martedì 23 novembre 2010

Infantocentrismo e Professionisti dell' infanzia

Frequento poco Facebook se non altro per l'uso frivolo che la maggior parte degli utenti ne fa a tutto discapito di quella minoranza che invece lo impiega per diffondere un pò di sana controinformazione. Ebbene,in una di queste volte che mi sono collegato al famoso social network non ho potuto fare a meno di notare come quasi tutti gli utenti(miei contatti "amici" ,amici dei miei contatti, e così via) avevano impostato come immagine del loro profilo scene e personaggi di cartoni animati...
Nel vedere le immagini di quei cartoons che tanto hanno addolcito e nobilitato le nostre infanzie degli '80  mi è venuto immediatamente l'impulso e la tentazione di fare altrettanto con l'immagine nel mio profilo. Ma questa tentazione subito è stata frenata e inibita dal mio istinto nel diffidare di ogni cosa che provenga dalla massa, e considerando  anche che ero ben memore della recentissima iniziativa di massa su Facebook in solidarietà per la assassina Sakineh(adultera che ha organizzato l'uccisione del marito) ho immediatamente percepito puzza dell'ennesima imbecillità di massa. Così ho fatto una ricerca su google per indagare sul motivo di questa iniziativa ed è subito venuto a galla ciò che avevo sospettato: "dal 15 al 22 novembre 2010, settimana dell' Infanzia...gne..gne...mettete sul vostro profilo foto di cartoons..gne..gne...".
La prima cosa che mi è venuta in mente è il chiedermi cosa c'entrassero quei gloriosi cartoni del passato con i viziati bambini odierni occidentali  i quali tra  genitori e insegnanti rimbecilliti, e tra ipad e tv a base di Grande Fratello e Tronisti vari,  tutto guardano tranne che i cartoni(se si eccettua quella porcheria dei Simpson che cartone non è, ma appunto una porcheria). E poi quali diritti mancano ai nostri bambini occidentali per i quali bisognerebbe mobilitarsi? Hanno solo diritti, niente doveri,non possono essere sgridati, non possono essere bocciati a scuola, non possono essere smentiti.
Non che io sia contrario ai diritti dell' infanzia(ci mancherebbe altro!), è solo che ogni qualvolta si parla di "infanzia", di "bambini" e loro "diritti", gira e rigira, tutto si riconduce sempre alla solita retorica infantocentrica e forcaiola: " i nostri angioletti..gne gne..vi sono pedofili dappertutto...gne gne..appendiamo i pedofili  per le palle...uccidiamoli...castriamoli...facciamoli a pezzi..gne..gne..".

Insomma tutta becera retorica infantocentrica di massa che io chiamo "professionismo dell' infanzia".
Mi chiedo che senso ha affermare di amare i bambini e di difendere i loro diritti, se poi non si difendono i loro diritti anche quando diventano adulti. Bambino e adulto, infatti, non sono due esseri diversi ma la stessa persona in due momenti diversi della vita, quindi la difesa del bambino non può prescindere dalla difesa e della tutela della sua vita futura. Per questo mi chiedo come si possa  parlare di diritti dei bambini se poi quest' ultimi una volta divenuti adulti sono potenzialmente condannati a subire umiliazioni, mortificazioni varie, a rimanere soli senza amici o senza vita sentimentale o sessuale,oppure ad essere traditi, mollati e sbattuti di casa dall'ex moglie, o ad essere accusati ingiustamente, a subire linciaggi popolari, a subire gli atroci tormenti del carcere, e quant'altro,  proprio e soprattutto con la decisiva compiacenza di quel popolame stesso che tanto sbraita per la "difesa dei bambini".
E gli stessi  pedofili o stupratori contro cui tutto il popolobue sanguinario e paladino dell' infanzia invoca sangue e inferno, non sono forse stati anche loro bambini?  E' una contraddizione in termini invocare torture e forche contro i cosiddetti pedofili,  in quanto un conto è invocare queste assurdità nel nome della repressione del crimine-richiesta efferata quanto si vuole ma comunque coerente alla logica- un altro conto è invocarle invece nel nome di quella fase della vita di cui anche il pedofilo, come tutti gli altri esseri umani, ha fatto parte: l' infanzia.  "Tu, bambino, sei un angelo, però  una volta che ti sei fatto  grande se diventi pedofilo invocherò la tua tortura e uccisione". Altro che coerenza. Altro che amore.

Ecco perchè non aderisco a queste retoriche iniziative e manifestazioni sull 'infanzia .Proprio perchè i diritti dell' infanzia all'amore e alla protezione sono imprescindibili dai diritti umani, cioè dai diritti degli esseri umani in ogni  momento della loro vita-dall' infanzia alla vecchiaia-ad essere amati, ad essere protetti,a non rimanere soli,a non essere abbandonati, a non essere torturati o messi a morte, a non subire reclusioni sproporzionate ,e così via. Non ha senso quindi restringere tali diritti solo all' infanzia precludendoli quindi al resto della  vita, cioè alla vita adulta la quale è la fase più  rappresentativa dell'esistenza di ogni individuo. E' come curare con amore una pianta nella sua crescita, ma poi, una volta cresciuta, abbandonarla a se stessa o addirittura tagliarla.  Non già che un essere adulto debba avere gli stessi diritti di quando era bambino,ma comunque deve avere tali diritti.

