domenica 10 ottobre 2010

Italia, giorno di lutto per i quattro italiani morti

Contro la retorica militarista e patriottarda. Onore ai veri eroi: i lavoratori che ogni giorno si sacrificano per il bene della società.
Le notizie terribili che ci sono giunte negli ultimi giorni ci costringono ad un momento di lutto nazionale per ricordare i nostri quattro ragazzi morti durante il loro eroico impegno per il bene dell’Italia. Ricordiamo dunque il loro valoroso contributo al nostro paese, esprimendo tutto il nostro cordoglio come già stanno facendo in queste ore i nostri illustri governanti:
Infortuni: operaio morto a Bolzano, guidatore betoniera denunciato per omicidio colposo
Bolzano, 8 ott. (Adnkronos) – A seguito dell’infortunio sul lavoro che, mercoledi’ scorso, a San Martino in Val Sarentino, Alto Adige, era costato la vita ad un operaio albanese di 30 anni, i carabinieri hanno denunciato con l’imputazione di omicidio colposo un collega della vittima. Si tratta di un giovane di 23 anni, residente in Val Sarentino, conducente della betoniera il cui braccio meccanico, toccando una linea ad alta tensione, aveva fulminato con un una violenta scossa l’operaio albanese, scaraventato poi in un torrente.
Fonte: Notizie Yahoo
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Incidente sul lavoro a Crotone
Crotone, 8 Ottobre – Un operaio di 50 morto e un altro 62enne rimasto ferito, in un incidente sul lavoro accaduto a Cirò, vicino Crotone, in provincia di Catanzaro. I due sono precipitati da una impalcatura mentre stavano lavorando per la manutenzione di un albergo. Secondo una prima ricostruzione, la caduta dei due operai è stata provocata dal cedimento di una trave sulla quale si erano arrampicati con un montacarichi.
Fonte: Sporcaitalia
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Infortunio sul lavoro. Muore 54enne frusinate
Lecco, 8 Ottobre – E’ deceduto il camionista frusinate rimasto coinvolto in un infortunio sul lavoro avvenuto ieri pomeriggio in una ditta nei pressi di Lecco. L’uomo, un 54enne era stato investito da un operaio dell’azienda durante alcune operazioni di movimentazione merci. Ricoverato in ospedale le sue condizioni erano apparse subito gravi e sono andate via via peggiorando fino a determinarne la morte. Sulla dinamica dell’incidente stanno indagando i Carabinieri e la Procura della Repubblica ha avviato un’inchiesta. Secondo alcune indiscrezioni sembrerebbe che l’operaio stesse muovendosi in retromarcia investendo il collega agli arti inferiori.
Fonte: Ultimissime.net
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INCIDENTI SUL LAVORO: CADE DA IMPALCATURA, MUORE OPERAIO A BERGAMO
(AGI) – Bergamo, 8 ottobre – Stava lavorando sul tetto di una stalla quando e’ scivolato ed e’ caduto in un lucernario. Cosi’ e’ morto oggi pomeriggio Pierluigi Finazzi, 67 anni, di Villongo, dipendente della ditta Fama.Fer di Colombara Cortefranca (Brescia). Intorno alle 15.15 l’uomo si trovava insieme a un collega sul tetto di una stalla del Circolo Ippico di Torre Pallavicina per installare una una struttura in ferro che sarebbe stata poi utilizzata per montare i pannelli solari che avrebbero alimentato il riscaldamento dei cavalli. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, e’ improvisamente scivolato lungo il capannone, finendo su un lucernario che ha ceduto. Finazzi e’ precipitato e, dopo un volo di sei metri, e’ piombato a terra, morendo sul colpo. Inutili i tentativi di rianimazione da parte del personale del 118. (AGI)
Fonte: AGI.it
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Siamo vicini in questo momento difficile e doloroso ai familiari di questi quattro uomini italiani deceduti in tragiche circostanze mentre lavoravano per il benessere del nostro paese. Un sentito grazie va anche ai nostri decorosi e rispettabili governanti che, invece di sciacallare su queste quattro morti per mera propaganda politica, si stanno limitando ad un dignitoso silenzio di sincera commozione. Come sempre succede in questi casi, oltre ai funerali di stato per questi quattro eroi italiani, ci aspettiamo anche un minuto di silenzio Domenica nei campi di calcio.
Questo giusto per ricordare che “non esistono morti di serie A e di serie B“, come sempre ci insegnano, con grande saggezza, i nostri onorabili politici.
Grazie ragazzi.
Tratto da: Saigon2k.com
A questi quattro eroi italiani morti appena elencati, nella lista del cordoglio aggiungerei anche Andrea, bambino di 3 anni ucciso strangolato in questi giorni dalla "povera madre depressa" nonchè "vittima della società patriarcale e maschilista".  Anche su Andrea e su tutti gli altri bambini uccisi dalle "povere depresse" madri giace un decoroso e rispettabile silenzio da parte dei nostri governanti e da parte dei tanti salotti mediatici come quelli di Barbara d'Urso, della "Vita in Diretta" e di "Pomeriggio sul Due", anzichè sciacallaggi politici e mediatici , come invece accade quando viene uccisa una donna da un "maschio"

