giovedì 5 novembre 2009

La Giustizia nelle mani del popolino


Le inquietanti foto del cadavere,straziato dalle percosse, del detenuto Stefano Cucchi, ragazzo di appena 31 anni, sono l'emblema della barbarie securitaria-da anni istericamente invocata e appoggiata dal popolino-in risposta alla fantasiosa "emergenza sicurezza" costruita dai cosiddetti mezzi di informazione. Quando ho visto le foto dell' esile e gracile corpo massacrato e senza vita del povero Stefano(1),  il chiedermi per quale reato fosse stato arrestato è stata l'ultima cosa che mi è venuta in mente.
Perchè uno Stato e una Società che si professano "progrediti" e "civili" non dovrebbero mai permettere queste così sfacciate violazioni dei diritti umani nei confronti di persone arrestate, e ciò a prescindere dalla gravità del reato cui sono accusate(2).

Accanirsi nei confronti di un ragazzo inerme e indifeso e farlo morire in ospedale piantonato da freddi medici e agenti armati, senza permettere nemmeno ai genitori di venirlo a trovare e di stargli vicino è il lampante segno della voglia di vendetta di questo popolino. Perchè questa è la "giustizia" che tanto piace alla gente. Una "giustizia" sommaria, sbrigativa, e soprattutto molto economica. Far fuori subito il "rifiuto umano" ,senza nessuna spesa e senza che quei rompiscatole di giudici "buonisti" si possano "permettere" di far rispettare le più elementari norme dello stato di diritto.

Ovviamente, i diversi schieramenti politci si adeguano a questo popolare umore isterico e quindi , per cercare di accrescere il loro consenso elettorale, fanno a gara a chi promette leggi più spietate e forcaiole in tema di sicurezza e ordine pubblico.


Ritornando alla morte di Stefano Cucchi, non si può non far a meno di notare l'uso strumentale di questa vicenda da parte del Partito Democratico(3), per usarla come cavallo di battaglia contro le pur sbagliate leggi anti-droga varate dal governo di centro-destra(Stefano Cucchi infatti fu arrestato per detenzione di piccole quantità di droga); perchè se ad essere stato massacrato fosse stato uno stupratore, un pedofilo, non avremmo assistito a questo così bel coro dirittoumanista. "Mettiti nei panni di una donna stuprata" e simili altri patetici discorsi sarebbero stati rinfacciati ai "buonisti maschilisti" che si sarebbero permessi di sollevare il caso.


Sarebbe grave illudersi che quello di Stefano sia un caso isolato. Nei luoghi di detenzione, infatti, non vi sono telecamere, e quindi non sappiamo cosa diavolo succede lì dentro. Vi sono tanti reclami e denunce di persone che dichiarano di essere state picchiate o torturate nei luoghi di fermo o detenzione. Tuttavia queste denunce non si traducono mai in sentenze giudiziarie di condanna perchè non essendoci testimonianze oculari oppure telecamere che rimprendano la scena incriminata(e come potrebbero esserci?), i giudici preferiscono sempre non dare conto a tali denunce(quando invece ci troviamo di fronte alle denunce per violenza sessuale, pur in mancanze di testimonianze, i giudici credono sempre alla donna denunziante...due pesi e due misure!). Del resto il nostro paese è costellato da numerosi omicidi di Stato rimasti impuniti, oppure puniti in modo blando(ultimo dei quali quelli di Gabriele Sandri oppure quello di Federico Aldrovandi, con gli agenti responsabili del pestaggio condananti ad appena tre anni, per altro indultati).


E' interessante ascoltare le agghiaccianti parole di un agente penitenziario nel carcere di Teramo,riprese da una telecamera nascosta, in merito ad un pestaggio nei confronti di un detenuto:
«Abbiamo rischiato una rivolta.... un detenuto non si massacra in sezione, si massacra sotto."


