lunedì 7 aprile 2014

Dogma dell' Eterna Innocenza Femminile, smascherato

La mentalità comune di oggi, accreditata a livello istituzionale e mediatico, afferma che le donne sono tutte buone, deboli, inermi,innocenti, poverine, inconsapevoli  e soprattutto vittime, incapaci di compiere qualsivoglia forma di violenza, non solo fisica ma addirittura anche psicologica, morale, verbale. Addirittura sarebbero incapaci anche di mentire o fare false accuse di maltrattamenti o di stupro contro uomini innocenti.


 Le donne, insomma,  nei loro rapporti con gli uomini possono compiere solo il Bene e possono essere solo Vittime o potenziali tali. Quindi il male e la violenza possono provenire solo da parte maschile, e dunque è impensabile poter affermare che ci possano essere donne, anche solo una,  al di fuori del ruolo di parte innocente o vittima. Di fatto si crede all' eterna innocenza femminile. E', questo, un vero e proprio dogma sociale razzista, instillato nell' immaginario comune, e quindi creduto e sostenuto da tutti, come un assioma sacro, e sul quale quindi non sono ammessi dubbi,  pena l' emarginazione sociale dietro l' infamante accusa di "maschilismo".



 Va detto però che questa concezione "innocentista" della donna non ha origine soltanto nel femminismo, in quanto è legata all' antico ruolo di parte "debole"("sesso debole", "gentil sesso") che in ogni epoca e luogo ha contraddistinto le donne, ruolo che almeno in parte in passato era giustificato in quanto i diritti e le tecnologie elettronico-automatiche che oggi hanno semplificato molto la vita e il lavoro, fino ad  un secolo fa non esistevano ancora, e quindi appunto oggi tale ruolo non ha più senso. Il femminismo invece ha  aggravato e rafforzato questa concezione aggiungendo e abbinando quindi, al  vecchio ruolo di parte "debole,  la qualifica sociale di parte "vittima" attraverso le tante e martellanti campagne mediatiche e istituzionali sulla "violenza contro le donne" e il "femminicidio" unite alle tante e tante altre battaglie femministe su una certa presunta "condizione delle donne" che di fatto hanno creato la percezione sociale che vede le donne come sempre deboli, innocenti e vittime. Un vero e proprio dogma  perverso e irrazionale dalle devastanti e inevitabili implicazioni sociali e quindi di conseguenza anche politiche, istituzionali, giuridiche e giudiziarie in quanto le azioni politiche e istituzionali(ad esempio le leggi sulle "quote rosa", sul "femminicidio", ecc) nonchè le sentenze di tribunale molto spesso si conformano allo "spirito dei tempi", cioè al sentire comune e dominante inculcati nella gente dai media e dalla cultura:

Donne che evirano i loro mariti/fidanzati incredibilmente esaltate dai Media e quasi giustificate dai tribunali e spesso e assurte a vere e proprie eroine osannate da milioni e milioni di donne; donne che trucidano  barbaramente e premeditatamente i loro mariti a colpi d'ascia o con centinaia di coltellate o bruciandoli vivi mentre dormono, assolte dai tribunali con la formula del "il fatto non costituisce reato", in quanto partendo dal razzista presupposto sociale dell' eterna debolezza e innocenza della donna, si pensa a torto che se una donna compie un omicidio contro un uomo è automaticamente e necessariamente perchè "veniva maltratta" e quindi l' uomo ammazzato sicuramente "se lo è meritato"( ma anche se  questo assurdo "teorema" fosse vero -e non è assolutamente  vero- comunque presunti "maltrattamenti" non giustificherebbero questi omicidi commessi con  premeditazione ed estrema crudeltà); donne che ammazzano i loro figlioletti, incredibilmente trattate con indulgenza dai  giornali,tribunali e compatite e giustificate da tantissime donne con discorsi del tipo "poverina, come soffriva e come era depressa se è arrivata a fare questo" ; donne che accusano falsamente di stupro uomini innocenti rovinando loro la vita e che se scoperte non vengono nemmeno condannate per calunnia; donne che trattano i loro fidanzati/mariti come oggetti di ricambio, mollandoli di punto in bianco dopo anni e anni di rapporto, e quindi giustificate moralmente in nome dell' "emancipazione femminile" secondo cui "la donna può fare tutto quello che vuole", e se lui  sopraffatto dall' atroce dolore si osa  ribellare vine incarcerato per "stalking". E così via.

