le somme. Il motivo di questa disparità te lo ho spiegato nel post di prima: le donne sono considerate "deboli" e innocenti a prescindere, quindi incapaci di compiere il male.Tieni a mente che in passato molte legislazioni esoneravano le donne da ogni responsabilità penale e quindi in caso di reato penale commesso da lei a finire in carcere era il marito o il padre oppure il primo figlio maschio(purchè adulto). Purtroppo questo modus pensandi si è trascinato fino ai giorni d'oggi.

Icarus.10 ha detto...

Una guerra a cui non ero abituato, essendo vissuto per più di venticinque anni in Asia, era la guerra dei sessi, combattuta in una direzione soltanto: le donne contro gli uomini. Seduto ai piedi di un grande albero a Central Park, le stavo a guardare. Le donne: sane, dure, sicure di sé, robotiche. Prima passavano sudate, a fare il loro jogging quotidiano in tenute attillatissime, provocanti, con i capelli a coda di cavallo; più tardi passavano vestite in uniforme da ufficio – tailleur nero, scarpe nere, borsa nera con il computer – i capelli ancora umidi di doccia, sciolti. Belle e gelide, anche fisicamente arroganti e sprezzanti. Tutto quello che la mia generazione considerava «femminile» è scomparso, volutamente cancellato da questa nuova, perversa idea di eliminare le differenze, di rendere tutti uguali e fare delle donne delle brutte copie degli uomini.

Tiziano Terzani(tratto da: "UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA")

Anonimo ha detto...

Tiziano Terzani era un grande uomo pacifista, ciò non significa che avesse sempre ragione (nessuno ce l'ha sempre), le donne che ha visto a Central Park non erano "brutte copi degli uomini" erano donne diverse dall'immagine femminile a cui era abituato lui e gli uomini della sua generazione. Tutto qua.
Roberto Vecchioni, cantautore che peraltro adoro, in una sua canzone accusata(con qualche ragione) di maschilismo si lascia andare ad una invettiva contro le donne in carriera "stronze come gli uomini" come se l'uomo in carriera stronzo fosse tutto sommato normale e accettabile ma la donna no..la donna è tenuta ad essere dolce, accogliente, gentile ecc..in realtà una donna può essere o non essere stronza dura, sicura di sè quanto può esserlo o non esserlo un uomo pertanto nemmeno io sono d'accordo con chi ritiene le donne incapaci di fare il male (incapacità ampiamente smentita dai fatti), ma non sono nemmeno d'accordo con certi anti-femministi (non dico te) che le ritengono più cattive degli uomini. Siamo moralmente e intellettualmente pari nel bene come nel male.
La Franzoni è stata oggetto di solidarietà non perchè donna, ma perchè il suo caso era anomalo rispetto ad altri casi di madri assassine: quando non si suicidano queste madri di solito confessano sempre, crollano, ma lei no, continua a dichiararsi innocente e questo ha portato molti a credere (sperare?) che lo fosse.
non sono un esperto e non conosco le motivazioni della sentenza Franzoni nè quelle delle altre madri infanticide, ma credo che la giurisprudenza sia molto precisa sull'infermità mentale o la seminfermità e vale sia per imputati maschi sia femmine se l'avvocato difensore riesce a dimostrarla
Sulla guerra, bè se ti può consolare ora la leva obbligatoria non c'è più e nelle guerre moderne la forza fisica conta sempre meno (per sganciare bombe non serve essere Ercole) e purtroppo come saprai non sono i soldati, ma civili disarmati, uomini, donne e bambini a morire maggiormente.
Poi se vuoi minimizzare il ruolo delle donne nei movimenti di guerriglia inclusa la nostra Resistenza... erano meno numericamente degli uomini ma c'erano e hanno rischiato la pelle come gli uomini.
Lo so che i morti sul lavoro sono maschi in maggioranza...ma qua il femminismo non c'entra c'entrano le norme di sicurezza non rispettate.
Comunque come mai nessun uomo chiede "quote azzurre" tra gli infermieri, i maestri d'asilo, colf e i badanti eppure si tratta di mestieri non pericolosi e che un uomo in salute può svolgere tranquillamente.
Le femministe antimilitariste si sono battute per evitare agli uomini di crepare in guerra, secondo me dovresti esser loro grato o perlomeno informarti su chi era Virginia Woolf che di guerra dei sessi non mi pare avbbia mai parlato..ho l'impressione che tu confonda il femminismo con una sua parte ultraradicale ed estrema ma ti faccio notare che estremismi ci sono stati anche nel movimento operaio e in quello per i diritti degli afroamericani..non per questo bisogna rifiutare l'eredità di questi movimenti. Non si può buttar via l'illuminismo perchè c'è stato il Terrore.

paolo

Icarus.10 ha detto...