Ciò significa che quello dei pestaggi nei luoghi di detenzione non sono casi isolati, ma potrebbero essere una prassi(4).


E' evidente, quindi, il fallimento delle logiche, in tema di sicurezza e ordine pubblico, basate sulla fermezza e sulla "tolleranza zero". Non vi può essere vera Sicurezza se dietro non vi è Umanità e Giustizia. E inoltre si "raccoglie ciò che si semina", cioè la delinquenza è frutto della disumanità e mancanza di valori di questa società occidentale. Ecco perchè il popolo non ha nessun diritto alla Sicurezza nei confronti della delinquenza. Quando ognuno comincerà a guardare anche la trave nel proprio occhio(e non solo la pagliuzza nell' occhio del delinquente) e ci si renderà conto che il contrasto alla delinquenza passa attraverso l'uso della Giustizia e non della logica del far west e della disumanità, allora il diritto alla Sicurezza lo si potrà reclamare quanto a quello alla Salute. Ma fino a che non arriva quel momento, è meglio che questo popolo stolto e tv-dipendente, taccia e si tenga ciò esso chiama "crimine".


Bisogna liberarsi della filosofia del carcere come unico mezzo di punizione. Bisogna fare in modo che la giusta e doverosa punizione per gli autori di reati non si identifichi necessariamente con la reclusione in una cella di un edificio. Questo perchè la punizione deve tendere alla rieducazione del condannato-così come afferma la Costituzione-e non ad una mera azione reclusiva. Altrimenti è vendetta. Il carcere è la massima espressione della vendetta della società. Condannare una persona a 10-15 anni di galera per stupro e senza la possibilità di sconti(il decreto Antistupri ha equiparato i reati di violenza sessuale a quelli di mafia, quindi non vi è possibilità di sconti o arresti domiciliari) non è giustizia, ma disumanità,cattiveria e anche ipocrisia di questa società(perchè non si tiene conto contesto di una società sessualmente esibizionista che, quindi, provoca sessualmente); 10-15-20 anni di galera sono una vita dietro le sbarre; tali punizioni per reati che non sono l'omicidio(come ad es. lo stupro) sono abominazioni non degne di uno stato di diritto.


Tuttavia qui non si vuole usare un approccio marcatamente buonista(compiendo l'errore opposto a quello commesso dai forcaioli e giustizialisti) nel non considerare l'atrocità di certi crimini e la comprensibile richiesta di vendetta da parte dei familiari delle vittime di reati particolarmente gravi(cioè l'omicidio); quindi, è giusta e legittima, in taluni casi, la vendetta nel rinchiudere un colpevole in galera(a patto che non vi siano abusi nei confronti del detenuto). Ma questo deve valere solo per gli autori di reati particolarmente gravi, quali omicidio, reati mafiosi, sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni fisiche gravi. Poi basta. Per gli altri reati, invece, pene alternative alla detenzione in carcere.

Certo non è facile elaborare un siffatto piano alternativo in materia di giustizia penale, però è anche vero che non c'è la benchè minima volontà di farlo. Un primo e piccolo passo sarebbe quello di fare depenalizzazioni(di reati lievi) e riforme in senso garantista delle norme penali, processuali e carcerarie. Dopodichè si potrebbe avviare una vasta riforma del sistema penitenziario. Insomma, un processo per tappe, per gradi, che farebbe avvicinare il nostro sistema giuridico e penale a quello concepito dai grandi giuristi e umanisti di fine '700. Invece, nulla di questo è stato fatto.