15 commenti:

closethedoor ha detto...

Statistiche alla mano, la prima causa di morte per le donne italiane fra i 16 e i 45 anni è l'omicidio da parte del partner (99,9% uomo). In Italia muore così una donna ogni tre giorni. Cioè il fidanzato o il marito può più del cancro e degli incidenti stradali. Ora non so se vuoi argomentare che in casa gli uomini sono costretti a difendersi dall'aggressività femminile e, come dei poveri orango-tango, non riescono a controllarsi e a misurare la forza delle botte (o delle mani che strangolano, o delle pistole, o dei coltelli, o dei picconi, come ha mostrato Iacona nel suo documentario di un paio d'anni fa). Ma se davver così fosse, non sarebbe più facile dare un calcio alla porta di casa e andarsene?

closethedoor ha detto...

Mi sono accorta dopo di aver sbagliato il post dove accodare il mio commento... scusa, non ho dimestichezza con questa piattaforma. Dati Istat li puoi prendere qui, cfr. pagine 13 e 37
http://www.istat.it/dati/catalogo/20040728_00/la_mortalita_per_causa.pdf

closethedoor ha detto...

Icarus, scusa ma sei sempre tu che replichi sempre gli stessi interventi in giro per il web... sempre con le stesse parole?
Sui suicidi maschili per l'abbandono del coniuge, non mi sembra che il fatto di uccidersi piuttosto che di uccidere renda meno triste la difficoltà tutta maschile di reggere un abbandono. Cioè capiamoci: siamo passati da una società in cui vigeva il cliché della 'sedotta e abbandonata' (la brava ragazza che veniva messa incinta dal primo amore, il quale poi rifuggiva ogni responsabilità e la piantava con un bambino piccolo - e magari un mutuo da pagare) ad una società in cui la coppia di neosposi viene frantumata da una lei capricciosa che nel giro di qualche mese si trova l'amante e pianta il neosposo - magari lasciandogli il mutuo da pagare.
Non sto dicendo che una società sia migliore dell'altra, ok? Ma ci sono state generazioni di ragazze madri che si sono rimboccate le maniche e hanno tirato su figli da sole.
Perché ci deve essere invece una metà del cielo che fa così fatica a metabolizzare un abbandono?
Non ti viene il dubbio che gli uomini siano educati molto male?
A reprimere quello che provano e a sfogarsi in canali alternativi tipo l'alcool o la violenza?

Non so che letture femministe hai fatto, ma a me pare che tu abbia un'idea molto distorta del femminismo.

Icarus.10 ha detto...

