lunedì 29 ottobre 2012

Femminismo:la notte dell' Etica

E' opinione diffusa sia tra i sostenitori che tra i critici del femminismo che il femminismo sia un fenomeno relativamente recente, iniziato al massimo verso fine 1700 e inizio 1800. La verità è invece che il femminismo, nel senso concettuale e non ideologico del termine, risale all' inizio della storia dell' umanità.


Prima di andare avanti con il discorso, però, per evitare equivoci, è assolutamente necessario precisare che in questo post l'aspetto del femminismo cui ci riferiamo non è quello legato alla questione dei ruoli di uomini e donne nel contesto della società, bensì a quello legato all' aspetto del modo  femminile di relazionarsi con l'altro sesso(maschile), anche perchè se è vero che le femministe militanti predicano l'intercambiabilità assoluta di ruoli uomini e donne,è anche vero che, nelle questioni pratiche, si guardano bene dal chiederla anche in quegli ambiti rischiosi e logoranti. Tipica doppia faccia femminista.

Precisato, quindi, a quale aspetto del femminismo ci stiamo riferendo in questo articolo, possiamo andare avanti.

Quelle donne che, in determinati contesti storici o geografici, ragionano e agiscono nei confronti degli uomini in modo  "non femminista" lo fanno in base all' Etica, non in base alla propria natura primordiale. Se molte donne del passato  aborrivano l'adulterio non era perchè per natura erano portate a pensarla così, ma perchè l' Etica-a quei tempi non ancora eclissata- insegnava(e insegna) che tradire il coniuge, specie il marito, era una cosa sbagliata. In assenza di tali regole etiche è molto probabile che una donna  ammogliata con un uomo non prestante e non forte tradisca il marito per accoppiarsi con un uomo prestante e forte al fine di dare piacere ai propri sensi  e, nell' eventualità, di assicurarsi una prole forte (che lei farà credere al marito tradito che tale prole "adulterina" sia sua). Perchè questo è l'istinto primordiale femminile.

Il Femminismo,  inteso come sistema culturale, oggi divenuto dominante, e foraggiato dal blocco di potere politico e mediatico, non ha fatto altro che sdoganare quei comportamenti naturali femminili che prima erano giustamente considerati immorali e lesivi nei confronti della dignità umana, in nome di una pretesa quanto distorta concezione della "libertà della donna", e di una lotta contro l' Etica(dopo approfondiremo questo discorso). Ma il femminismo inteso come forma mentis e modo di agire, nel suo aspetto della relazionalità con gli uomini, antecede ogni battaglia ideologica e sociale pro-donna nel corso dei tempi, in quanto ha origine nella natura stessa della donna. Il Femminismo, insomma, è vecchio quanto l' umanità.

Ecco perchè la donna, per sua natura, nel relazionarsi con gli uomini non può che agire secondo un' ottica femminista. Se così non fosse, significherebbe che lei andrebbe contro la propria natura, cioè contro i propri istinti primordiali, quindi contro la propria libertà naturale, insomma contro se stessa. Così non può essere.


"Nè puttane nè madonne, ma solo donne". In questo slogan è riassunto tutto il Femminismo, e quindi di ciò appena spiegato e ciò che spiegheremo. L' istinto primordiale femminile che predomina sull' Etica, quindi.

Il Femminismo, in quanto sistema culturale, quindi, è la ribellione dell' istinto primordiale femminile contro l' Etica umana a riguardo rapporto con l'altro sesso(maschile). Uno svincolamento dell' Etica dalla Natura(femminile).  L' Etica, nel rapporto fra i due sessi, crea un equilibrio, ponendo ad entrambi dei limiti reciproci, limiti necessari affinchè gli istinti primordiali di un sesso non prevalgano sull'altro sesso e quindi affinchè si stabilisca un'armonia volta al sano proseguimento della specie umana, e dopo vedremo meglio il perchè. L' Etica, ad esempio, fa sì che una donna non tradisca suo marito e non lo abbandoni, e che un uomo non stupri una donna. Ecco perchè questo svincolamento è preteso solo a senso unico, nel senso che la cultura femminista pretende invece che gli uomini non si svincolino affatto dall' Etica(a meno che non sia per volere femminile) a riguardo del rapporto con il sesso femminile. E questo per dare una libertà incontrollata alle donne. Il femminismo non vuole anche una libertà incontrollata per gli uomini, perchè ciò ovviamente andrebbe a discapito delle donne, così come la libertà incontrollata delle donne va a discapito degli uomini.

