mercoledì 17 novembre 2010

Femminismo, Sinistra vera e Sinistra "OGM"

"Essere progressisti significa combattere l'aggressività del forte sul più debole - dell'uomo sulla donna" ( parole di Pierluigi Bersani, segretario del Partito Democratico.)

Da tempo volevo scrivere un articolo in merito alla concezione dell'attuale sinistra, o meglio autoproclamata "sinistra", a riguardo dei due generi(maschile e femminile), e ai relativi rapporti reciproci. Le parole di Bersani mi hanno dato una forte ispirazione per mettere nero su bianco ,se non altro perchè rappresentano una sintesi perfetta di ciò che da sempre viene espresso in quel determinato ambito politico-culturale a riguardo del rapporto fra i sessi.
Non che a Destra le cose vadano meglio in quel senso, anzi, soprattutto in questi ultimi periodi, la destra,specie quella Leghista e berlusconiana, in termini di femminismo ha raggiunto e, in taluni casi, superato la sinistra.Solo che le istanze femministe, per la destra rappresentano solo una parte-seppure molto importante- del suo bagaglio politico, cioè quella relativa alla questione della sicurezza e della repressione del crimine(in particolare sugli "stupri"), invece per questa attuale (falsa)sinistra tali istanze sono diventate la sua quint'essenza, la sua ragion d'esistere, in quanto quest' ultima, come sappiamo, si identifica proprio nella difesa del più debole contro il più forte. E siccome queste ultime due categorie-e le parole di Bersani lo confermano-sono rappresentate rispettivamente dalle donne e dagli uomini, si deduce che la  principale linea d'azione politica della sinistra non può che essere, appunto, quella della lotta delle donne contro gli uomini(1). Dal "proletari di tutto il mondo, unitevi" al "donne di tutto il mondo, unitevi". Dalla lotta di classe alla lotta di genere. Dal classismo all' interclassismo. Dalla Sinistra Vera alla Sinistra "OGM"(geneticamente modificata)

 "Essere progressisti significa combattere l'aggressività del forte sul più debole - di Israele contro i Palestinesi, dei capitalisti sfruttatori contro i proletari, dei fortunati contro gli sfigati?"

"No, degli uomini contro le donne!"

 Da ora in poi, questo significherà essere di "sinistra". Non già che le contrapposte categorie sopracitate siano state cancellate dalle parole d'ordine della sinistra, bensì sono state affiancate e sovrapposte da altre due contrapposte categorie di genere, cioè l'uomo oppressore e la donna vittima.Con tutta la mostruosa contraddizione che ne consegue, perchè quando si affianca la lotta di classe e antiimperialista a quella di genere(che è quindi interclassista), inevitabilmente sorgerà conflittualità tra i due aspetti. Ad esempio non si può certo conciliare  la lotta delle donne(a prescindere dal loro stato sociale) contro il "maschio"(a prescindere dal suo stato sociale) con la difesa dell' operaio padre di famiglia che muore(che rappresenta la maggioranza dei morti sul lavoro) oppure del papà o del ragazzino palestinese o irakeno ucciso o torturato(magari da una "soldatessa" israeliana o americana). Il classismo non può sposarsi con l'interclassismo. Il lupo con la pecora. La pecora con il cavolfiore. O l'uno o l'altro.


Si parla della persecuzione che subiscono gli uomini in ambito post divorzio oppure mediante false accuse di abusi sessuali o di maltrattamenti in famiglia,e purtroppo la grande la maggioranza degli avvocati divorzisti e/o di parte civile che contribuiscono a questa persecuzione contro i suddetti uomini, è schierata politicamente a sinistra, spesso nella sinistra dura e militante.

La figura dell'avvocato di parte civile come una sorta di "robin hood" che difende il più debole e l'oppresso contro il più forte e persecutore, è da sempre un inconfondibile emblema della sinistra militante. E ora che la sinistra ha sposato la lotta di genere, anche la donna-ogni donna in quanto donna e non in quanto eventualmente  appartenente ad una classe sociale o categoria cara alla lotta di classe- è subentrata tra le categorie  "deboli" da difendere a prescindere. La figura dell' oppressore, agli occhi della sinistra, da sempre incarnata dal padrone sfruttatore,dall'agente che manganella un immigrato o uno studente, dalle truppe israeliane o americane che bombardano un villaggio palestinese, e così via, da un pò di tempo  è incarnata anche e soprattutto dal genere maschile(eccetto quegli uomini pentiti e rieducati secondo il verbo femminista, stile Bersani)(2) cui si contrappone la donna la quale in quanto donna, a prescindere dalla sua persona e dal suo stato sociale o personale,anche se magari dovesse essere una calunniatrice, una truffatrice o una sadica approfittatrice succhia soldi dall'ex marito, è considerata una sorta di noglobal,  di proletaria o palestinese.Insomma una debole e vittima a prescindere solo in quanto donna(3).Tocca all'avvocato radical chic di sinistra perorare la sua causa. La destra formula leggi repressive anti-uomini(specie in tema di violenza sessuale),e la sinistra le metabolizza e le applica alla grande.