Allora, Closethedoor, faccio una breve premessa. Io non so chi tu sia, ma il fatto che dici di sapere la mia "carriera" nel web, mi inquieta un pò, perchè mi fa sentire "monitorato"(tra l'altro il mio blog è oggetto di minacce e richieste di censura sia da parte delle femministe che dei Leghisti). Detto questo, preciso che di "questione maschile"(e quindi anche sui suicidi maschili) ne ho parlato oltre che in questo blog solo sul forum di MetroMaschile, e sui siti di UominiBeta e MaschiSelvatici. Siccome voglio risponderti esaurientemente, approfitto di questa mezz'ora di tempo libero cho per il blog, per farlo, ma sappi che raramente ho tutto questo tempo, infatti come vedi, il mio blog lo aggiorno piuttosto raramente. Qundi sarò un pò lungo per risponderti una volta per tutte.

Veniamo al dunque.

Tu dici: "Non ti viene il dubbio che gli uomini siano educati molto male?" beh, a parte che le generalizzazioni sono sempre sbagliate, ora se io ti dicessi: "non ti viene il dubbio che le donne siano state educate male in quanto confondono la Libertà con il diritto di camminare con il sedere fuori con tanto di filo interdentale in mezzo alle chiappe, e di piantare il marito alla prima occasione lasciandolo nella disperazione materiale e morale?" Beh, quindi evitiamo generalizzazioni denigratorie sia da una parte che dall'altra.

Procediamo oltre.

Tu dici che la difficoltà di reggere ad un abbandono sia tutta maschile. Beh, ti sbagli. Questa è una difficoltà tutta umana,a prescindere dal sesso, cioè qualunque persona dotata di sensibilità ha il terrore di essere abbandonata e quindi può subire un forte trauma esistenziale in caso di abbandono sentimentale, specie se il rapporto durava da anni, durante i quali il partner lasciato aveva investito risorse umane e sentimentali, oltre che materiali. Se episodi di tragedie(omicidi o suicidi) dovuti ad un abbandono sentimentale vedono protagonisti più uomini che non donne, non è perchè gli uomini siano meno capaci di sopportare il dolore di un abbandono, bensì perchè gli abbandoni, cioè le separazioni, nella grande maggioranza dei casi, avvengono ad opera delle donne. Nei casi minoritari in cui sono le donne ad essere mollate, vediamo che esse non sono da meno rispetto agli uomini lasciati. Questo qui è un dossier sulle donne "stalker":

http://violenza-donne.blogspot.com/2006/12/stalking.html

Detto questo, dietro le tragedie post separazione, come causa non vi è solo l'aspetto meramente sentimentale, ma anche quello materiale e genitoriale. Infatti un divorzio, nei mariti, non comporta solo un abbandono, ma anche una profonda perdita materiale(assegni di mantenimento, mutui da pagare, via dalla propria casa, ecc) e genitoriale(perdita parziale o totale dei figli). Di qui, in queste condizioni che sanno di polveriera esplosiva, possono scattare certi raptus omicidi e/o suicidi. Non è che siano giusticabili, assolutamente no, ma vanno capiti.

Ciò che però non volete capire è che questi episodi tragici rappresentano una minoranza, una esigua minoranza, rispetto ai tanti, tantissimi casi di abbandoni sentimentali. Ogni anno decine e decine di migliaia di uomini vengono mollati dalle mogli, e costretti a lasciare la casa(la propria casa) e a versare estenuanti assegni di mantenimenti alle ingrate e sadiche ex mogli, eppure la stragrande maggioranza di loro, il dolore e l'umiliazione se lo tiene per sè, inghiottendoselo,magari anche andando in depressione, ma sacrificandosi con la speranza che i loro assegni di mantgenimento versati servano ai loro figli, a quei figli, che spesso la sadica ex moglie, non permette loro nemmeno di vedere. Se la maggior parte degli uomini reagisse ad un abbandono come dici tu, allora avremmo ogni anno, in Italia, decine di migialia di donne ammazzate dagli ex mariti. Eppure, e per fortuna, non accade così, in quanto gli omicidi passionali, ogni anno, non sono più di cento.

Quindi onore ai padri separati e al loro immenso sacrificio.