Insomma, se l' Etica dice di non fare agli altri ciò che non vuoi che sia fatto a te, la cultura femminista dice: puoi fare agli uomini(=assenza di Etica), ciò che invece non vuoi che gli uomini facciano a te(Etica). Se lei tradisce suo marito è "emancipazione" della donna(assenza di Etica), ma se lui tradisce la moglie, allora è un "maiale,  traditore"(Etica). Per non parlare poi se lui stupra: in tal caso, le donne chiedono le più atroci punizioni per il presunto stupratore.Ma se lei ammazza(quindi una violenza ancora più grave dello stupro) il figlioletto o il marito, allora viene compatita  o giustificata da moltissime donne. Questi qui sono solo due esempi fra i milioni che se ne  potrebbero fare a riguardo di questo discorso, e che descrivono l'essenza della mentalità femminista.

Pertanto assodato che una parte dell' agire femminista, cioè relativamente al rapporto con il maschile, trova origine in certi istinti naturali primordiali  femminili, il miglioramento del rapporto fra i due sessi-rapporto minato dall'attuale criminalizzazione culturale e mediatica contro il genere maschile accusato di essere "oppressore" del genere femminile- passa necessariamente attraverso la rivalutazione e rivalorizzazione dell' Etica e del suo ricollocamento nel solco della Natura(umana).

 Ciò che contraddistingue gli esseri umani dalle bestie, infatti, non è tanto l' intelligenza quanto invece la capacità intrinseca di produrre un' Etica. Questo perchè chi più chi meno, alcuni animali sono dotati di una intelligenza(scimmie, cani, delfini, etc), che per quanto siano nettamente inferiori a quella umana, comunque sempre di forme di intelligenza si trattano. L' Etica, invece, no. E' assente in tutti gli animali. Tutte quelle forme di regole e  gerarchie presenti all' interno di alcune specie animali non sono frutto di un processo morale ed etico, ma dell' istinto di quella determinata specie, in quanto tali regole e gerarchie non si basano su una forma di principio di rispetto tra gli individui della suddetta specie.

  Con la distruzione dell' Etica, alla lunga viene ad eclissarsi anche la Natura umana, in quanto come abbiamo visto, l' Etica è naturale manifestazione della Natura umana nel suo insieme, così come i raggi del sole sono naturale manifestazione del sole. Pertanto svincolare l' Etica dalla Natura(umana), comporta un deterioramento di quest' ultima, nel senso di un deterioramento del proseguimento e dell'andamento della specie umana.

Va precisato, tuttavia, che l' Etica non può essere identificata con i "processi culturali" che si sono susseguiti e che si susseguono nel corso della storia dell' umanità, in quanto essa è una, unica, e soprattutto è oggettiva perchè finalizzata al progredire e al corretto andamento della specie umana(e dopo spiegheremo il motivo), mentre di processi culturali ve ne sono tanti e variegati, chi buoni, chi cattivi, chi invece nè l'una nè l'altra cosa. Certamente, Etica e Cultura sono relazionate, e in taluni casi hanno anche molte cose in comune, ma non sono la stessa cosa. La relazione che c'è tra queste due, tuttavia, esula dagli scopi di questo articolo, quindi non ci soffermeremo su questo aspetto. Qui stiamo trattano l' solo e soltanto l' Etica e del suo legame imprescindibile con la natura umana..

