Io sono contro ogni forma di violenza sessuale , e non solo perchè la legge la vieta, ma anche e soprattutto per una questione di ideali personali: io sono per il buon senso e per la civiltà, e contrario ad ogni violazione del buon costume e del buon gusto.
Fatta questa solita e monotona-ma doverosa- premessa
, cerchiamo di affrontare in maniera leggermente più dettagliata una questione che in questo blog è stata più volte posta ed esaminata, cioè quello relativo al profondo clima di rabbia isterica e di linciaggio affiorante in questa società occidentale ogni qualvolta i mass media pongono al centro dell'attenzione presunti casi di reati sessuali. Si badi bene-a scanso di strumentali equivoci- che qui non si sta mettendo assolutamente in discussione la giusta e doverosa opera di contrasto contro le violenze sessuali(così come di ogni altra forma di violenza), bensì la modalità, e soprattutto l'emotività isterica e irrazionale, con cui tale opera di contrasto avviene, per di più-e qui sta il tema centrale che vogliamo affontare- nel contesto di una società tutt'altro che sana e "moralista" sessualmente(venendo a configurarsi, quindi, un'assurda e ipocrita contraddizione logica che qui si vuole affrontare e denunciare).
Molti di coloro che giustamente criticano queste recenti normative forcaiole in tema di violenza sessuale, però commettono anche l'errore, di ascriverle ad una presunta "sessuo-fobia" di questa società; ma ciò significa discostarsi da questa realtà in cui viviamo. Perchè la realtà è che questa società è tutt'altro che sessuo-foba(sessuo-fobia significa avversione per il sesso), anzi è profondamente e idoloatricamente sessuo-fila(amante del sesso): il sesso(a misura esclusivamente femminile, però) è nominato ed esposto ovunque, sia a livello mass-mediatico che nella vita reale di tutti i giorni, sempre omaggiato, magnificato, idolatrato e ogni occasione diventa buona per parlarne di esso, e quindi di esibirlo, esporlo fino al parossismo.
Quindi è proprio in questo aspetto e contesto che si rende evidente questa contraddizione logica: cioè sul fatto che il tipo di violenza e di abuso che più incute terrore e rabbia in questa società è proprio quello sottoforma di ciò che ad essa più piace: il sesso. La Violenza Sessuale. Una contraddizione in termini logici, quindi. Perchè questo così accanimento isterico nei confronti degli illeciti sessuali assumerebbe una coerenza logica-anche se non condivisibile- in una civiltà sessual-moralista e non certo in una società sessualmente esibizionista come la nostra(1),(2).
Ogni qualvolta faccio notare questa contraddizione a molte donne(femministe o "antifemministe" che siano) nonchè ai maschi zerbini e pro-feminist, mi si sento rispondere che io non capisco la differenza che c'è tra il sesso e la violenza. No, io tale differenza la capisco eccome, cioè che il sesso fatto senza consensualità di una delle due parti rappresenti una violenza, un abuso. Su questo non si discute. Però rimane il fatto che, pur se violento, sempre sesso è, e quindi la discriminante della non consensualità, da sola, non può spiegare il perchè di questo così isterico e fanatico accanimento(3).
Perchè vi è qualcosa a livello logico che non quadra :cioè, la cosa più brutta che ci sia avviene quando si viene costretti a fare senza il proprio consenso quella cosa a cui più non piace fare e non certo quella cosa a cui più piace fare(in questo caso,il sesso): ad esempio se ti costringono a mangiare il tuo piatto preferito quando sei sazio e non vuoi mangiare, ovviamente ciò rappresenta una cosa brutta, una imposizione, una violenza, ma non certamente la cosa più brutta che ci sia(in termini gastrici); quest' ultima avviene quando ti costringono a mangiare contro la tua volontà quella cosa di cui più non ti piace mangiare.