Icarus.10 ha detto...

Sì, il link sui dati dell' Istat che mi hai linkato, già lo conoscevo. Ed è quello(e non solo quello) che smentisce la balla della "violenza maschile come prima causa di morte di donne italiane tra i 16 e i 44 anni". Dal link che hai postato vediamo che le morti femminili sia maschili, sono in media circa 280mila l'anno.Se vedi, in tutte le fasce di età-compresa la "fatidica" tra i 16 e i 44 anni- noterai che la prima causa di morte sia nelle femmine che nei maschi, è il tumore.

Tuttavia, in questo link non si specifica tra le cause di morte il numero di omicidi, e quindi essi sono stati inclusi, ovviamente, tra le morti per "cause accidentali e violente". Tra l'altro il numero di omicidi(sia nelle femmine che nei maschi) è solo una piccola aliquota del totale delle morti per "cause accidentali e violente" in quanto la stragrande maggioranza di questa tipologia di morti avviene in incidenti stradali, incidenti domestici, incidenti per lavoro(questi ultimi avvengono nella queai totalità tra gli uomini), che purtroppo avvengono a migliaia, ogni anno, sia per i maschi che per le femmine. Per fortuna il numero di omicidi(sia nelle femmine che nei maschi) è solo una esigua minoranza. Anzi si potrebbe dire che se non fosse per la mafia e camorra, il nostro Paese sarebbe quasi un "paradiso" in termini di sicurezza.

Ora se vogliamo addentarci nei cosiddetti "femminicidi"(omicidio di maschio contro femmina) nel nostro Paese, dati più precisi e meno generici li troviamo in questo altro documento dell' Istat, riferito all'anno 2006:

http://www.istat.it/dati/dataset/20090302_00/

Apri il link nella sezione "download"(precisamente su "Tavole"), e vedrai elencate tutte le cause di morte, diversificate per fasce di età, sia nei maschi(tavola 1) che nelle femmine(tavola 2). In quest' ultima, vedrai che il numero delle morti femminili nell'anno 2006 è stato 282.231, di cui 155 per "omicidio, aggressione"(cioè più o meno, 1 donna ammazzata ogni 3 giorni, come hai anche giustamente detto tu nel commento di prima).

Tra l'altro, non tutti questi 155 omicidi su donne sono avvenuti per motivi passionali(cioè di "genere", come li chiamate voi femministe) ma anche per criminalità(ad es. rapine, soprattutto nelle case) e non tutti sono avvenuti per mano maschile(vi sono anche omicidi di donne contro donne, anche se va detto che sono una minoranza rispetto agli omicidi di uomini contro donne), ma facciamo che tutti questi 155 omicidi su donne siano femminicidi, il discorso non cambia per nulla, infatti se fai 155/282.231 e poi lo moltiplichi per 100, ti verrà la miseria di circa 0,06, cioè la cosiddetta "violenza maschile" rappresenta appena lo 0,06% delle morti femminili.

Se poi vogliamo restringere questi dati alla fascia tra i 15 e i 44 anni, vediamo che le cose non cambiano di molto, infatti in questa fascia di età, le morti femminili sono state 4864, di cui 2176 per tumore,e appena 71 per omicidio. Ora fai 71/4864 e moltipilchi per 100, ti viene appena 1,5, cioè l' 1,5% delle morti femminili nella fascia di età tra i 15 e i 44 anni è per omicidio, e tenendo conto che non tutti questi omicidi sono stati commessi da uomini o per motivi passionali, la percentuale di donne ammazzate da uomini per motivi di "genere" nella fascia di età tra i 15 e i 44 anni, scende ancora di più.

Vedi, Close, altro che "prima causa"!!! la menzogna alla Goebbels("ripetete una bugia molte volte, e diventerà una verità) ha sortito l'effetto di ingannare milioni e milioni di persone, compreso te.

Io non so cosa pensi al riguardo, ma se tu vuoi continuare a credere che 1+1=3 o che 71 sia più grande di 2176, fai pure, io le verità te le ho mostrate. Ora, se sei intellettualmente onesta,toccherà a te metabolizzarle.