 Il principale principio Etico della specie umana è basato e incentrato sulla Monogamia, cioè quella  monogamica e stabile(a vita, cioè finchè morte non separi), non importa se etero o omo. Sin da quando è nata l' umanità, cioè  decine di migliaia di anni fa, gli uomini trovavano spontaneo, unirsi stabilmente, cioè a vita, con una donna al fine di ricevere affetto, premura, e stabilità sentimentale. Ugualmente, le donne. Nel corso del tempo, poi, questa naturale esigenza umana venne regolarizzata attraverso una serie di normative sociali e/o religiose che appunto si adattarono ad essa, dando luogo quindi all' istituzione della coppia monogamica come perno delle società umane che si susseguirono nel corso della Storia. Un abbinamento naturale, quindi, tra Natura e Etica. E attraverso questo abbinamento naturale che diede vita all' istituzione della monogamia, l'umanità si è progredita via via nel corso del tempo correggendo man mano i propri errori, e quindi migliorando progressivamente. L'Etica naturale familiare fà sì che l'innata tentazione sessuale del maschio si coniughi con lo  spirito dell' unità e stabilità familiare, e fa sì che l' innata tentazione sessuale della femmina non porti quest' ultima ad abbandonare suo marito per accoppiarsi con un altro uomo più forte o attraente. Insomma l'etica familiare crea un equilibrio tra uomini e donne nel loro rapporto reciproco, al fine della salvaguardia della specie umana, perchè senza tale armonia e stabilità, la specie umana si deteriora e si estingue, e ora vediamo il perchè.

Da quando è incominciata ad imporsi una mentalità distruttiva, relativista e nichilista, di chiaro stampo Femminista, con la conseguente criminalizzazione della monogamia ed esaltazione e legalizzazione della Liberazione Sessuale Femminista, cioè separazioni facili, rapporti "liberi" ed effimeri,e quant'altro , il corso del processo umano ha interrotto il suo andamento evolutivo per invertirsi in un andamento involutivo che scindiamo in tre fasi:

1)Denatalità: è dimostrato che nei contesti dove vige la cultura del divorzio e della liberazione sessuale femminista, si registra un processo di denatalità. Al contrario, in quei contesti in cui la famiglia è tenuta in alta considerazione, il tasso di natalità segue il naturale "trend" di crescita della specie umana. Quindi questa è una chiara dimostrazione di come il sistema monogamico è imprescindibile dalla natura della specie specie umana, perchè permette la sana crescita e armonia di quest' ultima. Pertanto se tutti i contesti del pianeta seguissero il modello culturale  femminista occidentale sulla liberazione sessuale femminista, la specie umana si estinguerebbe nel giro di poche generazioni.

 (Chiariamo: io non sono certo un sostenitore della natalità o meno, mi limito solo  a registrare che l'effetto  (tra i tanti) di questo degrado sopra descritto è la denatalità. Quindi non trovo la denatalità sbagliata in sè (non mi pronuncio proprio), trovo sbagliato il degrado sociale di cui la denatalità è conseguenza.)

2)Infelicità diffusa: Non è un caso che il tasso di infelicità sia molto maggiore nei paesi sviluppati femministi occidentali rispetto ad alcuni contesti africani e asiatici dove invece vige una mentalità pro-family.  Questo perchè si possono avere tutte le più belle macchine che si voglia, tutte le comodità materiali che si vogliano,  si possono sposare tutte le ideologie politically correct fondate sul "peace & love" che si vogliano, e quant'altro,  ma se vengono a mancare quei bisogni primari esistenziali-amore, affetto, stabilità sentimentale "finchè morte non separi"- valorizzati e regolarizzati da determinate regole morali ed etiche, l' essere umano non può vivere con serenità e armonia e quindi il tessuto sociale si deteriora e diventa infelice. Questa società femminista occidentale, basata sul divorzio e sulla liberazione sessuale femminista, è una società infelice e nevrotica,anche se i suoi promotori e fautori fingono di dirsi felici e sereni a furia di un auto-convincimento ideologico.

