mercoledì 16 luglio 2008
Meglio non informati o disinformati?
Tempo fa, io e un mio amico intavolammo una discussione in merito ai fatti di Londra del Luglio 2005, in particolare su quell' episodio accaduto all'indomani dell'attentato nella stazione della capitale britannica, allorchè la polizia assassinò a sangue freddo un operaio brasiliano.
Alla mia esacrazione per questo omicidio di Stato, il mio amico obiettò-difendendo l'operato della polizia britannica- affermando che questo brasiliano correva all'interno della stazione, indossando, per di più, un grosso giubbotto invernale; insomma un comportamento stranissimo unito ad un abbigliamento assolutamente insolito per un afoso periodo estivo, che avrebbe indotto la polizia a scambiarlo per un attentatore suicida in azione e, quindi, a spararlo.
Confesso, che quando sentii questa ricostruzione dei fatti, non fui capace di controbattere efficacemente: mi limitai a dire che comunque nemmeno in questo caso non era giustificato sparare; ma si vedeva che questa mia contro-obiezione era così debole che il mio amico replicò sicuro e trionfante:"eh, vallo a dire a quei poliziotti che operavano in quella stazione ancora fresca di attentato e con forte probabilità di nuovi eventuali attentati...".
Fatto sta che a distanza di qualche mese, si scoprì, grazie all' operato di benemeriti giornalisti indipendenti, che questo operaio brasiliano non correva affatto e non indossava nessun giubbotto invernale, come invece la Scotland Yard(che è la direzione della Polizia di Londra) aveva sostenuto.
Perchè sto parlando di questo episodio e del relativo battibecco con il mio amico? Semplice: sto mostrando la differenza che intercorre tra una persona che ha ascoltato e creduto ad una menzogna e una persona che invece questa menzogna non l' ha ascoltata(e quindi non c'è stato il rischio di averla creduta).
Molti credono che seguendo i telegiornali e leggendo quotidiani e riviste possano rimanere informati e aggiornati in merito alle questioni di attualità e sui suoi risvolti nella vita reale. Il fatto è che i cosiddetti "mezzi d' informazione", cioè, appunto, telegiornali e quotidiani, sono degli strumenti di diffusione e di consolidamento della menzogna, che fatalmente distruggono la capacità critica delle persone che a essi fanno affidamento come elementi essenziali per tenersi informati.
Su quel brasiliano ucciso, i mezzi di informazione ufficiali, anzichè verificare la veridicità di questa versione, la esposero al pubblico come se fosse oro colato. E fanno sempre così. Perchè il compito dei Media non è, come si vorrebbe far credere, quello di presentare la realtà dei fatti, ma di mistificare i fatti, per poi presentarli come se fossero fatti reali.
I mezzi d' informazione non sono semplicemente asserviti al Potere, ma sono essi stessi il Potere nella sua versione mediatica, cioè quello che qualcuno chiama a ragione il Regime Massmediatico. Quest' ultimo è la struttura fondante attraverso la quale il Regime, in tutte le sue versioni, può sorreggersi, perchè solo attraverso il consenso popolare può avere ragione d'esistere.
Prima che esistessero televisioni, radio e giornali, al Regime bastava mantenere la massa popolare nell' analfabetismo, non facendola studiare. E il gioco era fatto. Oggi, invece, essendo il grado d'istruzione decisamente più alto, per il Regime si rende necessario far rimbecillire le persone affinchè credano e obbediscano senza fiatare.
Per ottenere ciò il Regime ha messo a punto varie tecniche, tutte basate essenzialmente sulla manipolazione psicologica; la più efficace di tutte è, senza altro, quella della cosiddetta Televisione Spazzatura, in cui riferimenti e discorsi sessuali di ogni sorta, accecano le menti delle persone, svuotandole di tutte quelle facoltà proprie degli esseri umani.
Rimosso, quindi, quel filtro mentale che permetteva di discernere tra il vero e il falso, tra il giusto e l' errato, al Regime basta semplicemente leggere e presentare la Menzogna, attraverso la televisione e la carta stampata, per depositarla nel cervello degli ex esseri umani. Prima, esseri umani... ora, ex umani, cioè degli autentici Automi che sottostanno ai segnali di comando che vengono loro presentati. Automi costituiti non di complessi circuiti elettronici, ma di ossa, carne e neuroni pervasi di Stupidità. Perchè la Menzogna, per essere tale, presuppone la Stupidità .