CloseTheDoor ha detto...

Icarus, non sei "monitorato" ! :-))

Semplicemente per cercare la fonte dei tuoi interventi ho buttato in Google qualche tua frase e ho trovato 5-6 siti in cui si ripetono uguali i tuoi interventi (antifeminist, lettere a Repubblica ecc.).

Grazie del link al 2006, non sapevo che AI avesse rettificato (hai una fonte?), tieni conto comunque che fra le denunce di AI sui maltrattamenti alle donne, vi è anche per esempio l'uxoricidio mascherato da incidente domestico.
Si tratta di una modalità tipicamente indiana di fare fuori la moglie che non va più bene, generalmente con la complicità di tutta la famiglia del marito.

Sulle ambiguità delle dinamiche familiari, non ci sono dubbi che in generale se un matrimonio va male la colpa è al 50% di entrambi, ma se posso capire l'esasperazione di un marito-padre messo all'angolo, c'è tutto un numero di ex-fidanzati! ed ex-conviventi! che non hanno niente da perdere se non un giocattolo che non dovrebbe agire di volontà propria.

E comunque no, anche in un matrimonio con figli, quando si arriva alla violenza fisica, non c'è 'ma' che tenga, perché non è un comportamento normale, se non vogliamo considerare normale certi dialoghi al Telefono rosa "Mia moglie non vuole che io faccia questo” “Ah e lei allora come reagisce?” “Je meno” “Ha provato a parlarle?” “Mah, nun zerve…” “Lei crede?” “Mejo che je meno.”

Alcuni specialisti hanno suggerito che dietro all'uomo che picchia e che uccide ci sia una patologia, un po' come per le madri a rischio infanticidio per cui di recente è stato proposto il TSO. Le trasmissioni alla Bruno Vespa hanno fatto passare il messaggio che qualunque donna con un baby blues è a rischio di infanticidio ma non è così. La cosa secondo me vera però è che mentre la madre infanticida è un tabù, è una realtà che non si vuole vedere, l'uomo che picchia ha dalla sua una cultura condivisa per cui "se è arrivato a tanto, lei avrà pure le sue colpe". Forse ci si tira indietro quando si arriva all'uxoricidio, ma non credo che questo si scateni di punto in bianco, è il frutto di un'escalation in cui è difficile dimostrare che cosa sta succedendo. A questo proposito le riflessioni di questa psicanalista
http://zauberei.blog.kataweb.it/2010/07/15/psichico-75femminicidio/

La mia esperienza indiretta è che una mia amica ha rischiato la vita perché dopo 10 anni di un matrimonio costellato da una gelosia morbosa e devastante (lettere e posta elettronica controllate, pedinamenti ecc.) ha detto basta e solo pronunciare la parola 'separazione' le è valso un tentativo di strangolamento e la casa incendiata. La sua fortuna è stata quella di avere un padre carabiniere, che sapeva come muoversi e le ha consigliato di pretendere dal giudice che il marito andasse dallo psichiatra.

Ora, se per caso hai avuto la reazione di pancia di pensare "Eh ma per essere così geloso avrà pure avuto le sue ragioni" vedi bene la cultura condivisa in azione.

CloseTheDoor ha detto...

ho scritto un commento forse troppo lungo, non so se è passato.

Icarus.10 ha detto...

Questi sono i commenti che mi sono pervenuti, non so se hai postato un altro intervento.
Ad ogni modo, ti rispondo più tardi, o domani, quando ho un pò di tempo.

Icarus.10 ha detto...

Ma, insomma, Close, questa storia degli "omicidi all'indiana" dove le donne verrebbero ammazzate dai loro familiari che poi inscenerebbero un incidente domestico senza che nessuno se ne accorga è davvero grottesca: non è che l'Italia possa essere paragonata a qualche remoto e sperduto villaggio del Pakistan. Ora è vero che non sempre si riescono ad individuare i responsabili di omicidio, ma è anche vero, che se la morte è violenta(cioè vi sono segni fisici) subito si riesce ad individuare se è un omicidio o meno. Perciò non arrampichiamoci sugli specchi.