Questa è la contraddizione di fondo che si vuole evidenziare, e che non può essere spiegata se non ci si inoltra a fondo nei perversi meccanismi psico-vaginali che caratterizzano il modo di concepire la sessualità da parte di questa edonista società occidentale. Cioè, una sessualità, tutta tesa esclusivamente ai bisogni psico-sessuali femminili e completamente disinteressata a quelli maschili: il maschio, sessualmente e sentimentalmente, deve sottostare completamente ai voleri e agli sbalzi di umori vaginali femminili, schizzanti e spazianti, schizofrenicamente, da un estremo all'altro. Ecco quindi da dove nascono queste belle qui elencate(solo per citare qualche esempio):
-Lo smutandamento e il vestire attillato femminile è "giusto" , "sacrosanto" e contro "l'oppressione maschilista" fintanto che non gode dell'approvazione maschile(o meglio quando ciò porta vantaggio alle femmine), ma, improvvisamente, diventa "maschilismo" e "donna-oggetto", ogni qualvolta gode dell'approvazione maschile(evidentemente, vi è l'invidia di vedere gli occhi maschili puntati sul culetto delle veline e non sul proprio);
-Un uomo che si eccita davanti ad un corpo sexy femminile è un "maiale" un "poco di buono"..ma se non si eccita e non guarda, lo stesso è un "poco di buono" perchè non mostra ammirazione per le donne", e quindi è un "finocchio";
-Un uomo che si preoccupa della moglie e dei suoi bisogni è un "padrone-maschilista" e "possessivo", ma se non se ne preoccupa..diventa un "irresponsabile che trascura la moglie".
-Un uomo prestante sessualmente viene etichetatto e insultato come "maiale puttaniere" e "fallocratico", però se al contrario non riesce ad avere una vita sessuale adeguata(vuoi perchè con disfunzioni sessuali, vuoi magari perchè non voluto dalle donne) viene insultato e deriso al grido di "sfigato", "non è un vero uomo" "ce l'ha piccolo", ecc
-Si criticano e si attaccano gli uomini e la società del passato come "maschilista e patriarcale"..però, poi, disinvoltamente, come se nulla fosse..ci si lamenta che "non esistono più gli uomini di una volta".
E così via. Non sanno nemmeno loro ciò che vogliono, ma dicono tutto e il contrario di tutto, irrazionalmente, a seconda di come le girano le ovaie.(4)
Una forma di terrorismo psicologico, questa, che induce gli individui di sesso maschile ad assumere un atteggiamento di sudditanza psicologica nei confronti degli imprevedibili capricci delle loro lunatiche padrone, per il timore di vedersi violati i propri bisogni sentimentali, affettivi, e sessuali. Quindi la cosa grave è che questi capricci femminili, isterici e irrazionali, arrivino a regolare il rapporto e le relazioni tra i due sessi e che siano stati elevati finanche al rango di leggi dello Stato. Questo è il Nuovo Ordine Sessuale Femminile(NOSF) che qui si sta smascherando e denunciando.
Perchè se è giusto, come è giusto, procacciare e difendere la pari dignità tra i due sessi, è anche giusto che tale parità debba avvenire anche e soprattutto nell'ambito sessuale, affettivo e sentimentale nel rapporto tra i due sessi. Questa disparità, questo subordinare i sentimenti e la sessualità maschili ai capricci femminili, da anni sta creando scompiglio, frustrazione e depressione nell' universo maschile, e contemporanemante non porta onore alle donne le quali, in questo modo, rischiano di essere riguardate come ricattatrici e dominatrici.
Ma in questo modo non si fa altro che alimentare questa assurda guerra tra i sessi. La pace tra i due sessi potrà finalmente avvenire quando uomini e donne si impareranno a rispettare reciprocamente(quindi anche nei loro sentimenti e nella loro sessualità) e a lasciare da parte ogni risentimento e vittimismo di genere.
Note:
1) Infatti, guarda caso, quelli che più chiedono con fervore leggi forcaiole in tema di violenza sessuale, non sono i "bacchettoni" e i "moralisti" del sesso, ma proprio coloro che difendono e diffondono l'esibizionismo sessuale(show girl, vallette, veline, pornostar, femministe, Leghisti, ecc). Da che pulpito!
2) E' vero che nelle società teocratiche islamiche(e in quelle cristiane del passato) lo stupro viene(e veniva) punito molto severamente, ma contrariamente a quanti molti credono, ciò avviene non tanto per la componente violenta che carattterizza questo reato, quanto invece per il fatto che lo stupro, generalmente, è un azione sessuale fatta al di fuori del matrimonio(fornicazione); e come si sa, in alcune di queste legislazioni teocratiche, la fornicazione(tra cui anche l'adulterio) è punita molto severamente. Infatti, lo stupro del marito nei confronti della moglie, in quanto sesso fatto all' interno del matrimonio, è punito comunque, ma molto meno severamente rispetto allo stupro commesso al di fuori del matrimonio.
