martedì 17 marzo 2009

Dogma Stuprazionista VS Stato di Diritto

Mi è stato riferito che tutti i sondaggi di opinione attestano che la stragrande maggioranza della gente è favorevole alla pena dell' ergastolo per gli stupratori. Non è una novità,questa, e quindi, non c'è nulla da sorprendersi, ragion per cui è inutile disquisire sull' ennesima becera e stupida presa di posizione del popolo bue. Piuttosto, invece, sarebbe utile esaminare questa plebiscitaria e forcaiola richiesta popolare alla luce della logica e del diritto giuridico. Incominciamo subito col dire che l' infrazione della legge non è mai giustificata, nel modo più assoluto, e che quindi lo stato ha il giusto e legittimo compito di perseguire e punire gli autori di reati(stupratori, compresi).Nulla da eccepire. Tuttavia la legittima repressione dei reati deve agire necessariamente all'interno di una ampia struttura giuridica-propria di ogni società che si definisce civile- volta a garantire i più elementari norme di diritto giuridico e umano nei confronti della persona accusata di un determinato reato.Norme che io riassumerei in almeno tre capisaldi:
1)Presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva.2) Il provvedimento di custodia cautelare, prima, e di eventuale condanna penale dopo, deve essere emesso solo e soltanto dietro individuazione del corpo del reato, di testimonianze e prove evidenti e oggettive.3) La pena di un qualunque reato deve essere proporzionale all' entità e al danno oggettivo del reato medesimo e rapportato alle pene previste per gli altri reati. Si può dire che se queste norme nel nostro Paese vengono rispettate, seppur parzialmente e tra continui errori e abusi giudiziari e polizieschi, non si può dire altrettanto per i reati di stupro.Difatti, l'arresto per stupro avviene dietro semplice denuncia della donna, cioè in base ad una semplice dichiarazione alle forze dell'ordine e senza che ella sia tenuta ad esibire prove visibili della violenza e testimonianze;la persona accusata dalla donna, viene subito sbattuta in galera, senza che prima si siano fatte indagini,ed esposta a un vero e proprio linciaggio mediatico e popolare. Inoltre le pene previste per lo stupro sono severissime e sproporzionate, e vengono di volta in volta aumentate sempre di più a seconda di presunti casi di cronaca che le tv e i giornali presentano spasmodicamente, spesso in modo amplificato ed esasperato;ad oggi(marzo 2009) la pena prevista per lo stupro può arrivare fino agli oltre venti anni di reclusione e i presunti autori di tale reato si vedono negare tutti i benefici giudiziari che anche gli autori di omicidio e strage possono beneficiare(indulti, amnistie, licenze, sconti per buona condotta, ecc), e ora che il governo di centro-destra di Berlusconi ha varato il cosiddetto "decreto anti-stupri"(che rende obbligatoria la custodia cautelare e sopprime finanche la Legge Gozzini per gli accusati e condannati per tale reato) è assolutamente lecito dedurre che entro poco tempo la pena per lo stupro sarà innalzata fino all'ergastolo(con anche 41 bis e castrazione). Ma è giusta o no una punizione così drastica? Ogni opinione in merito è frutto di una valutazione soggettiva, quindi cerchiamo di seguire un approccio più oggettivo; a tal fine elencherò una serie di reati contro la persona con a fianco la pena cui dovrebbe necessariamente corrispondere-per un puro principio di coerenza- nel caso in cui la pena per lo stupro venga innalzata all'ergastolo; forse si incominceranno a delineare solide basi oggettive atte a smontare il dogma stuprazionista:


-Ergastolo per le aggressioni e lesioni con oltre tre mesi di prognosi.
-Ergastolo(con isolamento diurno) per aggressioni che cagionano lesioni fisiche permanenti.
-Ergastolo per aggressioni a sfondo razziale
-Ergastolo(più isolamento diurno) per torture commesse da pubblici ufficiali nei confronti di persone arrestate o detenute.
-Ergastolo per aggressione nei confronti di persone appartenenti a fasce deboli(disabili, portatori di handicap,emarginati, immigrati, ecc).
-Ergastolo per il sequestro di persona a scopo di estorsione.
-Ergastolo per l' omicidio colposo(più isolamento diurno se è preretenzionale)
-Pena di morte per l'omicidio volontario(con o senza premeditazione).


Tutte queste azioni sono oggettivamente più gravi di uno stupro, perchè rispetto a quest' ultimo, causano un danno fisico oggettivamente più grave. Non regge in piedi la tesi degli stuprazionisti secondo la quale la pena estrema da comminare agli stupratori sarebbe giustificata dal fatto che la donna stuprata subirebbe un danno morale e psicologico, in quanto il dolore psicologico e morale che subisce una persona di fronte ad una circostanza negativa, non è oggettivamente quantificabile(in linea di massima si può anche fingere) e varia da persona a persona a seconda del proprio carattere e della propria resistenza psichica (a questo punto, allora, dovrebbero essere punite per violenza morale anche tutte quelle donne che piantano i loro mariti e li defraudano di figli e soldi, spingendoli, quindi nel baratro della depressione, alcol o suicidio), e comunque dova sta scritto che un uomo, magari piccolo ed esile, massacrato di botte e ridotto con osse spezzate da un energumeno, oppure un immigrato picchiato al grido di "sporco negro", subisca una violenza psicologica minore rispetto ad una donna stuprata?L'impressione è che questo linciaggio popolare contro gli stupratori(veri e presunti)sia dettato da una aberrante concezione-tipicamente occidentale- sulla natura della donna,vista non semplicemente come un essere umano, ma come una creatura angelica o addirittura divina(Dante Alighieri docet) da adorare, per cui cui la violazione del suo consenso è giudicato non semplicemente come una deprecabile e condannabile azione(al pari di ogni altra azione violenta), ma addirittura alla stregua di una bestemmia antidivina-la peggiore delle bestemmie-tale da meritare il peggiore anatema secondo punizioni estreme e sproporzionate e ben al di fuori dello stato di diritto. Condanniamo lo stupro, così come ogni altra infrazione della legge. Condannare queste cose è dovere di ogni persona civile, ci mancherebbe altro. Però, per piacere, non lasciamoci sopraffare dall' emotività isterica e dalla stupidità ideologica. Salvaguardiamo lo stato di diritto, prima di tutto.