3)Guerra tra i due sessi: anzi di un sesso(femminile) contro l'altro(maschile). Descrivere l' umanità e la sua storia e il suo presente come oppressione del sesso maschile contro quello femminile-attraverso una opera di mistificazione senza precedenti- come se fossero due blocchi monolitici e contrapposti di cui l' uno(maschile)  oppressore dell'altro(femminile), non ha fatto altro che portare le donne ad assumere un atteggiamento collettivo di rancore e di credito verso il maschile, e gli uomini, invece,  un atteggiamento di senso di colpa collettiva e quindi di riverenza emotiva nei confronti delle donne. La criminalizzazione nei confronti del genere maschile è funzionale alla criminalizzazione dell' Etica, in quanto quest' ultima non permette la libertà incontrollata delle donne nel loro rapporto con gli uomini(così come ovviamente non la permette nemmeno a parti invertite). Ma se la specie umana per andare avanti ha bisogno dell' armonia ed equilibrio tra entrambi i sessi, logicamente, la guerra fra i sessi è distruttiva per l'andamento della specie umana. Tale guerra tra i sessi ha portato inevitabilmente, tra le altre cose, allo sfascio della Famiglia. Quindi ciò si riconduce, a sua volta, alle due fasi precedenti.

Quindi questa infelicità diffusa e guerra fra i due sessi  sono tre fasi conseguenziali dello stesso processo degenerativo e distruttivo contro la specie umana ingenerato dalla cultura femminista e relativista oggi imperante. Un processo che sta distruggendo la società occidentale e pian piano distruggerà tutta l' Umanità, se il terribile Virus femminista non verrà neutralizzato. Per far ciò, come detto prima, bisogna creare un contro-processo che ristabilisca il senso dell' Etica a riguardo del rapporto fra i due sessi. La rivalorizzazione della monogamia e quindi la diffusione e l'affermazione di una mentalità  che scacci e prendi il posto di questa cultura femminista imperante, dovrà essere la fase principale di tale contro-processo.



NOTE

-Il concetto di Etica va ben oltre il contesto del rapporto fra i due sessi, ma in questo articolo il discorso dell' Etica è particolarizzato al contesto del rapporto fra i due sessi.

-La Liberazione Sessuale Femminista ha favorito sole le donne, e sfavorito gli uomini, perchè sono  le donne(così come le femmine tutte le altre specie animali) ad avere il potere decisionale sessuale, potere che gli uomini non hanno(così come tutti gli altri maschi di tutte le altre specie)-eccetto  i "maschi alpha"(cioè i maschi dominanti, quindi i potenti o i quelli molto belli esteriormente)- in quanto sono quasi sempre gli uomini a dover corteggiare vista la loro maggiore carica sessuale ormonale, e quindi a subire il rifiuto o il consenso della donna, e che quindi vengono a trovarsi inevitabilmente in uno stato di subordinazione morale e psicologica nei confronti del femminile.

-La critica al femminismo è anche critica al maschile, perchè se non fosse per la subordinazione psicologica ed emotiva di molti uomini nei confronti del femminile, il Femminismo in quanto sistema culturale, mediatico e istituzionale non si sarebbe mai affermato.

-Sia chiaro, il principio dell' indissolubilità del matrimonio implica anche il dovere coniugale, cioè  dare sesso al coniuge(a meno di malattie, disfunzioni, indisposizioni varie, etc), marito o moglie che sia. Oggi la cultura femminista spinge le mogli a non dare sesso ai mariti, cosicchè molti mariti si ritrovano ingabbiati e frustrati. Alcuni di questi mariti, ingiustamente privati del diritto al sesso dalle loro mogli, a volte si sentono costretti a cercare sesso con una prostituta per ottenere quel diritto negato ingiustamente dalle loro mogli.