3)Sarebbe come dire, "tu non conosci la differenza tra il mangiare seduti candidamente e soavemente a tavola, e il rubare il cibo" magari da parte di un affamato. Ma furto o non furto, sempre di cibarsi si tratta.Quindi, di stupro o non stupro, sempre di sesso si tratta. Si badi bene, qui non si sta assolutamente mettendo sullo stesso piano un furto con una violenza(a meno che non si tratti di semplici palpeggiate..eppure anche queste vengono considerate come "violenza sessuale"), ma è si è voluto fare semplicemente un' analogia per far capire la contraddizione di questa società sessual-esibizionista, che poi ipocritamente fa la moralista e la fustigatrice, di fronte ai ladri di sesso(la "violenza sessuale" non è altro che un furto di sesso, commesso da coloro che per vari motivi, non hanno accesso al sesso perchè considerati non piacenti all'altro sesso, e quindi, ricorrono con la forza per poterne accedere, mettendosì così dalla parte del torto commettendo un' azione inconsulta e irresponsabile. La violenza non può e non deve mai essere giustificata)
4)Dello stesso stile del "le donne sono il vero sesso forte" ogni qualvolta si vogliono ottenere accessi ai posti di comando..per poi diventare improvvisamente il "sesso debole", la "parte debole" quando, invece, vi sono in ballo rischi e responsabilità oppure per ottenere privilegi ed esenzioni(alla stregua di come si fa con la "fasce deboli", tipo anziani, portatori di handicap, bambini, ecc).
sabato 2 gennaio 2010
Viaggio nel Nuovo Ordine Sessuale(quarta puntata)
Pubblicato da
Icarus.10
alle
15:51
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Etichette:
questione maschile
4 commenti:
Questa società esibisce il sesso che fa comodo alle donne.
Il cristianesimo riduce il sesso al solo atto riproduttivo, che è la parte più bestiale del sesso; certe fantasie maschili che non sono sempre e solo perversioni, certi feticismi innocui ed altri desideri che un uomo può avere, vengono annullati in favore della donna e della madre.
L'INVIDIA DEL PENE e quindi del maschio in generale è la chiave di lettura delle donne: il maschio colpevole in quanto tale. Purtroppo sembra che la maggior parte dei maschi amano la donna e si sentono colpevoli verso essa, e la società li colpevolizza ancora di più.
Le contraddizioni che hai elencato sono Il RICATTO: per essere servite e riverite, la donna vuole il maschio dominante su quello che fa comodo a lei.
Chissà se la psicoanalisi ha contribuito al femminismo, come reazione intendo.
C'è questa cosa che l'uomo non può essere narcisista, non può pensare di essere bello, deve lasciare la bellezza alle donne: serve a fare più gli schiavi ad esse, che si sentono superiori e ci possono insultare, noi siamo brutti e loro ci fanno un piacere a stare con noi; quindi noi dobbiamo essere maschi che significa quasi degli animali, mentre loro sono il gentil sesso; anche se poi l'uomo deve essere gentile e saper fare tutto mentre loro si comportano da bestie.
Stavo guardando ultimamente nel web immagini di altri paesi europei, tra cui la Romania (io la visitai alla fine degli anni 80)mi sono accorto di quanto siano pulite le città: le strade, i muri senza scritte.
I rumeni in Italia: paese con le strade sporche e le parolacce scritte sui muri, sono stati vittima di una campagna femminista, incentrata sull'ignoranza: i rumeni popolo stanziale europeo di lingua derivata dal latino, vengono accumunati ai rom: popolo nomade di origine asiatica, che per loro cultura non si mescolano con le popolazioni stanziali europee, e si guadagnano da vivere in modo a volte non consono ai paesi dove vivono; tutto ciò non vuole essere razzista: anzi!.
Insomma, è stato insultato un popolo, una nazione europea con la sua storia e la sua Arte, per le beceri campagne antistupro.
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