Insomma siccome le donne sono considerate deboli, innocenti e vittime sembra che a loro tutto sia permesso, in poche parole è stata data loro una vera e propria licenza sociale di fare del male impunemente a uomini e figlioletti dietro lo scudo di parte "debole e vittima", licenza che per fortuna viene rifiuata dalle donne con sani principi morali e umani.



Quindi non è che non esiste il male e la violenza femminile, esiste ma è sdoganata, accettata, minimizzata, spesso ci si ride e scherza sopra, quindi i Media non ne parlano o quando ne parlano lo fanno sempre in chiave assolutoria nei confronti delle donne carnefici, dunque si viene a creare tra le gente la percezione che la violenza sia solo maschile e che questa sia di vasta dimensione sociale. Ma la percezione è una cosa, la realtà è ben altra cosa.

Ma cosa c'è alla base di questa frode? 

 Per sostenere e difendere questa frode dell' intrinseca innocenza femminile viene puntualmente tirata in ballo la "minore prestanza fisica delle donne". Insomma, quando fa comodo, le donne sono migliori degli uomini nello sport(dove la fisicità costituisce un fattore fondamentale) e possono e devono entrare nei corpi paracadutisti e speciali delle forze armate(e infatti sono state ammesse in questi corpi) ma quando non fa più comodo, le donne improvvisamente diventano  non capaci nemmeno di dare un colpo sotto i testicoli o una coltellata o premere un grilletto per sparare ad un uomo, e addirittura non sarebbero capaci nemmeno di fare del male psicologicamente e moralmente. Come si vede questo dogma, per i suoi sostenitori non vale sempre ma vale solo in modo alterno, cioè la donna è debole solo quando fa comodo alla propaganda filo-femminile e filo-femminista. Ipocrisia allo stato puro.

Demolizione di questa immane menzogna e frode femminista in 6 passi.

Passo 1

***** Essere piccoli fisicamente vuol dire essere innocenti e non propensi alla violenza?

Essere più piccoli fisicamente vuol dire necessariamente essere innocenti e incapaci di far del male? Salvatore Riina, il feroce boss di Cosa Nostra, con il suo misero un metro e mezzo di statura, era forse una persona innocente e incapace di compiere violenza e male? Certo se dovessimo usare i ragionamenti femministi, mediatici e politically correct oggi molto in voga e che abbiamo denunciato prima, dovremmo convenire di sì. E' un fatto psicologico che si tende ad associare la debolezza all' innocenza e poi inevitabilmente alla vittima.
Debole-->Innocente-->Vittima , i due passi sono brevi ed automatici.  Un' associazione irrazionale ma che nella mente di ognuno di noi tende a formarsi automaticamente ed istintivamente, e a cui se non si oppone un raziocinio tende a divenire una convinzione inespugnabile, un naturale dato di fatto.




Passo 2

*** Distorsione del concetto di Media.

 Quando diciamo che gli uomini sono più grossi fisicamente delle donne, è sottointeso che si intende nella Media e quindi non significa certo che gli uomini siano tutti più grossi e forti di tutte le donne, nè che quest' ultime siano tutte deboli e leggere come piume, ma significa che è maggiore il numero di uomini più grossi e forti di donne rispetto al numero a parti invertite(donne più grosse e forti di uomini).  Ugualmente quando diciamo che gli svedesi sono più alti degli italiani, non significa che tutti gli svedesi siano più alti di ogni italiano, ma che è maggiore i numero di uomini svedesi più alti di uomini  italiani rispetto al numero di italiani più alti di uomini svedesi.  Questa è la Media statistica.

Pertanto:
Anche se l' uso della violenza dipendesse solo ed esclusivamente dalla fisicità-come vorrebbero far credere femministe, Media e Istituzioni-si dovrebbe concludere comunque che anche le donne la possono commettere, anche se numericamente a livello minore degli uomini, visto che che esistono donne fisicamente più grosse di uomini. Certo in numero minore, ma esistono. Quindi non si capisce il motivo per cui si nega che anche le donne esercitino violenza fisica sugli uomini attraverso la fisicità(e aggiungiamo inoltre che comunque non sempre è necessario essere fisicamente più forte per prevalere fisicamente, in quanto basta un colpo sotto i testicoli, e comunque ricordiamo un'altra cosa importante:molti uomini si lasciano picchiare da donne senza reagire, in quanto vige la regola sociale che sulle donne non si devono mai mettere le mani addosso, per qualunque motivo).