Si è preferito venir incontro agli umori omicidi e forcaioli provenienti dalla pancia del popolobue isterico,aizzato dai media: anzichè fare riforme garantiste e depenalizzazioni, i politicanti di entrambi gli schieramenti politici, ascoltando le istanze delle famigerate casalinghe di voghera(le odierne lavandaie lecca-ghigliottina di Parigi al tempo del terrore di Robespierre), hanno insaturato una regressione del garantismo giuridico: soppressione di alcune importanti garanzie processuali e carcerarie(obbligo del Carcere Preventivo e soppressione della legge Gozzini per gli accusati o condannati per reati sessuali), aumento delle pene per alcuni reati , introduzione nel codice penale di numerosi nuovi reati(il più stolto tra tutti è quello sul cosidetto "Stalking" elaborato apposto per distruggere i padri separati), nonchè varie restrizioni nel campo dell' ordine pubblico(legge forcaiola sulla "legittima difesa", DASPO per i tifosi da stadio "indisciplinati", punizioni per lavavetri e barboni,  ecc). Insomma, ci stiamo incamminando verso un sistema penale stile "comitato di salute pubblica"(di Robespierre) , oppure di quello da cow boy ai tempi del far west in Usa.


Si è voluto rigettare la cultura giuridica basata sugli ideali umanisti e sulla pietà cattolica, per abbracciare quella abominevole e forcaiola cultura pseudo-giuridica di stampo anglosassone. E tutto questo perchè si è affidato le redini della Giustizia alla rabbia e all' irrazionalità del popolino stolto. Questa regressione del diritto giuridico, quindi, rientra in un più vasto processo di imbarbarimento della morale collettiva; così la nostra Giustizia(si fa per dire) ha finito per assumere la terribile faccia della casalinga tele-drogata e assetata di sangue. Ecco, quindi, perchè questa società occidentale non ha nessun diritto alla "sicurezza", in quanto non ne ha nessun titolo morale. Bensì merita di subire tutto ciò di cui essa ha paura e per cui chiede sangue e forche. Ben le sta.


NOTE
1) In questo link è possibile vedere queste agghiaccianti immagini
2) Si badi bene che persone come rapinatori  e assassini, non li considero affatto dei "poveri cristi" o"poveracci".
3) Del resto, questi signori difendono e rivendicano con orgoglio l'assassinio del prigioniero Benito Mussolini(e dei suo amici e gerarchi) e dell' infame esposizione del suo corpo martoriato a Piazzale Loreto, oppure la famigerata dottrina della "fermezza" che costò la vita al prigioniero Aldo Moro(nelle mani delle BR). Questo giusto per far capire di come questa pseudo-sinistra italiana non se ne frega nulla dei "diritti umani", ma li tira strumentalmente in ballo, di volta in volta, ogni qualvolta ci sono delle sue battaglie politiche.
4) Tuttavia qui non si vuole mettere in dubbio la professionalità della maggior parte degli agenti penitenziari e delle forze dell' ordine che fanno con molta serietà il loro dovere.Abusi nei confronti dei fermati vanno ascritti a singoli elementi("mele marce").

14 commenti:

antifemminista ha detto...

Ormai è chiaro a tutti che le cosiddette "forze dell'ordine" sono una Casta, non meno corrotta e marcescente della Casta dei politici. Raramente vengono puniti per i loro crimini, e anche quando la punizione c'è, è perlopiù una presa per il culo, uno schiaffetto sulla mano. E' una Casta che, esattamente come quella dei Politici, cova un odio profondo per i "civili", che considera come dei cittadini con una "morale di serie B". Siamo arrivati ad una situazione in cui bisogna temere più queste bestie che il tossico che tenta una rapina in un supermarket. Mai fidarsi fino in fondo di uno di questi "tutori della legge", prima o poi arriveremo anche noi al livello di criminalità di stato presente negli Stati Uniti, dove i poliziotti son più pericolosi delle gang di teppisti/spacciatori.

Icarus.10 ha detto...

Sì,viviamo in una cultura dell' impunità per le classi al potere, ereditata dai saubaudi piemontesi. Questa impunità esiste perchè è ciò che vuole la gente. E così facendo, oltre ad offendere la giustizia, si getta discredito anche su quei tanti pubblici ufficiali che svolgono correttamente il loro dovere.