Non ho mai detto che sia giusto uccidere la partner che lascia, ma quei rari e minoritari casi che purtroppo accadono sono dovuti a questi raptus, e quindi non certo premeditati.

Sono d'accordo con te che una madre non è una potenziale assassina del figlio maschio, però è anche vero che la maggior parte dei bimni uccisi dalle madri sono maschi.

Non capisco come fai a dire che le donne infanticide non vengono capite, mentre si giustificano gli uomini uxoricidi. Non so dove vivi, ma è proprio tutto il contrario, infatti sono proprie le donne infanticide che vengono giustificate dai media, dai criminologi come "povere depresse", e spesso assolte, oppure comndannate a pene lievi, mentre gli uomini ucxoricidi, vengono dipinti come "orchi", "mostri", "padri padroni", e invariabilmente condannati all'ergastolo(quando non si sono già suicidati).

Per quanto riguarda Amnesty, vedi qui:

http://tito.brasolin.free.fr/index.php?/archives/134-La-prima-causa-di-morte.html

closethedoor ha detto...

Grazie del link, mo' me lo studio.

Allora non capisco cosa c'entrino i figli maschi uccisi, io non parlavo affatto di questo - né ho dati sul sesso dei bambini uccisi.
In ogni modo mi sembri pieno di una strana acredine verso le madri infanticide che ti sembra ricevano un perdono che non meritano.
I medici e i legislatori si comportano diversamente con le madri infanticide (l'infanticidio è una categoria a parte del codice penale) perché gli specialisti sono d'accordo sul fatto che l'infanticidio da parte della madre è l'esito di una patologia - anche se i programmi di approfondimento condotti da Bruno Vespa danno un'altra impressione. Non c'è lo stesso accordo sugli uxoricidi.

Non posso 'provare' queste affermazioni che sono in realtà il succo di diversi dibattiti a cui ho assistito, ma posso rimandarti a questa pagina divulgativa

http://zauberei.blog.kataweb.it/2010/06/28/psichico-73insalata-russa-ragionata/

Icarus.10 ha detto...

"in ogni modo mi sembri pieno di una strana acredine verso le madri infanticide.." Azz,ChiudilaPorta,e non hai detto nulla!! Qui non stiamo parlando di furti di polli e tacchini, ma di omicidi..omicidi di bambini..non so se te ne rendi conto. Ora noi viviamo in una società ipocrita e cattiva che chiede il linciaggio, la morte, e le torture nei confronti di responsabili di reati sessuali(loro sì veramente malati mentali), e tu mi chiedi sul perchè di un' "acredine" verso responsabili di un reato ancora ben più grave della violenza sessuale quale è l' infanticidio!! Mah!

Detto questo io non avevo espresso nessuna acredine verso le infanticide, semplicemente avevo evidenziato sulla disparità di trattamento riservato tra infanticide e uxoricidi. Io non sono forcaiolo,non ho nulla in contrario a considerare gli infanticidi anche dal punto di vista psichico(anche se va detto che questo discorso non sempre vale, infatti la Franzoni e le donne come lei che uccidono la prole ma poi fingono e fanno il teatrino non possono essere malate mentali, infatti una infanticida veramente malata di mente poi si suicida o comunque confessa pentita), ma se deve valere per le infanticide, a maggior ragione questo discorso deve valere per gli uxoricidi.

E non parlarmi degli "esperti", sai bene che la psicologia e la criminologia non sono scienze esatte ma "correnti di pensiero",e il pensiero, come si sa, può essere influenzato dall'ambiente circostante, cioè dalla mentalità dominante del momento, e quest' ultima, tende a considerare la donna innocente a prescindere, ecco perchè è stata creata ad hoc la cosiddetta "depressione post partum" per adattare tutto all'eterna innocenza delle donne: "una donna non può uccidere, se non è malata di mente o se non è vittima di violenza". Questa sì che è "scienza"!