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-Ovviamente non è solo il Femminismo in se stesso a creare questo sfascio della società, in quanto vi è anche l' aspetto dell' edonismo, ma questo  aspetto è strettamente correlato e imprescindibile con il femminismo, se non addirittura parte integrante di esso.

updates 4/8/2013

8 commenti:

Prometeo ha detto...

da "GLI UOMINI DEVONO FARLA SEDUTI" alla TASSA SUL PENE, ovvero il tramonto del delirio FEMMINISTA

1)Gruppi femministi dell'Università di Stoccolma hanno stabilito che sarebbe opportuno rimuovere dalle toilettes dell'Università tutti gli urinatoi "per uomini" in quanto intrinsecamente discriminatori.
2)Tassare alla nascita tutti i bambini maschi. “Tassarli in quanto maschi perché siccome gli uomini a parità di incarico guadagnano il 25% in più delle donne è giusto che rifondano la somma che usurperanno fin dal momento in cui vengono la mondo”

Questi ed altri deliri di una società che oramai ha raggiunto l'apice della sua trasformazione deformante, nel mio ultimo articolo sul blog GIOVANEOPINIONISTA...

2013: uomo e donna,disuguaglianze oconflitti?
Buona Lettura

http://giovaneopinionista.blogspot.it/2013/01/da-gli-uomini-devono-farla-seduti-alla.html

Prometeo ha detto...

SIMBOLISMO
Dalle principesse delle fiabe alle donne moderne...come le fiabe hanno cambiato le donne!

- COME HANNO FATTO LE FIABE A DEVIARE GENERAZIONI INTERE DI DONNE??
- Perchè "la sirenetta" Disney è diseducativa?
- Quali sono gli "incidenti di crescita" che solitamente sorprendono il sesso femminile?
- Perchè la maggior parte delle fiabe ha come protagonista una principessa?
- Cosa rappresentano nella vita reale il principe e la principessa delle fiabe?
- Quale personaggio maschile rappresenta il miglior compagno per la vita: Il cacciatore, il cavaliere o il principe? E perchè?

questo e molto altro nel mio ultimo articolo sul blog GIOVANE OPINIONISTA

Buona lettura!
http://giovaneopinionista.blogspot.it/2013/01/dalle-principesse-delle-fiabe-alle.html

Unknown ha detto...

Veramente un grande articolo, complimenti all'autore. Mi piacerebbe che si approfondisse la questione relativamente alla relazione che esiste tra Etica e Cultura e perchè si afferma che non sono la stessa cosa. E' un passo appena accennato all'interno dell'articolo e rimasto in sospeso ma che mi ha incuriosito parecchio.

Icarus.10 ha detto...

Ciao Ethans, benvenuto e grazie per l'apprezzamento!
Non ho approfondito la questione sulla differenza tra etica e cultura, un pò perchè avrebbe esulato dallo scopo di questo mio articolo, un pò perchè dato che non sono uno specialista in materia su questioni prettamente antropologiche, evito di avventurarmi oltre le mie competenze.

Etica e Cultura hanno in comune il fatto che entrambe riflettono la natura umana nelle sue attitudini e inclinazioni,pertanto non possono essere separate dalla natura umana. La "Cultura" è un fenomeno generale e generalizzato che investe ogni aspetto e momento dei modelli e comportamenti sociali, sia nelle cose positive che negative, perchè l' essere umano per natura è portato sia a fare cose buone(ad es. amare, rispettare, etc) che cattive(fare i furbetti, non rispettare regole, odiare, rubare, uccidere", etc).Ad es. si può parlare "cultura della pace","cultura nazionalista", "cultura della legalità","cultura del rispetto altrui", "cultura dell'amore", "cultura dell' illegalità", "cultura del razzismo", etc, per esprimere una mentalità presente in modo più o meno radicato in un determinato contesto. L' Etica invece, è circoscritta solo alle norme base di convivenza tra esseri umani, senza le quali, la civiltà umana si abbasserebbe alla logica della Jungla o delle Caverne, come purtroppo oggi sta succedendo un pò alla volta: aver messo le donne contro gli uomini ha causato lo sfascio della famiglia, e quindi della società.
Certamente l'aspetto dell' Etica non può essere liquidato in due righe, però a mio avviso così come tutte le leggi dell' Elettromagnetismo possono essere sintetizzate in 4 equazioni integro-differenziali(equazioni di Maxwell), allo stesso modo l' Etica può essere sintetizzata in queste due affermazioni:

1)Ama il tuo prossimo come te stesso.
2)Non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te.