Ed ecco, così, che si è formato il Popolo Bue. Una massa anonima e ignorante di ex esseri umani, di Automi, che vivono secondo la logica del gregge di pecore. Chiusi nella loro stupidità immane e nella loro ottusa cattiveria celata dal perbenismo.
Questa è la fine che fanno tutti coloro che si affidano ai telegiornali, per distrarsi e informarsi.L' ho sempre detto e lo ribadisco. Meglio non essere informati che essere disinformati. Perchè è meglio non essere informati su una menzogna che invece esserne informati per crederla. Come quel mio amico che, seguendo i telegiornali, al contrario mio, era informato su una menzogna. E la credeva.
Pubblicato da
Icarus.10
alle
22:09
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Etichette:
mass media,
popolobue
4 commenti:
Concordo totalmente, in particolare la parte centrale del post. A tal proposito, ti chiedo se hai letto "Manufacturing Consent", il libro di Chomsky che spiega come le agenzie stampa governative controllino l'informazione.
Praticamente inondano le agenzie quali l'ANSA, la Reuters e altre con i loro "bollettini ufficiali", e queste poi ritrasmettono questi bollettini senza provare a metterli in discussione.
Io comunque ho smesso di leggere Repubblica, Corriere e queste altre "fonti ufficiali". Quando lo faccio è solo per vedere quali nuove tecniche di propaganda stanno utilizzando, giusto per tenermi in allenamento. Il Foglio, di Giuliano Ferrara, è un concentrato di queste tecniche di propaganda, si va dalle più rozze alle più sopraffine. Anche se, nel suo caso, sono tutte inutili, dato che quel giornale non lo legge nessuno.
Ciao
ps. ti sei dimenticato una cosa, nel raccontare la storia del ragazzo ucciso a Londra nel 2005. Il capo della polizia che diede l'ordine di spararlo era Cressida Dick, una troia schifosa brutta come la fame, che tra l'altro -nonostante sia responsabile dell'omicidio di un uomo innocente- venne promossa nel 2006.
D'altronde è una femmina, negarle una promozione dopo aver ucciso un uomo innocente sarebbe da "misogini".
Da sempre le centrali di potere tentano di manipolare il consenso, e questa è un'azione assolutamente pervsiva e capillare che arriva fino all'ultimo dei giornalisti, che si sente in dovere di maipolare dati e dichiarazioni, fino ai titolisti di redazione, i quali riescono a cambiare i il significato di un'articolo semplicemente decidendo il titolo. Per non parlare del mondo televisivo... lascio stare sennò facciamo notte.
Vorrei solo fare un'osservazione in più: nel caso del femminismo e del maschiopentitismo, la faccenda della manipolazione del pensiero e delle comunicazioni va ben oltre quelle che possono essere le agenzie govenative o le centrali di potere.
E' qualcosa di ancora più profondo, pervasivo, reticolare. E' una specie di matrix.
MaxDexT
Concordo.
La nostra idea è che solo i regimi dispotici creino l'informazione ad hoc. Invece ciò è universale.
Il nostro vantaggio (sistemi semmiliberali) risiede nel fatto che abbiamo a portata di mano diverse fonti, che magari mentono in altra direzione. E probabilmente il contrasto tra diverse bugie non per questo ci dà la verità. Ma (secondo me) è il massimo che si può avere.
Ma le infos "laterali" e le "altre bugie" bisogna andarsele a cercare.
La massa ascolta solo i "media di massa".
Rino DV
Ciao, Rino. Innazitutto grazie per essere passato su questo blog.
Ricordiamo che Goebbels costruì nell' intero popolo un immagine di storia e realtà che non eisteva facendo uso della radio. Eppure a quei tempi, la radio la avevano solo pochissime persone. Figuriamoci oggi in cui tutti hanno e si servono di tv, radio e giornali.
Ciao
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