Veramente il caso Franzoni l'hai citato tu non io, io ho parlato di infanticide in generale, e come ti ho detto prima la "poveretta" se l'è passata peggio rispetto alle altre infanticide e assassine varie(compresa la "buona e dolce" Erika che fra poco uscirà dal carcere dopo che ivi è diventata poetessa e pallavolista ricevendo migliaia e migliaia di lettere da parte di ammiratori e ammiratrici, mentre un uomo incarcerato per violenza sessuale viene linciato e negando al poveraccio ogni possibiltà di benefici, sconti o cmq pietà umana). La ragione è ripugnante ma semplice: complice quella cultura e modus pensandi che ho descritto prima la donna non è ritenuta capace di compiere il male, quindi ogni qualvolta che compie una azione negativa la si solleva da ogni responsabilità dando la colpa alla "depressione post partum", alla "società maschilista", alla sua "condizione sociale", alla povertà, alla tv, ecc, e così via. Quando invece è un uomo a commenttere una violenza su una donna, se ne parla per giorni, si discute sulla "violenza maschile", sulla "sicurezza", l'opinione pubblica chiede forche e linciaggi, i politici di tutti gli schieramenti fanno a fara a chi promette leggi più repressive contro la violenza sulle donne, e così via. A parti invertite ciò non avviene.Addirittura più di una volta ho sentito per tg in merito ad una notizia su un infanticidio che la donna il figlio "perchè lo ama troppo". Tu ti immagini il putiferio che succedrebbe se in merito ad un omicidio o ad uno stupro contro una donna, i giornali, tv e opininisti vari attribuissero ciò all' "amore" di lui per lei oppure alla depressione? Ora è vero che la giurispridenza italiana non ancora fa differenziazioni di trattamento fra uomini e donne, però è anche vero che la giurisprudenza stessa dà ampia discrezionalità al giudice di interpretare la legge e di applicarla, e il giudice come ogni altro essere umano ne risente del "clima" culturale vigente e pertanto viene da esso influenzato; ovvio che quindi quando è una donna a commettere un crimine su un uomo o su un bambino, i giudice quando non la proscioglie completamente,le accorda il minimo della pena prevista dal codice oppure molto spesso le concede, sempre in forza del suo potere discrezionale, ogni sorta di attenuante e di "infermità mentale"(a meno che il crimine in questione non è correlato ad un fenomeno di criminalità comune o di terrorismo). Non dico che ciò sia sbagliato, però ciò deve valere anche per gli uomini(perchè se proprio si deve accordare la infermità mentale questo deve valere per uno stupratore o un pedofilo, loro sì' veramente malato mentale, e non certo per un/a assassina/o, e invece guarda caso per stupratori e pedofili non viene mai accordata la "infermità metnale").

Icarus.10 ha detto...

Per quanto riguarda la guerra dei sessi, è ovvio che non sempre femministe usano tale termime altrimenti verrebbero smascherate nei lori perversi fini, ma nei lfatti lo esprimono chiaramente. Descrivere la storia dell' umanità come "oppressione degli uomini contro le donne" e il male come manifestazione esclusivamente maschile quindi rivolta unilateralmente nei confronti delle donne,affermare chiaramente la superiorità intellettiva, umana e morale delle donne nei confronti degli uomini, e altre boiate varie, cosa è se non guerra dei sessi? E bada bene che ciò non solo una cosa da " poche e isolate estremiste" ma è affemato o cmq dato per scontato da gran parte delle persone,basta leggere giornali, seguire tg, o cmq nel parlare comune di tutti giorni per rendetertene conto, certo non tutti/e la pensano così ma tanti, troppi, sì, e ciò che fa orrore è che affermare queste boiate è divenuto a far parte del politicamente corretto, quindi del pensiero dominante vigente, e questo proprio perchè il Femminismo ha fatto presa a livello psicologico e culturale.

Per quanto riguarda Vecchioni, quella sua famosa espressione "stronza come un uomo" esprime un significato diamentralmente opposto a quello gli dai tu. Infatti in quella espressione l' uomo viene preso come elemento di paragone negativo, quindi essere stronzi è una peculiarità maschile, quindi una donna che fa la stronza si sta comportando "come un uomo". Quante volte sentiamo in merito ad una donna aggressiva che si "comporta da maschio". Il motivo è peroprio quello che ti ho spiegato prima: la donna viene ritenuta incapace di concepire malefatte, quindi quando le compie si attribuisce la responsabilità a tutto tranne che a lei. E Vecchioni da buon maschietto zerbino non fa altro che seguire questa linea di pensiero vigente oggi.

Anonimo ha detto...