Passo 3

*** Seconda  distorsione del concetto di Media: uniformare tutti gli individui di una categoria alla Media.

Purtroppo invece nel pensare e parlare comune, il concetto di Media statistica(o comunque di caratteristiche medie) viene equivocato ed identificato con il concetto di Uniformità, cioè si tende ad uniformare ed omologare alla Media statistica( o alle caratteristiche medie) di una determinata categoria  tutte le persone appartenenti a tale categoria sotto esame, ignorando le diversità tra persone, come se fossero "mattoni" o "cellule" (e quindi come tali tutti uguali ed uniformi tra loro)della categoria in questione, anzichè giudicare e valutare gli individui caso per caso, come invece dovrebbe essere. Ed ecco così che viene ad affermarsi una logica razzista e classista, cioè quella della Categoria che prevale sull' Individuo, tipica di tutte le ideologie classiste, razziste e totalitarie: Nazismo e Femminismo in primis.

Passo 4

***Categoria e Individui: la distorsione razzista femminista

In merito alla questione sulla violenza, le conseguenze della logica della  Categoria che prevale sull' Individuo sono automatiche: le vittime maschili di violenza femminile non contano nulla, non meritano di ricevere pietà sociale, nè attenzione mediatica nè giustizia in quanto visto che in forza della distorsione evidenziata sopra , la "categoria" delle donne è vista come composta da tutte persone("cellule", "mattoni") deboli mentre quella degli uomini come tutta composta da persone("cellule", "mattoni") forti e possenti fisicamente, automaticamente le vittime maschili non fanno notizia nè suscitano attenzione e pietà, al massimo vengono visti come qualcosa di assolutamente marginale. Ad esempio, provate solo a rinfacciare a una persona che si riempie la bocca di "violenza sulle donne" e "femminicidio" una notizia di una violenza femminile contro un uomo chiedendole perchè questa vittima maschile non debba ricevere pari pietà, attenzione mediatica e giustizia rispetto ad una qualunque vittima femminile, e vi troverete liquidati in modo secco, che  essendo(a loro dire) le vittime femminili  "molto più numerose" e che gli uomini "sono molto più forti e violenti delle donne", una vittima maschile da parte femminile non deve essere considerata. Insomma, secondo questa mentalità razzista femminista oggi in voga ogni vittima di violenza non è un caso a se stante giudicabile a se stante, quindi la sua dignità e l'attenzione che le si deve dipende dal numero di vittime appartenenti al suo sesso(categoria). Questo becero e discriminatorio  concetto è stato ribadito anche dal Quirinale(cioè da quell' istituzione che dovrebbe rappresentare lo Stato e tutti i cittadini a prescindere dal sesso), allorchè due avvocati(di cui una donna) mandando una lettera al capo dello Stato chiedendogli perchè mentre ad una donna sfregiata con l'acido egli ha conferito un' onorificenza, invece ad un uomo che ha subito la stessa sorte(faccia sfregiata con l'acido) da una donna è stato completamente ignorato, hanno ricevuto la beffarda risposta da parte di una rappresentante del Quirinale(e che quindi come tale esprimeva il pensiero del capo dello Stato) che questo uomo sfregiato da una donna non merita la stessa considerazione della donna sfregiata in quanto, a suo dire, il numero di donne vittime di violenza è molto maggiore degli uomini vittime. Ecco appunto la logica classista e razzista della Categoria che prevale sull' Individuo: la pietà e l'attenzione che si deve ad una vittima di violenza dipende non dal danno e dalla sofferenza subite dalla vittima ma dal sesso della vittima, in questo caso dal numero di vittime di violenza appartenenti a quel sesso, in barba al principio base dell' umanità secondo cui la dignità umana di una persona dipende esclusivamente dalla specifica persona e quindi non dipende dal suo sesso, e che di conseguenza ogni vittima e ogni aggressore vanno valutati caso per caso(e cioè movente aggressione, danno subito dalla vittima), a prescindere da rilevanze numeriche a riguardo delle vittime appartenenti ai due sessi, proprio perchè la responsabilità così come la dignità sono individuali. Ora provate a sostituire in questo concetto prima denunciato il termine "sesso" con "razza" e vi troverete il concetto di Nazismo. Solo che il vecchio Nazismo almeno era condannato dal mondo, infatti per fortuna fu sconfitto, mentre questa nuova forma di nazismo di oggi applicato ai sessi viene fatto addirittura passare per "parità dei sessi" e  quindi sostenuto dalle Istituzioni!