Ripeto, io sono contrario alle generalizzazioni, quindi, per me, ogni delitto è un caso a parte, con una storia a parte, sia esso un infanticidio o un uxoricidio.

Ho letto il link che mi hai dato, grazie. Ma ti consiglio di interrompere queste letture cattive, cioè scritti che ingannano la gente.

Piuttosto, incomincia a leggere qualcosa di contrnformazione(ad esempio, i primi due artcoli, di Armando Ermini, che ho postato nel mio ultimo post).Inoltre, potresti incominciare a leggere questo libro di Rino Della Vecchia("questa metà della Terra"), oltre alla versione cartacea, vi è anche una versione gratuita on line, ecco qui:

http://metromaschile.it/altrosenso/qs-meta-della-terra/

è lunghetto, ma lo puoi leggere un pò alla volta, un pezzettino alla volta

closethedoor ha detto...

Cioè fammi capire: gli uxoricidi per te sono malati bisognosi di cure. Le infanticide invece non sono malate, ma donne malvage e dimostrano di esserlo perché non si suicidano.
Curiosità: quanti uxoricidi conosci che si sono suicidati dopo?
Io tiro a indovinare: una percentuale analoga a quella delle madri che si uccidono portando con sè i figli.

Icarus, hai figli? Hai assistito al parto di tua moglie? Hai una vaga idea di che impegno fisico sia avere un figlio? Ti posso solo rinviare ad un altro blog che sto tenendo ilmioparto.blogspot.com in particolare quelli con l'etichetta 'brutto'. Troverai delle esperienze allucinanti che da sole giustificano una discesa all'inferno dell'anima. E questo il più delle volte ti rende tuo figlio ancora più prezioso ai tuoi occhi, perfino se lo hai odiato durante il travaglio, perché hai fatto fatica per ottenere qualcosa che valeva la pena, di cui ti innamori. Invece la depressione post-partum non è un baby-blues, è quando di tuo figlio non ne vuoi sapere.

Sulla Franzoni si sono pronunciati in tanti, di certo si sa che le perizie di un tribunale sono fatte da troppa gente e molto male. Ma ho un'amica che ha lavorato in un carcere proprio con madri infanticide ed è una realtà molto più complicata di quanto traspaia dalla tv. Secondo me la Franzoni ha ucciso suo figlio ma ha completamete rimosso l'accaduto.

No, Zauberei non è una lettura 'cattiva', grazie. E' fra le prime che ho letto ad ipotizzare proprio la patologia per gli uxoricidi.

Grazie del link, lo leggerò. Di sicuro comunque Berlusconi al potere non depone a favore della tua battaglia per ristabilire l'equità dell'informazione sulle differenze di genere ;-)

Icarus.10 ha detto...

Forse non ci capiamo, non ho detto che un uxoricida sia necessariamente un malato e che la mamma infanticida sia necessariamente una strega. Come ho esplicitamente specificato nel commento di prima, ogni singolo delitto ha una storia a parte, con una dinamica a parte. E quindi, sicuramente, tra le mamme infanticide ci sono anche donne che hanno sofferto molto la gravidanza, e che quindi come tali, vanno aiutate.

Ma attenzione alle generalizzazioni, sia dall' una che dall'altra parte: non tutte le donne infanticide sono malate di mente, così come non tutti gli uxoricidi hanno subito ingiustizie dalla ex moglie. E comunque l'aver sofferto la gravidanza (e, per obiettività da parte mia, anche l'aver subito ingiustizie dall'ex partner) non dà il diritto di uccidere, mai. Comprensione sì(quando occorre), attenuanti nelle pene anche, ma giustificazione, mai.