La 1) è certamente un pò difficile da mettere in pratica verso tutte le persone, ma la 2)certamente è più che possibile e doverosa metterla in atto.

Tu, pensa, Ethans, qualche volta ho sentito femministe o altre persone appartenenti allo stesso ciarpame culturale, invocare l'"etica", ma è come sentire un nazista che invoca la "tolleranza"!

Bastiancontrario ha detto...

Ciao Icarus,
Complimenti per l'articolo, cosi' ottimo e completo che quasi è impossibile commentarlo!

Vedi, io sbaglierò, ma la mia logica molto spesso è: "A mali estremi estremi rimedi". E' inutile un dialogo, o se vogliamo una forma di diplomazia con le donne odierne, perchè sono arrivate a una forma di superbia tale, che se non è paragonabile a quella di lucifero quando si ribellò a Dio Padre, poco ci manca. E come Eva sbagliò clamorosamente nel dare confidenza al nemico (il serpente), io dico che per noi è la stessa cosa. Tanto per noi uomini la seduzione che la donna ha presso di noi, è paragonabile a quella del serpente verso Eva o giù di li'. Eva avrebbe potuto sconfiggere il tentatore dicendo "RINUNCIO". Invece si fermò a dialogare col nemico restandone irretita. Cosi' dovremmo fare noi uomini con le donne attuali. Inutile dialogare con loro, dobbiamo dire: "RINUNCIO". Il nostro rinuncio ovviamente non equivale a non rivolgerle mai la parola, ma rinuncio a considerarti, rinuncio ad essere a cavaliere, rinuncio a corteggiarti, rinuncio a salutarti, rinuncio a farti sentire importante, ecc. ecc. O anche loro lo fanno a noi (fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te), oppure ARIA! Abbassiamogli la cresta a "lorsignore" e vediamo cosa succede. Nel caso perseverino nella superbia, vuol dire che non possiamo farci niente e ognuno per la sua strada. Icarus, come si può essere attratti da chi non è attratta verso di noi manco per niente? Il nemico si sconfigge COMBATTENDOLO, non certo dialogandoci.

Icarus.10 ha detto...

Ciao Bastian.
Uomini e Donne, non solo non sono uguali e intercambiabili, ma nemmeno complementari, o meglio sono complementari solo dal punto di vista genitale-riproduttivo, per il resto sono totalmente agli antipodi. Ma è anche evidente che questa incompatibilità seppure reciproca non è simmetrica in quanto almeno gli uomini, forse per uno spirito "cavalleresco" o altro, tendono a comprendere le problematiche femminili verso l'altro sesso,generalmente da parte delle donne vi è chiusura totale verso le problematiche maschili nei confronti dell'altro sesso(almeno che l' uomo in questione non sia il proprio figlio o fratello).
Solo il ristabilimento dell' Etica nei rapporti fra i due sessi, unito alla sconfitta della propaganda femminista mediatica e culturale, può attutire questo astio femminile contro il maschile, e quindi arrestare questo sfascio della famiglia, e di conseguenza, della società.

vanos ha detto...

Link interessante:

http://www.pierolaporta.it/invenzione-del-femminicidio-di-e-paoloni/

Icarus.10 ha detto...

Ciao Ivan, è sempre un piacere risentirti. Da un pò di tempo mi sto "assentando" da QM e dintorni, perchè ho poco tempo. Fra qualche mese quando e se avrò risolto alcuni problemi, ritornerò in attività.
Grazie per il link interessante, chi ha scritto questo articolo sicuramente conoscerà i nostri siti, pare un QMista da come scrive. L' ho sempre detto che il movente in "in quanto donna" è una bufala femminista e istituzionale.
Ciao e a risentirci.