Passo 5

***La maggior parte delle violenze non dipende dalla fisicità.

Ma poi davvero il fisico è così importante nell' esercizio di una violenza? Certo se la violenza è contemporaneamente fisica, diretta, ed esercitata a mani nude, ovviamente il fisico è un fattore assolutamente predominante  rispetto ad altri eventuali fattori, quindi se restringessimo in questo limitato campo il concetto di violenza, gli uomini autori di violenza contro le donne sarebbero certamente più numerosi(ma più numerosi non vuol dire esclusivamente) rispetto al caso a parti invertite. Ma visto che la maggior parte di casi di violenze e di omicidi registrati dalla cronaca nonchè dai sondaggi di Stato dell' ISTAT sulla "violenza domestica", vanno ben oltre questo ristretto campo di violenza(cioè contemporanemente fisica, diretta e a mani nude), non ha più senso considerare la fisicità come un elemento fondamentale nell ' uso della violenza.

Vediamo:

5a)-La stragrande maggioranza, anzi la quasi totalità, dei gli omicidi, e quindi anche dei "femmincidi", non sono commessi a mani nude ma previa armi, proprie o improprie che siano. Cioè parliamo di situazioni in cui la componente fisica conta poco(nel caso di armi improprie, come un coltello) o per nulla(nel caso di armi proprie, cioè le armi da fuoco).  Ricordiamo, poi, che nel caso di omicidi femminili contro uomini, alcuni di essi sono compiuti tramite veleno nella flebo o nella minestra (e dissimulati e fatti passare per malori, quindi difficilmente rilevabili), quindi anche in questo caso la componente fisica non conta proprio nulla, al contrario in tal caso conta solo un' astuzia e una malvagità diaboliche. Per quanto riguarda invece violenze domestiche non culminate in omicidi, facciamo presente che la stragrande maggioranza di violenze fisiche domestiche commesse da donne contro uomini avvengono tramite  stoviglie e altri oggetti domestici, quindi la componente fisica conta solo poco.

5b)-Molti omicidi(e violenze in generale), commessi da donne contro uomini, sono delegati ad altri uomini(esecutori materiali),per "non sporcarsi le mani", quindi il fatto che tali omicidi non sono commessi con le mani della mandante non vuol dire che quest' ultima non sia autrice di un omicidio e di violenza, difatti la legge punisce il mandante non solo in modo non minore dell' esecutore materiale ma a volte anche in modo maggiore(ad esempio i boss mafiosi raramente uccidono con le loro mani infatti delegano gli appositi killer) Quindi anche in questo caso stiamo parlando di omicidi(e di violenze) in cui la fisicità non conta proprio nulla.

5c)-Alcune violenze e( anche omicidi) contro uomini, pur commessi materialmente da altri uomini, sono istigati moralmente da donne. Sappiamo bene di quanto alcune donne sono capaci di aizzare i loro compagni, mariti o fratelli contro un altro uomo ritenuto "sgradito" e "pericoloso".

5d)-La maggior parte delle violenze catalogate e registrate come tali dai sondaggi governativi commissionati dal Ministero delle cosiddette "Pari Opportunità"[sic!] nonchè dagli enti governativi transnazionali(UE, ONU), non sono fisiche ma psicologiche, verbali,morali, economiche, ecc. Ad esempio il famoso sondaggio dell' ISTAT del 2006 sulla "violenza domestica", tanto citato dalle femministe e dai Media, attestante circa un 33%, cioè ben 7 milioni[sic!] di donne italiane "vittime di violenza maschile"[sic!], contemplava ben 24 domande sulla cosiddetta "violenza psicologica"(dico "cosiddetta", perchè in tale questionario anche semplici critiche rivolte da lui verso lei venivano catalogate come "violenza psicologica") a fronte di appena 15 domande tra violenza fisica e sessuale, di qui il numero spropositato ed esagerato di donne "vittime di violenza" uscito da tale pseudo-ricerca governativa. Non si capisce(si fa per dire) perchè anche  questa tipologia di violenza non fisica debba essere considerata di esclusiva matrice maschile. Non è forse vero che le donne in modo subdolo e con la lingua riescano a fare del male ancora più degli uomini? Cosa c'entra la fisicità con la violenza psicologica e verbale?