Ecco in che contraddizione  è caduta l'attuale sinistra, o comunque, una sua gran parte. Una bella opera di ingegneria sociale e di manipolazione emotiva in senso antimaschile, ha trasformato quello(cioè la sinistra) che doveva essere-e talvolta in passato è riuscita ad essere-un laboratorio sociale di massa in senso "dirittoumanistico", pacifista e "operaistico", in una sorta di "campo di addestramento" per la guerra tra i generi, che è poi una guerra tra poveri perchè gli "Alpha" dei due generi, cioè  i maschi e le femmine della classi alte, difficilmente ne risentono di questo conflitto, o ne risentono in forma meno traumatica(quando ci sono soldi e potere, almeno i disagi materiali si evitano).

La destra invece sposando le istanze femministe non è caduta in nessuna contraddizione, in quanto, come accennato prima,il femminismo è pienamente funzionale a quelle logiche repressive e carcerarie proprie di ogni destra. E comunque la tragedia che scaturisce da una guerra fra classi povere,ingenerata dal femminismo(4),  non rientra certo nelle preoccupazioni del pensiero conservatore.

Mentre a sinistra, il femminismo, depistando la lotta a favore dei deboli in lotta della donna contro il maschio(la quale lotta, appunto, è in contraddizione con la prima), è riuscito a mutare l'essenza stessa della sinistra sostituendosi ad essa, alla stessa stregua di un "ficus assassino"(una pianta "strangolatrice") il quale mettendo le radici vicino ad una malcapitata pianta cresce man mano su quest' ultima, fino a "strangolarla", e quindi prendendo il posto di essa. Bisogna, quindi, estirpare quelle radici del fico assassino prima che altre "piante" di sinistra siano strangolate con la conseguente vittoria irrimediabile e definitiva del femminismo.

Ecco perchè la lotta per la Questione Maschile(QM)(5)  non può che essere affrontata e quindi risolta sotto una prospettiva di sinistra. Quindi pur essendo legittimi,e anzi auspicabili, approcci alla QM sotto ogni prospettiva politica, solo quello sotto la prospettiva di sinistra può risultare efficace.

Se lo slogan sul "maschio assassino" stampato in caratteri cubitali sulla prima pagina di "Liberazione" è in contraddizione con la lotta tipica della sinistra contro le morti sul lavoro(che come sappiamo sono in gran parte maschili),se la condizione di povertà e/o di assenza di dimora  di un uomo cagionata dalle angherie dell' ex moglie è in contraddizione con la lotta tipica della sinistra contro le ingiustizie sociali e favore dei senza tetto, se la tragica situazione di un uomo in galera senza diritti e senza possibilità di difesa, pene alternative o sconti, per via di una accusa(e/o condanna) per violenza sessuale, è in contraddizione con la lotta tipica della sinistra a favore dei diritti umani e  di quelli dei detenuti, e così via, allora  si rende evidente che il femminismo c'entra con la sinistra come i cavoli a merenda. Se si riuscirà a far risultare evidente ciò,  il femminismo perderà credito nell'ambito della sinistra, e quindi finirà per essere delegittimato e,quindi, per scomparire.

Proprio perchè la lotta di genere non ha nulla a che vedere con la lotta di classe(anzi, è in antitesi con essa)(6),e che il giusto e sacrosanto concetto di Uguaglianza e Parità, proprio della Sinistra, consistente nella parità di diritti, doveri e condizioni senza distinzioni di sesso, razza o religione non ha nulla a che vedere con il falso concetto di "parità e uguaglianza" femminista caratterizzato invece dalle discriminazioni "positive", corsie preferenziali, oltre che da un aggressivo vittimismo e senso di rivalsa anti maschile(Male Bashing).

Al contrario, concepire la QM come lotta contro la sinistra, non farà altro che concedere implicitamente uno status politico al femminismo, e quindi a rafforzarlo, quando invece quest' ultimo  altro non è che un miscuglio di pulsioni isteriche antimaschili, spacciate per "lotta per la parità", e quindi se c'è un errore che proprio non si dovrebbe commettere è quello di dargli una sorta di "patente" politica.