Anonimo ha detto...

Poi ci fanno vedere tutti gli anni Aushwitz con la solita retorica ( non sono nazista ne quelli che negano l'olocausto) queste foto mi hanno ricordato proprio quei filmati.

Anonimo ha detto...

La "questione-Cucchi" ha dato voce ad un problema che esiste da anni nel nostro paese.
La violenza (verbale e fisica) alla quale sono soppoposti i detenuti lasciati nelle mani di "piccoli uomini" che sfogano la loro repressione su chi in quel momento non può difendersi è una realtà che prima o poi doveva diventare anche mediatica.
Sono andata alla manifestazione in memoria di quel povero ragazzo che è stato visibilmente massacrato perchè non voglio che la questione si sgonfi dando man forte a chi vuole sotterrarla per far si che si continui a fare l'indicibile tra le mura di un carcere, è stato bello vedere il calore di persone strette in un'idea di giustizia PULITA come è stato orribile vedere parte di quelle persone lanciare sassi a forze dell'ordine creando così una guerriglia all'interno di un corteo che doveva rappresentare l'idea di "non violenza".
Spero che si faccia luce sulla faccenda come spero che chi sia stato vittima di violenze simili trovi il coraggio di parlare.
Il marcio c'è ovunque ma il silenzio fa si che dilaghi.
Gran bel blog questo...
Melicomeide.

Icarus.10 ha detto...

@Meli: Sì, infatti, di questa storia se ne è parlato perchè abbiamo potuto vedere quelle agghiaccianti foto. Altrimenti sarebbe finita nel dimenticatoio, come purtroppo è finita per tanti altri casi di morti sospette in carcere.
Grazie per i complimenti al blog.

antifemminista ha detto...

Giovanardi: ''Cucchi morto perche' drogato e anoressico''

http://notizie.tiscali.it/feeds/09/11/09/t_01_2009-11-09_109437347.html?ultimora

Icarus.10 ha detto...

Anche se fosse questo il motivo della sua morte(e non lo è!!!), il motivo per cui alcuni giovani si sentono indotti a drogarsi(e non sto parlando di coloro che si riempiono di pasticche e coca)è perchè si sentono disperati di trovarsi il mondo pieno di persone STRONZE alla maniera di Giovanardi.

vanos ha detto...

Robe allucinanti, da Quarto Mondo!!
E l'Iatlia va a rotoli!! Come si può definire la nostra una nazione civile?!?
Continua così Icarus!!! Sei un grande!!

Icarus.10 ha detto...

Grazie vanos, troppo gentile ;-)

antifemminista ha detto...

Commento su Tiscali:

"I mafiosi si trattano diversamente,ovvero si fanno massacrare da altri det.ti che convivono con loro cosi si fanno giustizia da soli, l'unico errore degli agenti penitenziari è stato quello di averlo massacrato prima di farlo entrare in aula. dovevano aspettare il rientro in istituto e poi via al massacro."

http://notizie.tiscali.it/feeds/09/11/13/t_01_2009-11-13_113443374.html?ultimora

...

Icarus.10 ha detto...

Sì, questa frase che hai riportato, è la classica parola d'ordine di "giustizia" richiesta dalla casalinga di voghera, fedifraga e tele drogata.
Và a dare un' occhiata anche al blog di M. Frassi e si vedranno tutte le infamie che chiedono i lettori di queo blog per stupratori e pedofil

Anonimo ha detto...

ps. by roberta la sarda

Anonimo ha detto...

il fatto è che questi coglioncelli (scusate il termine) di secondini, fanno i duri e pestano a morte solo chi non si può difendere.... avrebbero fatto lo stesso col figlio di un Totò Riina??? non credo! vigliacchi!

Icarus.10 ha detto...

@roberta: no,figuarati.."coglioncello" è il termine più adeguato per etichettare questi vigliacchi.