Una cosa sull'infermità mentale: giuridicamente ciò che conta è solo stabilire se l'imputato è capace di intendere e di volere quindi uno stupratore, un pedofilo o un assassino/a possono essere sicuramente mentalmente disturbati (se non lo fossero, dubito che sarebbero stupratori, pedofili o assassini), ma se vengono riconosciuti capaci di intendere e di volere e di distinguere il bene dal male sono comunque riconosciuti colpevoli. Non sono esperto quindi non so dirti quali siano i criteri attraverso i quali stabilire questo. Tanto per fare un esempio, Angelo Izzo di sicuro non ha una mente sana, ma è capacissimo di intendere e di volere e quando ha fatto quello che ha fatto (per due volte, tra l'altro) sapeva benissimo che era male, pertanto è stato condannato...tra l'altro Angelo Izzo (che nessuno ha linciato, mi sembra e anzi pur restando detenuto ha potuto ammazzare altre due donne trent'anni dopo il Circeo) in galera si è pure sposato così come Pietro Maso (assassino dei suoi genitori) in carcere riceveva lettere d'amore e di recente ha ottenuto la semilibertà, e si tratta di assassini maschi.
Del resto pure i terroristi Mambro e Fioravanti (una donna e un uomo) mi risultano essere fuori dal carcere..quindi, sto dominio "femministardo" dov'è nel sistema carcerario?

paolo

Icarus.10 ha detto...

Che ce'entrano Fioravanti e Mambro?Pare fossi stato chiaro prima quando ho detto:. "a meno che il crimine in questione non è correlato ad un fenomeno di criminalità comune o di terrorismo" Quindi non mi riferivo a quegli episodi(nei quali tra l'altro sicuramente lo Stato è implicato, ecco perchè con loro sono stati indulgenti).
Le condizioni di infermità mentale o meno lo accordano i giudici, e come ti ho ben spiegato il giudice nella suo potere discrezionale si lascia influenzare dalla cultura dominanate vigente. A parità di reato, con le donne in genere si è sempre più indulgenti. In Francia la ghigliottina è stata abolita nel 1981, ma nessuna donna assassina ci è mai finita dal dopoguerra in poi, idem per gli Usa dove la percentuali di condannati a morte rispetto al numero totale di omicidi è molto più elevata negli uomini che nelle donne, anche nell' Iran accade la stessa cosa(anche se tv e giornali vorrebbero far credere il contrario),e così è sempre stato in ogni luogo ed epoca,patriarcale, femminista o maschilista che sia, democrazia o non democrazia. Per un uomo invece non vi è spazio per gli attenuanti.Un accusato di stupro suscita pulsioni isteriche e tendenti al linciaggio, tv e giornali mettono in risalto per giorni la vicenda, i giornali sbattono il "mostro" in prima pagina, non succede altrettanto per una donna infanticida, eppure ha commesso un crimine ben più grave di uno stupro.. Pensa un pò che Luca Bianchini accusato di alcuni stupri è stato processato a porte chiuse proprio per evitare il rischio che venisse linciato dalla folla, idem è capitato per alcunio romeni accusati di alcuni stupri un paio di anni fa quando i carabinieri a stento riuscirono a sottrarli al linciaggio, oppure dell'a ccusato del fantomatico "stupro di capodanno" quando fu posto momentanemamente agli arresti domiciliari, tutto il popolo, i media e i politici si stracciarono le vesti indignati al punto che sull'onda emotiva isterica di quell'episodio venne formulata una legge ad hoc apposita(il "decreto antistupri") che solo e soltanto per la violenza sessuale vieta ogni possibilità di arresti domiciliari oltre che sopprimere la Legge Gozzini e che stabilisce l'obbligo del carcere preventivo. Ti sembra che crimini commessi da donne suscitano tutto questo clamore mediatico e popolare che invece suscita uno stupro? Assolutamente no.
Angelo Izzo? Guarda che prima di usufruire del regime di libertà ha scontato ben 28 anni di carcere(la legge lo prevede) e che ultimamente l'opinione pubblica si è mobilitata al punto che lo Stato ha addirittura fatto ricorso alla corte di giustizia europea contro quel provvedimento che nel 2004 gli accordò legittimamente(cioè secondo legge) la semilibertà. Ti sembra che sia mai capitato che per una donna infanticida sacrcerata l'opinione pubblica e la politica si mobilitino al punto da fare ricorso anche alla corte europea? anche perchè, poi, una donna infanticida il carcere non se lo fa proprio, a differenza di Izzo che almeno 28 anni se li era fatti, ed ora è stato nuovamente condannato all'ergastolo.

Anonimo ha detto...

Quando sarete capaci di amare...

http://www.youtube.com/watch?v=YNyN--TqIIs&feature=related