No, non ho figli, sono un giovane momentaneamente single, ma comunque conosco come si vive una gravidanza, ad esempio, quando mi mia madre portava in grembo mia sorella minore, oppure in questi ultimi periodi in cui le mie cugine stanno tutte partorendo,e posso dirti che in nessuno di questi casi ho riscontrato questa esperienza traumatica che viene descritta da te e dal blog che mi hai segnalato(è tuo il blog ilmioparto.blogspot?). Ma, ripeto, ogni situazione è una storia a sè, e quindi vi sono anche donne che la gravidanza la vivono in modo traumatico.Mai messo in dubbio.

Ok, grazie per il link al tuo post,quando ho un pò di tempo, lo vengo a leggere e commentare(tra l'altro, già avevo dato un' occhiata al tuo blog).

Icarus.10 ha detto...

p.S: guarda che non sono berlusconiano, detesto berlusconi e la sua politica. Se leggi le altre parti del mio blog, ti accorgerai subito delle mie posizioni politiche.

Anonimo ha detto...

Roma-Lido: sempre più dura la vita dei pendolari!

Semplicemente scandaloso, ma vergognosamente reale! Aumentano di anno in anno i pendolari della tormentata linea Roma-Lido: un popolo fatto di gente che ripiega sul litorale e fuori del Grande Raccordo Anulare di Roma per risolvere il problema casa, senza indebitarsi per tutta la vita! E ‘loro’ i palazzinari fanno affari d’oro: cementificano, tra un incendio e l’altro della tenuta di Castel Fusano, tutto ciò che c’è da edificare lungo la dorsale che collega la capitale al litorale laziale! Ma le infrastrutture non si adeguano alla crescita fuori misura della popolazione ivi residente, anzi peggiorano! Le strade sono sempre quelle, insufficienti, insicure e senza manutenzione, e il trasporto pubblico è rimasto fermo ai tempi di Benito Mussolini che quella linea per portare i romani al mare la volle così tanto! Tre stazioni, quelle di Stella Polare, Castelfusano e Cristoforo Colombo, resteranno chiuse a partire da ieri sino a metà febbraio del prossimo anno! Di fatto l’apertura del cantiere comporta la chiusura del tratto di ferrovia compreso tra Stella Polare e il capolinea di piazzale Colombo. Saranno così impraticabili le tre stazioni che ogni mattina vengono utilizzate da centinaia di pendolari e studenti provenienti dall’Infernetto, Casalpalocco e Torvaianica. Migliaia di utenti saranno costretti ogni giorno, per tre mesi almeno, a salire e scendere dagli autobus che effettuano servizio sostitutivo da e per la stazione di Lido Centro, oppure a muoversi con i propri mezzi andando ad intasare ulteriormente le uniche due arterie stradali esistenti: la Via del Mare e la Cristoforo Colombo! Proteste e stupore tra molti dei passeggeri che non erano informati del cambio. Davanti alla stazione di ‘Cristoforo Colombo’, un cartello appeso alle grate chiuse, nelle altre stazioni addetti Atac che fanno volantinaggio! Si prospettano 90 giorni di pesanti disagi per gli utenti, che annunciano «clamorose forme di protesta». Sono 12 mila al giorno i pendolari, decisamente arrabbiati, che da martedì 9 novembre possono raggiungere la stazione Lido Centro soltanto attraverso uno strano giro. Lasciando cioè l’auto ai parcheggi delle tre fermate - che diventeranno off-limits per tre mesi - di Cristoforo Colombo, Castelfusano e Stella Polare e successivamente prendendo il bus speciale che li porterà, appunto, a Lido Centro: solo da qui, finalmente, potranno salire sul convoglio diretto a Magliana e Piramide. Uno incubo che durerà almeno 3 mesi, il tempo necessario all’Atac-Metro di ultimare i lavori necessari per ristrutturare il ponte ferroviario sul Canale dei Pescatori che, costruito nel 1957(!), e abbandonato al suo destino, ha seri problemi di stabilità e rischia di fare la stessa fine della Scuola Gladiatori di Pompei! Se avessero dato corso, dopo venti anni di promesse e spot pubblicitari, alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina ci avrebbero messo sicuramente meno tempo!