Passo 6

***Violenza Giudiziaria Femminile, questa sconosciuta! False Accuse

Un nuovo filone di violenze, relativamente recente, è quella giudiziaria, e questa è a senso unico, in quanto rivolta da donne contro uomini. Cioè lanciare false accuse di maltrattamento o di stupro contro uomini sgraditi(ex mariti, ex fidanzati, ecc) al fine di rovinarli o di trarne interessi materiali(mantenimenti, affidamenti, ecc), facendo leva sul clamore mediatico e sociale intorno alla questione "violenza contro le donne", alla stessa stregua di quando succedeva nella Rivoluzione Francese nell' epoca del Terrore in cui si lanciavano false accuse contro nemici facendo leva sul clima di clamore popolare contro i "nemici della Rivoluzione", o all' epoca della "caccia alle streghe" nel Nord Europa e Nord America in cui si lanciavano false accuse contro nemici facendo leva sul clamore popolare contro la presunta stregoneria. Queste delle false accuse contro uomini non sono casi isolati, ormai, specie in fase di separazione, questa è diventata una vera e propria moda avallata da alcuni centri femministi "antiviolenza"(non tutti, sia chiaro) e da avvocati senza scrupoli.Secondo la magistratura, in fase di separazione la maggior parte(dal 75 al 90%) delle accuse rivolte da donne sono false. Ora siccome secondo le "ricerche" sulla violenza contro le donne,anche semplici critiche ad una donna oppure un complimento volgare ad una donna sono considerate "violenze" ,allora a maggior ragione è violenza anche rovinare la vita ad una persona innocente. Questa è una forma di violenza femminile  contro gli uomini su larga scala,avallata dalle Istituzioni.

Conclusioni

1)Abbiamo visto che quelle violenze che dipendono solo ed esclusivamente dalla fisicità possono essere compiute anche da donne, seppure in quantità minore, numericamente parlando, rispetto agli uomini. E minore non vuol dire nessuna.
2)Abbiamo visto come la maggior parte delle violenze dipendono poco o per nulla dalla fisicità, quindi potenzialmente esercitate in modo equo da entrambi i sessi.

Ecco qui come usando la semplice logica ed evidenza dei fatti, appare chiaro ed evidente come la violenza non ha sesso,e pertanto viene esercitata equamente, anche se in forme non sempre uguali, dai due sessi. Infatti mentre alcuni governi nazionali e sovranazionali coadiuvati dai Media di Regime, allineandosi pienamente alla frode femminista che vede il male e la violenza esercitati unilateralmente dagli uomini verso le donne, si danno da fare per formulare pseudo-ricerche sulla cosiddetta "violenza di genere" a senso unico(cioè solo sulla violenza contro le donne e non anche contro gli uomini), prive di ogni criterio scientifico e palesemente impostate per gonfiare i dati  in modo tale da fomentare  una guerra tra i sessi e una sfiducia nei confronti della famiglia naturale(e quindi aizzare le donne al divorzio), tutte le innumerevoli ricerche scientifiche e universitarie scevre e indipendenti da ideologie sociali e da finanziamenti governativi, invece hanno attestato questa semplice e logica evidenza che la violenza viene esercitata tanto dagli uomini quanto dalle donne. Ovviamente non tutte queste ricerche convergono nei risultati, infatti alcune rilevano un numero maggiore di vittime femminili rispetto a quelle maschili, altre una parità sostanziale, altre invece al contrario rilevano un numero di vittime maschili maggiore rispetto a quelle femminili, ma come dicevamo prima tutte convergono alla semplice, naturale e logica evidenza che il male e la violenza non hanno sesso, contrariamente a quanto sostiene la bugiarda, criminale e perversa propaganda mediatica e istituzionale, imbevuta di ideologia femminista con la sua arrogante e criminale pretesa di escludere gli esseri umani di sesso maschile dalla tutela contro la violenza, e che ha pervaso e manipolato la stragrande maggioranza della gente, trasformandola in popolobue stolto, feroce, e senza dignità.