Da altro canto sposare la battaglia della Questione Maschile con posizioni contigue alla  Lega e Berlusconi, o addirittura-come vorrebbero alcuni- precludere  la sinistra dalla battaglia per la QM, significherebbe legare e subordinare la QM alla logica dell'alternanza politica destra/sinistra: quando vi è la destra al governo, niente femminismo; quando vi è la sinistra al governo, invece ci sarà femminismo. Quindi in tal caso il femminismo istituzionale, seppure alternato, non cesserebbe mai di esistere, ergo la QM non verrebbe mai risolta. A meno che la sinistra non scompaia definitivamente in occidente, cosa che invece oltre ad essere impossibile, sarebbe anche antidemocratica e liberticida(dittatura stile Pinochet). Se poi si aggiunge, come abbiamo detto prima, che la destra non è meno femminista della sinistra e che, anzi, le legislazioni più forcaiole e liberticide in tema di "violenza di genere" nonchè gli attuali decreti sulle quote rosa portano il marchio della destra, ci si rende conto del doppio pasticcio che si combinerebbe.

E se si considera che questa è stata la linea d'azione che ha contraddistinto una parte per nulla minoritaria del Movimento che si batte per la QM, si capisce bene perchè, fino ad ora, si sono raccolte tante sconfitte. A tutto vantaggio delle istanze femministe più aggressive.

Tutto ciò a causa di questi feticisti della sconfitta.

Note
1) Per la mentalità femminista, in realtà, non tutti gli uomini sono "cattivi"(cioè i "non cattivi" sono coloro, come Bersani, che sono "pentiti" di essere maschi) ma tutti i "cattivi" sono uomini:quindi le donne, per natura, sono tutte "buone".
2)In realtà anche gli uomini femministi sono colpiti dall' ingiustizia femminista in quanto le "discriminazioni positive" a favore delle donne(in ambito lavorativo, pensionistico, giuridico, giudiziario, sociale, ecc) sono penalizzanti per tutti gli uomini.
3) Per la propaganda femminista, il Male è identificato nella forza fisica in se, e non nella cattiveria e malvagità, altrimenti, dato l'alto numero di depressi,alcolizzati e suicidi maschili per ragioni sentimentali e/o in ambito post divorzio, il genere femminile occidentale finirebbe sul banco degli imputati. E questo non si concilierebbe con la "Verità" femminista che si regge sul dogma dell'eterna innocenza femminile.Il femminismo è profondamente immorale e disumano in quanto non è capace di concepire e comprendere i sentimenti e la sofferenza(specie se maschili).
4) Il termine "Femminismo" benchè messo al singolare è da intendersi al plurale. Femminismo di sinistra e Femminismo di destra differiscono  per le opposte vedute sull'aborto , ma convergono nel mettere il genere maschile sul banco degli imputati e nella logica "carcerista" e repressiva.
5) Per "Questione Maschile"(QM) si intende la condizione di discriminazione e di disagio(materiale o morale) in cui versa l'uomo comune non appartenente alle classi dominanti, in questa società femminista occidentale caratterizzata da ogni sorta di discriminazione "positiva"(in campo lavorativo, pensionistico, legislativo, giudiziario, sociale, ecc) a favore delle donne(di ogni classe sociale)
6) Infatti il primo a criticare il femminismo fu proprio un marxista, Ernest Belfort Bax, il quale già nel lontano 1913, in un suo famoso trattato intitolato "The Fraud of Feminism", smascherò l' imbroglio e il depistaggio femministi.

11 commenti:

Riccardo ha detto...

Ottimo articolo, spiega bene come il tumore femminista abbia distrutto la Sinistra dall'interno, rendendola totalmente nociva nel mondo contemporaneo. Si spera che la controinformazione vicina alla Sinistra si renda conto una volta per tutte che il femminismo è il nemico, tanto quanto l'imperialismo, l'americanismo, e il neocolonialismo, sia esso sionista o nato/yankee.

Icarus.10 ha detto...

Già. Vi è un incrocio tra due contraddizioni. La Sinistra(quella radicale) se da un lato predica la lotta contro i yankee e i sionisti dall'altro lato predica il femminismo più becero. Mentre una buona parte del movimento antifemminista italiano, se da un lato combatte il razzismo femminista, dall'altro lato sposa le istanze NeoCons più squallide.
Insomma, una frittata.

Riccardo ha detto...

La coerenza è merce rara di questi tempi.

Anonimo ha detto...

Bene Icarus.
La battaglia è durissima, ma è anche la più intrigante e interessante di questo 3° Millennio.

Andiamo avanti.

Rino DV

(Ottima la leggibilità della nuova grafifa)

Icarus.10 ha detto...

Ok, grazie per l'apprezzamento!

Nelson ha detto...

Quindi ti riferivi a questo qui?

Icarus.10 ha detto...

Il blog che hai linkato, "RagioniMaschili", che ben conosco e leggo regolarmente, afferma che Berlusconi è la via, la vita, la verità per la battaglia per la QM.
Contento lui..che ti devo dire.

