26/09/2008
In base a quale principio si condanna penalmente un maleducato che-provocato- sfiora con una "mano morta" le gambe di una signorina vestita in maniera deliberatamente attillata e provocante, e nello stesso tempo, invece, si esalta e si elogia una donna che tradisce sessualmente il proprio marito concedendosi ad un uomo "più figo"?
E in base a quale principio si arresta e si condanna un povero uomo "sfigato" che-rifiutato dalle donne in quanto giudicato non attraente- paga una prostituta per appagare i propri bisogni sessuali, e nello stesso tempo, invece, si giustificano quelle donne benestanti e di bella presenza(e quindi, piene di corteggiatori) che in estate vanno a fare turismo sessuale in luoghi esotici?
Si potrebbe continuare all' infinito con questi paragoni, se non altro il principio che muove queste palesi contraddizioni di fondo e queste disparità di giudizio, è sempre lo stesso, cioè quello classico e ipocrita dei due pesi e delle due misure, di essere forti con i deboli e deboli con i forti, in cui a prevalere è sempre la donna con il suo monopolio del potere sessuale.
.Ora fermo restando che qualunque approccio sessuale sanzionato dalla legge come reato, va sempre stigmatizzato, proprio perché la legge va sempre rispettata(e comunque gli istinti sessuali non devono mai prevalere sulla ragione), e che la violenza sessuale è un comportamento grave(ben diverso dalle quelle azioni sanzionate come "violenza sessuale" da quella scuola di pensiero femminista di stampo anglosassone, purtroppo, importata anche in Italia) che va combattuto con determinatezza e fermezza, bisogna riflettere sulla sfacciata ipocrisia che anima gli umori isterici e irrazionali del popolino, intorno alla questione della cosiddetta "violenza sessuale".
Oggi, nel senso comune di questa società occidentale, un approccio sessuale svolto secondo modalità giudicate non convenzionali(cioè la "violenza sessuale") incute addirittura più orrore e riprovazione per l' omicidio, e a riprova di ciò, basti pensare che l' indulto di Mastella comprende sconti di pena per tutti i reati, compreso l'omicidio volontario, tranne, appunto, per quello sulla cosiddetta "violenza sessuale".
E qui che si rileva una intollerabile ipocrisia, perché questa società ha fatto scempio del sano concetto di Sesso, stravolgendone completamente il suo primario significato, trasformandolo da bisogno fisiologico da confinare nella sfera privata dell' individuo, a una forma di volgare idolatria attraverso l'esibizionismo più becero:dai programmi televisivi e riviste zeppe di immagini, discorsi e allusioni a sfondo sessuale, alle donne che girano vestite in modo indegno e provocante, dagli "esperti", quali ginecologi, psicologi e sessuologi che fanno spudoratamente apologia al crescente adulterio femminile, a quelle milioni di madri troie che fanno indossare il perizomino alle loro figlie di nemmeno dieci anni. E così via.
Il risultato di questo scempio è sotto gli occhi di tutti: non esiste più il senso della vergogna e del pudore, ormai quasi tutte le donne tradiscono i loro mariti;milioni di famiglie che si sfasciano(i divorzi sono sempre chiesti dalle donne);padri separati che si suicidano o che vengono condannati a vivere vicino al bidone della mondezza; milioni e milioni di uomini trasformati in esseri rammolliti e in incalliti masturbatori.
Ora questa stessa società che avalla questa anarchia sessuale al femminile-con tutte le conseguenze prima enumerate- chiede forche e castrazioni proprio per gli autori di quei reati a sfondo sessuale.
E qui la cosa non quadra, anzi stona. Perché una richiesta di punizione così drastica per comportamenti sessuali giudicati non accettabili, sarebbe concepibile e giustificabile in una società alla Girolamo Savonarola dove verrebbe predicata e attuata la moderazione e la continenza sessuale, e non invece in questa società occidentale che fa dell' esibizionismo sessuale un paradigma della sua esistenza. E' come se un "topo" di appartamenti si indignasse per le rapine in banca. Ma da che pulpito!
venerdì 26 settembre 2008
Da che pulpito!
Pubblicato da
Icarus.10
alle
18:02
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Etichette:
questione maschile
4 commenti:
E soprattutto, chi dà a coloro che hanno fatto una legge ipocrita sulla prostituzione di distinguere su chi si prostituisce e chi no?
http://www.corriere.it/spettacoli/08_settembre_16/raffaelle_fico_verginita_asta_un_milione_2d53eaf6-83e0-11dd-8a6a-00144f02aabc.shtml
Raffaella Fico mette all'asta la sua verginità per un milione di euro. QUESTA E PROSTITUZIONE BELLA E BUONA! Il giornale in questione deve essere perseguito per FAVOREGGIAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, un reato ben preciso..... oppure si vuol fare intendere che le donne si prostituiscono solo se chiedono soldi alla gente comune e che laddove ci sono tanti soldi non esiste prostituzione? Laddove la donna può fare molti soldi la prostituzione non viene chiamata in causa! Strano...
Hai perfettamente ragione Dredd. Ti faccio leggere un commento che feci su questo argomento sul blog http://sentierodelpadre.blogspot.com che per altro linka anche il tuo sito:
Per quanto riguarda la "prostituzione buona" della Pamela(o della Carfregna)...quella è considerata lecita e giusta perchè da un lato si rivolge ad una utenza ricca(d'elite) e dall'altro trasforma tutti quella massa di uomini che si masturbano sui loro poster e calendati in maschiettini bavosi e rammolliti! Questo è il maschio che serve alle Donne Moderne! Mentre la "prostituzione cattiva", cioè quella di strada è considerata illecita perchè viene incontro ai bisogni di poveri uomini "sfigati".
Deboli con i forti e forti con i deboli. Classica mentalità Nazista.
In una società ossessionata dal sesso, dove ci sbattono in faccia donne nude ovunque, con i cartelloni pubblicitari nelle strade che mostrano gigantografie di tette e fiche, vorrebbero punire un semplice sguardo come "molestia sessuale". E' una strategia per farci andare fuori di testa, come se uno andasse in qualche disgraziato villaggio africano dove la gente muore di fame, ed aprisse una pasticceria e una gelateria, con su scritto in un cartello: "Non toccare, guardare soltanto". E certe volte, anche "non guardare" perchè lo sguardo potrebbe risultare "molesto" (pena denuncia alla polizia e svergognamento sui giornali).
Glisso poi sulle "madri troie che fanno indossare il perizomino alle loro troiettine". Stanno addestrando le loro figlie ad usare il Potere Sessuale Femminile per farsi largo nella vita. A discapito degli uomini.
Esattamente. Tutto questo si chiama SADISMO. Con una differenza, però: gli altri tipi di sadismo sono affrontati dalla letteratura psichiatrica, questo tipo di sadismo, invece, è legge dello Stato.
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