Si dice che i bambini siano intrinsecamente innocenti e che una volta divenuti adulti possono cambiare in senso negativo. Non c'è balla più grossa. Non c'è dubbio che vi siano bambini dolci, innocenti e amabili, ma oltre a questi bambini vi sono anche bambini perfidi, malvagi, pronti a deridere e a mortificare loro coetanei ritenuti "diversi", oppure a mentire e calunniare.  Lo sanno bene quelle tante persone che si portano ancora i traumi psicologici causati dalle angherie dei coetanei dell' infanzia, oppure quelle tante persone accusate ingiustamente di pedofilia.


Ecco perchè è profondamente stupido e illogico concepire la tutela dell' infanzia in un iperprotettivismo che sa di idolatria-in questo caso infantolatria-per di più completamente scollegato e disinteressato alla fase successiva dell' infanzia del bambino stesso. Proprio perchè-contrariamente a quanto sostengono i professionisti dell' infanzia- il bambino non è una creatura angelica ma un essere umano che come tale quindi va responsabilizzato e corretto-se è necessario-nei suoi comportamenti , e che soprattutto va salvaguardato nel suo futuro.Quindi non in quanto bambino, non in quanto vecchio o altro,ma in quanto essere umano.La crescita da bambino ad adulto non vuol dire passare da essere angelico ad essere umano, ma da essere umano cucciolo ad essere umano adulto, quindi la difesa del bambino presuppone necessariamente la difesa del suo essere futuro(adulto).

Questa è la vera salvaguardia dell' infanzia, che invece il popolobue e in particolare i forcaioli professionisti dell' infanzia hanno completamente travisato nel suo reale significato, tasformandola in una becera idolatria tutta orientata a deresponsabilizzare i bambini e a proiettarli, una volta diventati adulti, in quel mondo becero privo di umanità e pietà di cui i professionisti dell' infanzia stessi sono orgogliosamente fautori.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Analisi sociale, umana e pedagogica superlativa e da manuale!Sei in grande, Icarus!

Anonimo ha detto...

Anni fa ad una conferenza presi la parola per sostenere alcune delle tesi da te espresse.

Appena si capì che parlavo controcorrente, sulla sala calò il gelo. Vi fu chi chiese che venissi zittito. Qualcuno ostentatamente si alzò e, scrollando la testa, uscì inorridito e sdegnatissimo.

Proseguii affermando che avrei continuato finché non mi fosse stato vietato esplicitamente di parlare. A quel punto il chairman mi tolse effettivamente la parola. Fine.

Tutti noi occidentali amiamo sentirci controcorrente, capaci di pensare con la nostra testa.

Ma farlo è ben altra cosa.
La massa non pensa: è pensata.

Rino DV

Icarus.10 ha detto...

Mi fa piacere, Rino, sapere(ma me lo aspettavo)che anche tu hai espresso e sostenuto concetti simili. Mi dispiace invece vedermi confermato ciò che da sempre denunciamo: l'ottusità repressiva della massa benpensante. Non potevi trovare espressione più azzeccata per descrivere questa situazione: la massa non pensa ma è pensata. . Ottima osservazione.

Anonimo ha detto...

Capito per caso nel tuo blog...e credo che d'ora in poi ripasserò perchè lo trovo interessante. Condivido quello che hai espresso..permettimi però solo di dire che sono un'insegnante e....non so come la pensino i miei alunni, ma io non sono proprio una rimbecillita...anzi....ciao e scusa l'intrusione. enrica.

Suleiman Kahani ha detto...

"I bambini! Qualcuno pensi ai bambini!!!"

Ogni volta che sento pronunciare lo stridulo grido, che nelle intenzioni di chi lo getta deve ISTANTANEAMENTE far cessare qualunque tentativo di pensiero autonomo e intelligente e precipitare d'un tratto tutti i presenti nella ripetizione bovina del mantra: "I bambini, i bambini, poveri bambini...", io, o meglio, la mia parte cattiva e intollerante, si volge Johstianamente alla ricerca di un'automatica Browning cui metter mano...

;-)

Keep up the good work,

Icarus.10 ha detto...

Ehehehe..ben detto.

vanos ha detto...

Ciao Icarus!

Come stai?
Sei sempre un grande!
ma perchè non ti ho più sui contatti di facebook? :-(

Cmq io non ho cambiato la mia immagine del profilo con quella di un cartone animato (come tanti idioti).. ;-)
Continua così! :-)

Icarus.10 ha detto...

Ciao Vanos!!!!!!
Purtroppo hanno disabilitato il mio account, sai..quelle schifoselle femministe non tollerano voci fuori dal coro. Vedrò di farmi entro prima un nuovo account e riallacciare i contatti con te e altri!

Avevo ben immaginato che uno come te non si sarebbe prestato a questa idiozia :-)

Ciao, a presto!!!!