No, non era un attacco personale(Iulbrinner, l'autore di quel blog, comunque è onestamente e sinceramente impegnato nella causa),ma un discorso rivolto in generale contro alcuni settori del momas che ormai sono diventati una parodia della battaglia per QM.

Nelson ha detto...

Sì, ma cmq si vede che ce l'hai anche con lui.
Va bene, allora ce l'hai soprattutto con i Maschi Selvatici?

Icarus.10 ha detto...

Nelson(Mandela o Piquet?) mi stai facendo un terzo grado che non gradisco.

No, non mi riferisco ai Maschi Selvatici, anzi più volte ho avuto modo di apprezzare l'onestà intellettuale di Armando e Cesare(che gestiscono il blog che hai linkato).

Su Iulbrinner, te lo ho detto, te lo ribadisco ora, e non te lo ripeterò più. Mi riferivo in generale specie verso quegli isterici e disonesti anticomunisti o filoleghisti del momas.

Per quanto riguarda Iulbrinner, per lui la causa della nascita e del consolidamento del femminismo va ascritta all'ambientalismo, all' operaismo, al "solidarismo", al pacifismo, ecc Quindi quando verranno sconfitte(cioè mai) queste istanze dal punto di vista politico, verrà sconfitto anche il femminismo(cioè, mai): questo, quindi, è il suo approccio per risolvere la QM, approccio che reputo errato, ed è totalmente diverso dal mio.

Tuttavia peroriamo la stessa causa e combattiamo la stesso nemico, quindi mai e poi ci dovrebbero essere "nemici" in questo ambito.

Nelson ha detto...

Icaro, guarda cosa dicono di te su quel blog:"Il vero grande problema è che sono "scienziati" di questo tipo - incapaci persino di capire quello che leggono - che vorrebbero occuparsi di questione maschile"

Icarus.10 ha detto...

Sì avevo già letto. Mi spiace constatare che anche Iulbrinner non si sottrae a questa moda molto diffusa all' interno del momas di stilare classificazioni su chi è degno militante della QM e chi no. Bene, bene.

Allora, io non ho mai detto che Iulbrinner sostenga che il Berlusconi politico incarni la causa della QM. Io mi riferivo-attenendomi al suo articolo- al Berlusconi uomo e maschio. Il problema è che il Pdl, in particolare Forza Italia,si identifica proprio nella persona e negli interessi(finanziari e giudiziari) del suo capo, Berlusconi, senza il cui carisma da showman, non avrebbe ragione d'esistere o comunque se riucisse ad esistere avrebbe percentuali basse. Quindi non c'è differenza tra Berlusconi politico e Berlusconi uomo. Sono la stessa cosa.

Ma se vogliamo negare questo fatto e vogliamo riferirci solo ed esclusivamente al berlusconi uomo, io a differenza di Iulbrinner non vedo in lui(berlusconi) un esempio di maschilità da contrapporre al maschio politicamente corretto tanto caro al femminismo, anche perchè diversamente da quanto vorrebbe far capire Iul, affermare pubblicamente di preferire una bella ragazza ad un gay non è da maschio politicamente scorretto, anzi combacia in pieno con la mentalità del maschio comune odierno figodipendente e castrato pisologicamente nei confronti del Femminile. Infatti prova solo a criticare il femminismo davanti a qualunque maschio comune di oggi e ti vedrai rispondere in maniera beffarda con un "ma per caso sei gay?"
Provare per credere!

Poi è anche vero che Berlusconi è stato attaccato dal femminismo per via delle sue avventure sessuali, e in questo caso, sì, effettivamente è stato un bersaglio del femminismo in quanto maschio. Però ciò non basta a collocare il Berlusconi uomo e maschio come modello di maschilità non pentita, in quanto, egli, il suo diritto al sesso lo rivendica solo per se e per i maschi della sua casta precludendolo quindi a tutti gli uomini comuni delle classi non dominanti che poi sono quelli i maggiori bersagli e vittime del femminismo e quindi è a loro che si rivolge principalmente la QM. Basti pensare le leggi del suo governo contro i clienti di prostitute da strada e i tanti decreti sulla violenza sessuale e molestie sessuali.Senza contare poi tutte le esternazioni da maschio pentito che ha fatto Berlusconi nel corso della sua carriera politica("le donne sono più brave degli uomini", "dobbiamo mettere soldati a proteggere ogni bella donna", ecc)

Quindi in conclusione Berlusconi sia come politico che come uomo e maschio è quanto di più diverso e inconciliabile con una maschilità contrapposta al femminismo ci possa essere.
Con buona pace di Iulbrinner

25 novembre 2010 20:14