APPENDICE:

-Solo per mostrare un esempio di come gli uomini spesso non reagiscono alla violenza femminile,  guardate questo video in cui si mostra come una donna gelosa riempie di botte il suo fidanzato, senza che egli opponga la benchè minima resistenza. E ovviamente non intervengono nemmeno i presenti(fosse successo a parti invertite, egli sarebbe stato linciato dalla folla per aver messo le mani addosso ad una donna): https://www.youtube.com/watch?v=pB50YcpN6CA&noredirect=1

-A riguardo dell' agghiacciante risposta del Quirinale alla lettera di due avvocati in merito al caso di quell' uomo sfregiato con l'acido dalla sua ex fidanzata, si legga: Fabio Nestola: http://adiantum.it/public/3532-william-pezzullo-e-lucia-annibali--vittime-di-uno-stesso-reato,-ma-per-il-quirinale-conta-il-genere.asp

-Fabio Nestola: Violenze in Famiglia:
http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/comm02/documenti_acquisiti/957%20FENBI%20-%20B.pdf ("Violenze in Famiglia: quello che l’ISTAT non dice")

-Sulla violenza domestica  e di "genere" si veda:
Fabrizio Napoleoni: http://www.uominibeta.org/articoli/cose-la-violenza-domestica/. Si legga anche qui: http://www.prweb.com/releases/2013/5/prweb10741752.htm ("Unprecedented Domestic Violence Study Affirms Need to Recognize Male Victims")

Qui vi è un altro riassunto, ancora più completo, di moltissimi studi scientifici e statistici  a livello internazionale sulla violenza, che appunto dimostrano come la violenza sia commessa equamente tra i due sessi: https://violenzafamiliare.wordpress.com/2013/07/19/3-la-calunnia-della-violenza-di-genere/
http://www.centriantiviolenza.eu/violenza-di-genere/ ("la violenza non ha genere")

E ancora:
http://violenza-donne.blogspot.it/2011/05/metanalisi-di-111-studi-sulla-violenza.html (Metanalisi di 111 studi sulla violenza di coppia)

http://maschileindividuale.wordpress.com/violenza-contro-le-donne-una-controlettura-indigesta/ ("VIOLENZA CONTRO LE DONNE, UNA CONTROLETTURA INDIGESTA")

Massimo Lattanzi, coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Stalking, afferma: "Non si puo’ e non si deve piu’ parlare di violenza di genere, ma di violenza trasversale”: http://www.stalking.it/?p=3598

In alcuni paesi anche a livello governativo vi sono ricerche bidirezionali sulla violenza domestica(e quindi non unidirizeonali come fatto in Italia con la "ricerca" governativa ISTAT) e si scoprono interessanti risultati. Ad esempio, una ricerca condotta in Germania dall' Istituto Federale tedesco Robert Koch Institut, operante per conto del Ministero della Sanità tedesco ha rivelato che nella coppia vi è una prevalenza di violenza femminile rispetto a quella maschile: http://violenza-donne.blogspot.it/2013/06/violenza-domestica-studio-germania.html

Una ricerca svedese conferma che nella violenza di coppia la donna aggredisce spesso per prima: http://violenza-donne.blogspot.it/2012/01/una-ricerca-svedese-conferma-che-nella.html

Per quanto riguarda invece il "femminicidio" in Italia, numeri alla mano non vi è nessuna emergenza: http://violenza-donne.blogspot.it/2012/08/in-italia-non-esiste-unemergenza.html

Una ricerca statistica  pubblicata sull' American Journal of Public Health, rileva una sostanziale parità nell' uso della violenza tra uomini e donne nella coppia: Daniel J. Whitaker,  PhD,Tadesse Haileyesus, Monica Swahn,  PhDand Linda S. Saltzman,  PhD  Differences in Frequency of Violence and Reported Injury Between Relationships With Reciprocal and Nonreciprocal Intimate Partner Violence. American Journal of Public Health: May 2007, Vol. 97, No. 5, pp. 941-947. :http://ajph.aphapublications.org/doi/abs/10.2105/AJPH.2005.079020