11 commenti:

giosinoi ha detto...

Quando ti leggo, mi vengono i brividi non per l'oggettiva verità di questi contenuti, ma per l'incredibile che si è trasformato in quotidiano grazie alla incosciente ignoranza maschile

antifemminista ha detto...

Post ineccepibile, concordo al 100%. Adesso, tocca solo spiegare queste cose elementari, alla massa recalcitrante di teste calde fasciste, pseudofasciste, parafasciste e fallaciani simili, che vorrebbero utilizzare le femmine come "strumento politico" per criminalizzare gli uomini (in particolare gli immigrati di sesso maschile), e al contempo sentirsi dei bravi "Principi Azzurri" per aver difeso il "Sacro Onore" delle loro mogli fedifraghe e fidanzatine discotecare leghiste.

Icarus.10 ha detto...

Sì, non possono fare a meno dei loro "Principi Azzurri", maschiettini zerbini pronti a criminalizzare e linciare altri maschi pur di farsi belli davanti alle lor principessine. Come quei bavosi di leghisti che assistono alle sfilate di quelle mignotte leghiste a Miss Padania.

Anonimo ha detto...

Non hanno nemmeno il coraggio di dirlo (e meno male che si autoincensano e si definiscono "coraggiose per antonomasia): le donne non vogliono Giustizia. Le donne vogliono VENDETTA. Poiché le donne ODIANO.

Icarus.10 ha detto...

Il bello è che le leggi di vendetta se li fanno fare dai maschi zerbini che ci governano.

Anonimo ha detto...

Vabbè, tutti possono odiare, uomini o donne. Io ne conosco che sono davvero per la parità dei diritti.
Anto

ilmarmocchio ha detto...

La cultura odierna nel mondo ocidentale e' antimaschile. Cio' che pero' ci danneggia enormemente e' la tragica situazone giuridica italiana, nella quale alla confusione di leggi contradditorie e pletoriche, si aggiunge l'arbitrio totale di una magistartura tanto politicizzata, quanto screditata

Icarus.10 ha detto...

Ciao Marmocchio, mi fa piacere che sei passato sul mio blog.
Giustissimo ciò che dici. Purtroppo, sia il Legislatore che la Magistratura formulano e applicano leggi rispettivamente, non in base al senso di giustizia ma in base all'isterico sentimento comune popolare, E così ci troviamo in una sorta di Terrore alla Riobespierre.

ilmarmocchio ha detto...

Guardate u po' come puo' pensarla uno che, oltre che essere imprenditore, pare sia ingegnere :

Ecco, io sono uno di quelli che dice che se un maniaco stupratore viene arrestato, la prima cosa è castrarlo, chimicamenteo fisicamente non ha importanza, poi metterlo in grado di farsi tutti gli anni di galera che merita, senza sconti per il rito abbreviato, poi non usare nessun buonismo o garantismo per lui.


E per rispondere alla sua domanda “, uno stupro e' piu' grave di un omicidio” non esito a rispondere: sì, è ancora più grave, perché la vittima di uno stupro poi deve convivere per tutta la sua vita con l’esperienza di ciò che ha subito, ed ogni volta che un uomo la sfiorerà con la mano, fosse anche l’uomo che la ama più teneramente, lei avrà comunque e sempre un attimo di terrore nella mente e nel cuore, che sia una riedizione di quell’episodio.

Ebbene, negli Stati Uniti si è passati, tout court, alla presunzione di colpevolezza quando si tratti di indagare su chi potrebbe avere commesso un crimine tanto abberrante quanto bestiale.


Ecco. Questa e' gente che dovrebbe aver studiato. Ci rendiamo conto a che punto siamo in Italia ?

Anonimo ha detto...

La magistratura fa retromarcia:
carcere preventivo per gli accusati?
Sì!
.
http://www3.lastampa.it/i-tuoi-diritti/sezioni/responsabilita-sicurezza/news/articolo/lstp/451618/
.
Rino DV

Icarus.10 ha detto...

E' il Popolo che vuole così. Non vogliamo, forse, che il Popolo sia Sovrano? La magistratura, così come ogni organo statale, si adegua a ciò che vuole il Popolo. E' la Democrazia Populista. Cioè legiferare non il nome del bene del Popolo ma in nome della sua pancia. Quindi, teniamoci il carcere preventivo. Amen