Alcuni ricercatori italiani hanno condotto una ricerca sulla violenza contro gli uomini nell'ambito del rapporto di coppia, usando gli stessi criteri della ricerca ISTAT del 2006 sulla violenza contro le donne, e i risultati pressochè identici  ad essa: http://www.vittimologia.it/rivista/articolo_macri_et_al_2012-03.pdf

-Sulla violenza femminile:
      La violenza femminile. Cos'è, come se ne parla. Dr. Eugenio Pelizzari PREFAZIONE di G. Giordano:  http://violenza-donne.blogspot.it/2009/09/la-violenza-femminile-cose-come-se-ne.html


6 commenti:

Prometeo ha detto...

ho affrontato anche io sul mio blog il tema dell'antifemminismo e continuerò a farlo...
sei nel mio blogroll...da un occhiata al mio ultimo articolo:

Vi è mai capitato che state mostrando un video interessante ad un amico e dopo 10 minuti di argomentazioni e dati, nel momento in cui il cronista o il relatore esprime la propria tesi conclusiva, il vostro amico sta fissando il vuoto o peggio ancora sta guardando lo schermo con l'espressione di una persona che ha appena fatto a botte contro un pullman??
E come si collega questo al fatto che gli italiani siano per la maggior parte creduloni?
Vieni a leggere il mio nuovo articolo:
http://giovaneopinionista.blogspot.it/2014/04/gli-stupidi-gli-italiani-e-la-sublime.html

Prometeo

vins ha detto...

Ora potreste aggiungere:
http://violenza-donne.blogspot.it/2014/04/alcune-violenze-femminili-dellanno-2013.html

http://violenza-donne.blogspot.it/2014/04/quella-violenza-che-la-tv-non-racconta.html
saluti
Vincenzo Mastriani

Icarus.10 ha detto...

@Vincenzo: Grazie, in questi giorni vedo di fare un aggiornamento.

@Prometeo: Ciao anche il tuo blog è nel mio blogroll. Per quanto riguarda il tuo articolo pieno di formule matematiche, lo leggerò con calma in questi giorni. A presto! :)

Anonimo ha detto...

Ciao Icarus.
Vedo con piacere che hai riattivato il blog. Molto bene.
Rino DV

Icarus.10 ha detto...

Ciao Rino, mi fa piacere che sei passato da queste parti.

Anonimo ha detto...

L "Italia è un criminale paese sessista femminista dove la misandria è di casa !
Dal 1975 una donna italiana può tranquillamente compiere anche gravi crimini sessuali e fisici ai danni di un uomo e spesso non subisce nemmeno una condanna morale o penale .
Se una donna respinta tradita evira o castra il suo uomo la donna maniaca compie i seguenti reati penali gravi nel fare tale gesto : stupra il suo ex uomo sessualmente gli provoca un danno fisico irreversibile ed un danno psicologico irreversibile , tenta anche un omicidio (un uomo evirato o castrato di brutto può anche restarci secco infine lo umilia pubblicamente lo denigra e sbeffeggia ed infine la donna criminale maniaca viene pure giustificata dalla maggioranza di donne stronze e maniache squilibrate affette da misandria ed infine compresi i mass-media criminali femministi ed infine le leggi sessiste femministe italiane che privilegiano le donne e spesso gli consentono di avere in tribunale una assoluzione o pene penali irrisorie .
In media
La donna criminale che compie tale atto a danno di un uomo viene anche fatta passare dai mass-media femministi sessisti come fosse una eroica donna
Cari maschi italiani dovete svegliarvi è protestare sugli abusi delle criminali leggi e morale femminista criminale .
La donna criminale che compie tale gesto mediamente viene condannata in Italia a soli 4- 12 mesi di galera in parole povere prende una multa penale .
Se un uomo tradito per umiliare la donna infedele la costringe ( una donna stuprata nel 90 % cento dei casi è consenziente ) ad avere un rapporto sessuale la donna diciamo stuprata non subisce nessun danno fisico né mentale .
Una donna stuprata subisce solo un danno nel suo orgoglio vaginale e si sente un po' umiliata .
Se un uomo tradito fa una cosa simile in un attimo di rabbia funesta viene condannato a 10 anni di galera per aver fatto una trombata con la sua ex donna infedele (mi sembrano un po' troppi ) ed infine questo uomo viene fatto passare da mostro .